M’è doveroso dare notizia della giornata-convegno di studi a Roma che ha coinvolto me e tanti studiosi in Italia e all’estero sul tema degli Anfiteatri ritrovati.

Nel corso della giornata del 20 settembre 2024 il Parco archeologico del Colosseo con la curatela di Alfonsina Russo e Federica Rinaldi ha promosso e organizzato in Curia Iulia un importante convegno di studi che ha avuto al centro dell’attenzione il tema degli anfiteatri ritrovati.

Sono stati presentati tre casi di studio riguardanti il Colosseo di Roma, l’anfiteatro che non c’era di Volterra e l’arena di Fulginia (Foligno).

La giornata ha costituito un momento di divulgazione scientifica e di archeologia pubblica significativi per il coinvolgimento di altri istituti del Ministero della cultura oltre che di Associazioni di settore: assieme al PArCo, la Soprintendenza ABAP di Pisa e Livorno, quella dell’Umbria e l’Associazione Amici dell’Abbazia di Sassovivo (Foligno) hanno presentato i risultati degli scavi nelle tre arene all’interno di un percorso di studio e di ricerca accumunato dai principi della tutela e della valorizzazione.

Del Colosseo sono stati presentati per la prima volta i risultati dello scavo (2022-2024) del fronte meridionale dell’Anfiteatro, finanziato con fondi CIPE nell’ambito dei Lavori della Linea C della Metropolitana. Le indagini hanno permesso di definire la sequenza stratigrafica e la sua articolazione in 8 periodi, dalle sistemazioni della piazza con la pavimentazione in sanpietrini risalente al Giubileo del 2000 fino alla fondazione di età vespasianea, confermata dai bolli laterizi sui bipedali del sistema idraulico dei canali radiali di deflusso delle acque. Lo scavo archeologico ha raggiunto la superficie della fondazione dell’edificio, esposta per la prima volta per più di 1000 mq, documentando le impronte dei blocchi in travertino della pavimentazione, alti 90 cm, le tracce dei pilastri e il sistema costruttivo dell’Anfiteatro. Assolutamente straordinari i reperti rinvenuti, tra cui busti marmoree di statue, monete e un anello d’oro perfettamente conservato e per la tecnica e lo stile databile al VI-VII secolo d.C. Accanto ai dati di scavo e a quelli architettonici, è stato proposto un approfondimento sulle modalità di consolidamento e manutenzione delle superficie e in particolare della malta di allettamento dei blocchi della pavimentazione grazie alle sperimentazioni poste in essere con l’Università dell’Aquila.

Di Volterra è stato presentato lo scavo dell’anfiteatro, diretto dalla Soprintendenza ABAP di Pisa e Livorno e ancora in corso. L’anfiteatro è stato scoperto nel 2015 durante le attività di archeologia preventiva in occasione del ripristino del botro Pinzano-Docciola. L’anfiteatro, sconosciuto alle fonti antiche, si data al I secolo d.C. e le sue dimensioni (64 metri per l’asse minore e 82 metri per l’asse maggiore) lo inseriscono di diritto nel più ampio panorama degli anfiteatri di prima età imperiale. Proprio le indagini in corso, che porteranno al completamento delle ricerche e alla sua valorizzazione in accordo con il comune di Volterra, grazie ai fondi provenienti dalla programmazione 2021-2023 ai sensi della Legge 190/2014 e ai fondi del Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” (D.M. 14 febbraio 2022, rep. n. 60 – Programmazione ulteriori risorse annualità 2021, 2022 e 2023), consentono di comprendere meglio non solo le dinamiche e le tecniche costruttive, ma stanno definendo con maggiore precisione anche la dazione del primo impianto, ad oggi collocabile in età flavia.

Di Foligno sono state presentate le ricerche d’archivio e quelle topografiche propedeutiche alle campagne di scavo svolte in regime di concessione autorizzato con determina Mic DgABAP n. 1258 del 09.10.2023: concessionaria è l’Associazione degli Amici dell’Abbazia di Sassovivo che, grazie ad una rete di collaborazioni pubblico-private e al supporto di enti e istituzioni scientifiche per le indagini  geognostiche e termografiche, sta conducendo lo scavo delle strutture murarie attribuite all’anfiteatro del municipium di Fulginia al fine di determinarne la datazione e le caratteristiche costruttive, nonché  dirimere l’importante nodo critico della dislocazione del primo insediamento romano della città.

La giornata si è conclusa con la presentazione del volume a cura di Alfonsina Russo e Federica Rinaldi Uri vinciri verberari ferroque necari. Studi e ricerche sul mondo dei gladiatori (ed. Gangemi) da parte del Prof. Thomas Hufschmidt (Università di Basilea) che ha illustrato la miscellanea di studi esito del ciclo di conferenze tenutesi tra ottobre 2023 e gennaio 2024 nell’ambito della mostra permanente allestita negli ipogei del Colosseo.

L’evento è stato diffuso in streaming sulla pagina Facebook e YouTube del Parco archeologico del Colosseo e l’intera giornata di studi è disponibile a questo link: https://bit.ly/anfiteatriritrovati24

Carlo Franza

 

 

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