L’Iran condanna a morte due prigionieri politici che sostengono l’Esercito di Liberazione Nazionale dell’Iran (PMOI)
Condanna a morte per due prigionieri politici che sostengono l’OMPI. Da più parti l’Appello per un’azione immediata per salvare i prigionieri politici che rischiano l’esecuzione.
La magistratura del regime ha condannato a morte due prigionieri politici, sostenitori del PMOI (People’s Mojahedin Organization of Iran), Behrouz Ehsani e Mehdi Hassani. Questa sentenza, che è stata comunicata al loro avvocato, è stata emessa dal famigerato giudice “Iman Afshari”, capo della sezione 26 del Tribunale rivoluzionario di Teheran. Questi due prigionieri politici sono stati condannati con l’accusa di “ribellione, guerra contro Dio, corruzione sulla terra, appartenenza all’OMPI, raccolta di informazioni classificate e cospirazione contro la sicurezza nazionale”.
Behrouz Ehsani, 69 anni, è stato arrestato il 6 dicembre 2022 a Teheran e trasferito nel centro di detenzione del Ministero dell’Intelligence (reparto 209 del carcere di Evin), dove è stato sottoposto a torture. Attualmente è detenuto nel reparto 4 del carcere di Evin. Mehdi Hassani, 48 anni, è stato arrestato l’11 settembre 2022 a Zanjan e trasferito nel reparto 209 di Evin, dove è stato sottoposto a torture fisiche e psicologiche. Attualmente è detenuto nel reparto 8 di Evin.
In una dichiarazione dell’8 aprile 2024, la Resistenza iraniana ha annunciato l’arresto di Behrouz Ehsani e Mehdi Hassani e ha dichiarato che il procuratore del regime aveva chiesto la condanna a morte per un certo numero di prigionieri politici, tra cui questi due. Maryam Rajavi, presidente eletta del Consiglio nazionale della resistenza iraniana, ha dichiarato in precedenza che il regime cerca di prevenire una rivolta popolare che ne chiede il rovesciamento effettuando esecuzioni e uccisioni, soprattutto nell’anniversario della rivolta del 2022. Ha aggiunto che il regime interpreta l’inazione della comunità internazionale di fronte a questa ondata di esecuzioni come un via libera per continuare i suoi crimini e le violazioni del diritto internazionale. La Resistenza iraniana chiede ancora una volta alle Nazioni Unite, a tutti i difensori dei diritti umani, nonché all’Unione Europea e ai suoi Stati membri, di intraprendere azioni urgenti per liberare i prigionieri politici e salvare le vite di Behrouz Ehsani, Mehdi Hassani e altri che rischiano l’esecuzione. Ribadisce inoltre la necessità di una missione internazionale di accertamento dei fatti per visitare le carceri iraniane e incontrare i prigionieri, in particolare i prigionieri politici. Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (CNRI). 17 Settembre 2024
Carlo Franza