La nuova sede del “Quotidiano del Popolo” di Pechino assomiglia ad un fallo di super-dimensioni, un fallo in erezione come si mostra, ma il suo progettista sostiene che “le interpretazioni inaspettate” fanno parte della bellezza dell’architettura. L’autore di questo progetto è il professor Zhou Qi.   Il dottor Zhou Qi è professore della Scuola di Architettura della Southeast University con sede a Nanchino, in Cina. È anche professore della IAA (accademia internazionale di architettura) e membro dell’ICOMOS. Il dottor Zhou si è laureato al Nanjing Institute of Technology nel 1982 e ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’IIT nel 1989. Le sue aree di ricerca si concentrano sulla storia e la teoria dell’architettura moderna, sulla conservazione e preservazione del patrimonio architettonico. Negli ultimi due decenni, ha pubblicato più di 30 articoli di ricerca e conservato più di 100 edifici storici, principalmente nell’ex capitale, Nanchino (dove esistevano i più illustri patrimoni architettonici quasi moderni). Come architetto, il dottor Zhou si esercita su grattacieli e complessi urbani. Ha vinto il Golden Award Winner del concorso A’Design di Milano nel 2015-2016 per la People’s Daily Headquarter Tower a Pechino.

Ma dopo aver speso una marea di soldi per la sua nuova sede di organo del partito, e vedere poi un grattacielo in erezione giacchè s’assomiglia proprio a un fallo, il Quotidiano del Popolo, organo del Partito Comunista Cinese, accusa le amministrazioni locali di spendere troppo in edifici lussuosi per le loro sedi: “Per pura vanità, offendendo la gente comune, costruiscono palazzi che sembrano la Casa Bianca, piazze cittadine più grandi della Tienanmen”. Sta di fatto che a spesa delle 31 Province della Cina è uno dei grandi punti interrogativi sulla tenuta dell’economia cinese. Si sa da qualche tempo che l’economia cinese sta perdendo troppi colpi. Un dato certo è che i governatorati locali sono tutti indebitati e prima o poi il mercato presenterà il conto. Nel suo editoriale il giornale “Quotidiano del Popolo” rilancia la parola d’ordine del partito: “basta stravaganze”, anche architettoniche. Tra i casi citati c’è quello del municipio della sperduta isola di Yongxing, nel Mar cinese del Sud: la costruzione sembra un clone della Casa Bianca di Washington con in più una cupola che ricorda il Campidoglio. Il Quotidiano del Popolo punta anche l’indice sul nuovo ufficio delle tasse di una città dello Hubei: un cantiere da 80 milioni di yuan (10 milioni di euro) per dare a ogni impiegato un ufficio da 200 metri quadrati. In questo nuovo capitolo della campagna moralizzatrice voluta dal presidente Xi Jinping, il giornale comunista dimentica un dettaglio; a Pechino c’è anche il suo nuovo palazzo per la redazione e l’amministrazione. Una torre cilindrica alta 150 metri, con annesso eliporto. Il progetto è del professor Zhou Qi, che presentandolo mesi fa aveva detto: “Si tratta di un’espressione architettonica estrema, diversa dalla cultura della moderazione tipica della Cina”. Ora l’edificio è arrivato al tetto, ma guardandone il profilo racchiuso ancora nelle impalcature, i pechinesi lo hanno trovato davvero estremo: su Weibo, versione cinese di Twitter, sono cominciati a piovere paragoni. Per qualcuno la torre somiglia a un gigantesco pinguino, per altri a un cono gelato. Ma per la maggior parte degli osservatori la forma è fallica.

La blogosfera si è accanita, coniando battute varie e fotomontaggi veramente volgari che hanno accostato il palazzo del Quotidiano del Popolo a quello della televisione di Stato, la Cctv, che è tutto di vetro e ha la caratteristica di avere due gambe, tanto da essere stato soprannominato “Mutandoni”. La censura cinese -lo dico per i benpensanti italiani-  non ha gradito e per giorni le ricerche con le parole combinate Quotidiano del Popolo, palazzo, fallo gigante, sono state bloccate. Il professor Zhou non s’ è affatto scomposto, e nel suo consueto aplomb ha spiegato che il progetto non è ispirato ad alcuna parte anatomica, ma alla filosofia tradizionale della Cina imperiale che considerava “il cielo rotondo e la terra quadrata”, la torre per l’appunto ha la base quadrata e il tetto cilindrico. Sarà. Ma il grattacielo-fallo come ormai tutti lo chiamano a livello mondiale, è realtà, per la gloria del Partito Comunista Cinese.

Carlo Franza  

 

 

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