Marcello Mascherini un grande della scultura italiana amato dai poeti. La mostra al Portopiccolo Art Galleria di Sistiana-Trieste
Sabato 10 agosto 2024, nel borgo marinaro di Portopiccolo (Sistiana), a pochi chilometri da Trieste, è stata inaugurata la mostra dedicata ad uno dei massimi scultori del ‘900, Marcello Mascherini, figura di assoluto rilievo nell’arte del Novecento. La serata ha avuto il via alle 18.30 con un breve concerto nella piazzetta principale del Borgo, eseguito da Serena Fantini al violoncello e Lorenzo Fantini al fagotto (musiche di Zoltàn Kodàly, Heinz Holliger, Anonimo, Antonio Vivaldi). Segue la visita guidata presso la Portopiccolo Art Gallery in via delle Botteghe 1.
In galleria fino al 15 settembre 2024 saranno esposte sculture, opere grafiche e documenti d’epoca in dialogo con i pensieri di letterati che hanno scritto sull’uomo-artista come Silvio Benco, Virgilio Giotti, Giani Stuparich, Pier Antonio Quarantotti Gambini, Manlio Malabotta, Biagio Marin, Alfonso Gatto, Lina Galli, Anita Pittoni, Enzo Bettiza, Giuseppe Ungaretti, Fulvio Tomizza, Vanni Scheiwiller, Stelio Crise.
L’esposizione sarà poi trasferita in autunno al Museo del Goriziano-Goriški Muzej presso il Castello di Kromberk a Nova Gorica (Slovenia).
Marcello Mascherini (1906-1983), nato Udine il 14 settembre 1906, trascorse la prima infanzia a ad Azzano Decimo (Pn) con la nonna materna e, dopo la sua morte, si trasferì a Trieste con la madre nel 1912. Durante la prima guerra mondiale, fu profugo a Isernia dove iniziò la sua formazione artistica. Tornato a Trieste nel 1920, studiò all’Istituto Industriale “Alessandro Volta” e lavorò brevemente nello studio dello Scultore Franco Atschko. Il suo esordio espositivo avvenne nel 1924, e nel 1929 ottenne la Medaglia d’Argento del Ministro della Pubblica Istruzione.
Mascherini partecipò a importanti esposizioni nazionali e internazionali, tra cui la Quadriennale di Roma, la Triennale di Milano e la Biennale di Venezia. Ottenne numerosi incarichi per monumenti funerari e pubblici, oltre a collaborazioni con architetti famosi per la realizzazione di opere d’arte in transatlantici. Nel 1950 vinse il Primo Premio per uno scultore italiano alla Biennale di Venezia, consolidando la sua fama.
Negli anni cinquanta e sessanta, le sue opere si caratterizzarono per forme stilizzate e grazia compositiva. Ricevette prestigiosi riconoscimenti e collaborò con importanti artisti e istituzioni. Verso la fine della carriera, le sue sculture assunsero toni più drammatici e naturalistici. Trasferitosi a Sistiana nel 1967 (dove tuttora gli eredi hanno in gestione il suo affascinante atelier), mantenne relazioni con molti intellettuali, contribuendo notevolmente alla scena artistica italiana fino alla sua morte nel 1983.
Il progetto Marcello Mascherini. Uno scultore tra poeti e scrittori del Novecento, confluirà nel Convegno di studi all’Università di Trieste il 31 gennaio 2025, quando dieci studiosi presenteranno i risultati della ricerca multidisciplinare sulle relazioni intercorse tra lo scultore e vari letterati e intellettuali del Novecento, mentre la pubblicazione degli Atti del Convegno è prevista entro giugno 2025.
Concerto inaugurale del 10 agosto 2024: ore 18.30 Piazzetta Portopiccolo
Serena Fantini, violoncello – Lorenzo Fantini, fagotto
Anonimo – Les Gentils Airs ou Airs Connus, arrangiamento per due bassi di brani di J.P.Rameau. dalla Prima Suite: Les Sauvages, Tambourin
Zoltàn Kodàly (1882-1967) – dalla Sonata per cello solo op.8: Allegro maestoso ma appassionato
Heinz Holliger (1939) – da tre pezzi per fagotto solo (2001/2002): III. Klaus-ur
Antonio Vivaldi (1678-1741) – dalla Sonata per violoncello/fagotto e basso continuo in La minore, RV44: Lento, Allegro poco
La mostra gode del patrocinio e del contributo del Comune di Duino Aurisina, ed è stata ideata dall’Archivio Marcello Mascherini (Azzano Decimo – Pn) in collaborazione con l’associazione culturale Casa C.A.V.E. (Contemporary Art VisoglianoVižovlje Europe – Ts) nell’ambito del progetto Marcello Mascherini. Uno scultore tra poeti e scrittori del Novecento, finanziato dal Bando Novecento della Regione Friuli-Venezia Giulia, in partnership con l’Università degli Studi di Trieste, il Comune di Duino-Aurisina, il Comune di Azzano Decimo, il Museo del Goriziano-Goriški Muzej di Nova Gorica, l’Associazione Triestina Amici dei Musei.
Carlo Franza