Il libro“A Portrait of Monno” racconta la forza di una comunità  ritratta nella sua  quotidianità a Monno, paese di montagna della Valcamonica. L’abitato di Monno, immerso nel verde, offre un’incredibile tranquillità. Qui il tempo sembra essersi fermato ed il ritmo della giornata scorre lento, a contatto con la natura. Da Monno si accede al Passo Mortirolo che mette in comunicazione la Valle Camonica con la Valtellina. Al Mortirolo si svolse nel 773 la battaglia tra i Longobardi guidati da Adelchi e i Franchi di Carlo Magno ricordata anche da Alessandro Manzoni. Le straordinarie foto di Paola Di Bello raccontano ipotetiche giornate di famiglie lì residenti, donne, uomini, bambini, anziani, famiglie allargate e non, persino con i loro animali domestici.  E’ un viaggio, documentaristico e sociale, che pur essendo ambientato a Monno, tocca tutto il mondo e soprattutto il mondo italiano, una comunità montana nel suo evolversi di anno in anno. Colori, lingua, dialetto, abitudini e costumi, uniti dalla voglia di evidenziare le radici di un luogo anche attraverso i più piccoli e i loro legami. Scorrendo il catalogo -un libro portafotografie- delle foto di Monno, la Di Bello ferma ogni azione della giornata, raccontata da coppie di giovani e anziani, generazioni diverse, anche con immagini che colgono stesse famiglie a distanza di un anno, e differenti in un dialogo immaginario, da cui emerge il desiderio di conoscenza ed essere.  Ritratti di Monno, quasi la Di Bello fosse coinvolta in un’indagine Istat e sociologica, come è già avvenuto in Basilicata con lo scrittore Rocco Scotellaro di “Contadini del Sud” e l’americano Friedmann con la Scuola di Chicago. Ora la Di Bello ci consegna un libro colto e affascinante, le sue foto fanno proprio questo, attraverso linguaggi e gesti abituali, avvicinano ogni giorno i confini geografici senza per questo dimenticarli, potenziando una reazione che tocca grazie a loro anche i genitori, gli insegnanti, il mondo adulto, la comunità tutta. Dal risveglio, alla colazione, alla scuola, dalla visita dal pediatra, ai giochi, al parco, alle fiabe, alla cena e così via, “tutte le ore del mondo e delle giornate” raccontano la forza di una comunità con storie diverse che non si arrende ma rinasce in un luogo, forse diverso da quello sognato, che le offre un’identità.

Dice Paola Di Bello: “A Portrait of Monno è un album fotografico dell’intera comunità monnese di un paese di montagna della Val Camonica. Nell’ottobre 2019 e nel luglio 2020 è stato allestito presso il sagrato della chiesa un set fotografico per i ritratti di piccoli gruppi, belvedere e luogo per passeggiate panoramiche. Il risultato è un libro d’artista che intreccia due opere: Framing the community A portrait of. Questo risultato consente a entrambe le opere di evolversi e creare una nuova narrazione che enfatizza ancora di più il senso di comunità. Un ritratto di Monno è un dono, uno scambio reciproco tra il monnese residente a Monno, e l’artista. L’intera comunità si è offerta di posare e in cambio ha ricevuto un libro che le raccoglie tutte, proprio per sottolineare il senso di appartenenza alla stessa comunità”; e ancora: Questo non è un libro, ma una cornice per foto. Puoi incorniciarlo o metterlo aperto nel comò o su un mobile insieme ad altri ritratti di famiglia”.

Un mondo di socialità, ritrarre un vivere senza conflitti  e le diversità al loro interno, passando con naturalezza dalla dimensione familiare a quella comunitaria, che custodisce nei gesti quotidiani identità e tradizioni. La sfida quotidiana vitale è stata quella nell’allestire e nel far rivivere, attraverso progetti e azioni, spazi di socialità qui esemplati in immagini che la Di Bello ha incorniciato in maniera superba. Lo stile è il medesimo che contraddistingue il vivere in un paese o in un quartiere in città: la relazione, lo scambio reciproco, la vicinanza spaziale, il sentirsi ascoltati fa nascere vere e proprie occasioni di cambiamento e ripartenza, interrompendo così il circolo vizioso della povertà educativa.

Carlo Franza

 

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