La notizia ha destato scalpore nel mondo dell’arte, Peter John Higgs avrebbe sottratto preziosi per decine di milioni di sterline; avrebbe saccheggiato per anni le preziose collezioni del British Museum di Londra, e per ciò è stato licenziato. Ha fatto clamore nel mondo accademico e artistico l’accusa infamante nei confronti di Peter John Higgs, 56 anni, curatore delle collezioni sulla Grecia antica nel museo londinese, un’istituzione culturale visitata da sei milioni di persone l’anno. Il British Museum di Londra nei suoi 264 anni di vita è stato sempre uno dei massimi poli della cultura mondiale e orgoglio della nazione.

La notizia è stata data dal quotidiano britannico Times, secondo cui gli oggetti sottratti dal deposito dell’istituzione culturale valevano decine di milioni di sterline. Higgs, che è un esperto di culture mediterranee e ha un dottorato in archeologia, era un membro senior dello staff e lavorava al museo dal 1993. Il figlio del curatore, Greg, ha affermato che il padre è scioccato dal licenziamento e nega di aver commesso furti.

Il museo ha spiegato che gli oggetti sottratti includevano gioielli d’oro e gemme semipreziose. Hartwig Fischer, direttore del museo londinese, famoso per la Stele di Rosetta e i Marmi del Partenone, ha descritto l’incidente come “altamente insolito”, ha marcato l’impegno del museo  nella protezione della sua collezione e si è scusato, promettendo correttivi, per  perduto alcuni dei reperti custoditi dietro le sue storiche colonne nel quartiere di Bloomsbury, l’area di Londra dove vissero tra gli altri Charles Dickens e Virginia Woolf. Il museo ha dichiarato che avvierà procedimenti legali contro l’ex dipendente e sta coadiuvando l’indagine aperta dall’unità reati economici della Metropolitan Police di  Londra.

La maggior parte degli oggetti interessati è stata descritta dal museo come “piccoli pezzi conservati in una sala appartenente a una delle collezioni del museo”. Questi oggetti non erano stati esposti pubblicamente di recente e venivano conservati per scopi accademici e di ricerca. Il museo ha rafforzato le misure di sicurezza e chiesto il supporto di consulenti esterni per creare un inventario completo degli oggetti mancanti, danneggiati o rubati, la sparizione di una serie di oggetti, inclusi gioielli in oro e pietre semipreziose risalenti perfino al XV secolo avanti Cristo.

George Osborne, ex Cancelliere dello Scacchiere – cioè ministro del Tesoro del governo di Sua maestà – e ora presidente del famosissimo museo, ha spiegato che la priorità adesso è “recuperare gli oggetti rubati”: “Abbiamo deferito la questione alla polizia, abbiamo imposto misure di emergenza per rafforzare la sicurezza, abbiamo istituito un’inchiesta indipendente per scoprire che cosa sia successo e trarne insegnamenti, abbiamo usato tutti i poteri disciplinari a nostra disposizione nei confronti della persona che riteniamo responsabile”. Per poi concludere: “Dobbiamo capire che cosa si poteva fare per impedire il furto e investire in sicurezza per essere sicuri che non accada di nuovo”.

A guidare l’inchiesta indipendente saranno sir Nigel Boardman, ex membro del consiglio di amministrazione del museo, e la comandante della British Transport Police, Lucy D’Orsi. “Questo è un incidente molto insolito”, ha insistito il direttore del museo Hartwig Fischer: “So di parlare a nome di tutti i colleghi quando dico che prendiamo molto sul serio la salvaguardia di tutti gli oggetti in nostra custodia”.

Carlo Franza

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