Intesa Sanpaolo ha aperto  al pubblico  e fino al 7 aprile 2024 alle Gallerie d’Italia a Napoli, la mostra Napoli al tempo di Napoleone. Rebell e la luce del Golfo, dedicata al pittore viennese Joseph Rebell e all’atmosfera culturale vivace e vibrante della città di Napoli negli anni dal 1808 al 1815, periodo del regno di Gioacchino Murat e Carolina Bonaparte, che videro nelle arti un mezzo efficace per promuovere la crescita civile della società napoletana.

L’esposizione, a cura di Sabine GrabnerLuisa MartorelliFernando Mazzocca e Gennaro Toscano, è realizzata in partnership con il Museo Belvedere di Vienna e con la collaborazione dell’Institut Français di Napoli e si avvale del patrocinio del Comune di Napoli.

In mostra 73 opere provenienti da importanti istituzioni culturali nazionali e internazionali, come il Belvedere di Vienna, l’Accademia di Belle Arti di Vienna, la Biblioteca Nazionale Austriaca, il Castello di Fontainebleau e Versailles. oltre che dalla collezione Intesa Sanpaolo.

Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo, afferma: “Le mostre di Gallerie d’Italia, insieme alle collezioni di proprietà qui ospitate, sono un omaggio alla grande arte e storia di Napoli, ricca di stagioni e protagonisti da riscoprire. I magnifici paesaggi di Rebell raccontano un momento storico significativo per la città, in un progetto espositivo che abbiamo realizzato insieme al Belvedere di Vienna e grazie ai prestiti di importanti musei italiani ed europei. Credo che anche questa iniziativa sia prova concreta del forte legame della Banca con Napoli e della vitalità di un museo che lavora per contribuire alla bellezza artistica, al prestigio culturale e alla crescita sociale di questa straordinaria città.”

Il Decennio Francese fu un periodo molto fiorente per la pittura di paesaggio, in particolare durante il regno di Gioacchino Murat e Carolina Bonaparte, i quali chiamarono alla loro corte maestri francesi del genere, come Simon DenisAlexandre DunouyAuguste de Forbin, e riservarono una protezione particolare al viennese Joseph Rebell, che, accanto ad altri innovatori del vedutismo di quegli anni, è il grande protagonista della mostra.

Si tratta della prima mostra dedicata a Joseph Rebell (Vienna 1787 – Dresda 1828), la cui pittura è caratterizzata da un nuovo modo di rappresentare il paesaggio, sperimentandolo sul vero e rendendolo con forza drammatica, segnando una svolta nella produzione artistica tra Neoclassicismo e Romanticismo e anticipando la concezione romantica della pittura di paesaggio, basata sulla esaltazione dei valori atmosferici e sentimentali. Il suo esempio è stato fondamentale per l’olandese Antoon Sminck Pitloo e per la generazione degli artisti della Scuola di Posillipo.

Le opere di Rebell sono messe a confronto per la prima volta con gli artisti di paesaggio del suo tempo: Michael Wutky, che è stato il suo maestro, Pierre-Jacques VolaireSimon DenisAlexander DunouyLouis de ForbinJohan Christian Dahl.

In mostra gli splendidi i ritratti giovanili di Gioacchino e Carolina Murat, il ritratto di Napoleone in abito da incoronazione imperiale, numerose vedute del Golfo di Napoli e dei magnifici dintorni, il Vesuvio, le rappresentazioni della Costiera Amalfitana e delle Isole, ma anche i disegni e gli studi preparatori.

Molti i prestiti prevenienti da musei austriaci e francesi, con alcune opere di grande rilievo mai o raramente viste in Italia. Il catalogo della mostra è realizzato da Edizioni Gallerie d’Italia | Skira. Il museo di Napoli, insieme a quelli di Milano, Torino e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici della Banca.

Carlo Franza

 

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