Il glorioso corpo della Guardia di Finanza celebra il 250° anniversario di fondazione. Due mostre al Sacrario delle Bandiere delle Forze Armate del Vittoriano di Roma e a Palazzo Madama a Torino ne raccontano una lunga storia a servizio del Paese Italia.
Nell’ambito delle celebrazioni per il 250° anniversario di fondazione della Guardia di Finanza, Palazzo Madama ospita in Corte ospita in Corte Medievale la mostra 250 ANNI – TRADIZIONE E FUTURO che propone una vera e propria immersione nella storia della Guardia di Finanza. Una storia lunga 250 anni al servizio della comunità, raccontata in modo immaginifico e visuale da una successione di opere pittoriche e impreziosita dai cimeli storici provenienti dal Museo Storico della Guardia di Finanza, dai Musei Reali di Torino e dall’Archivio di Stato di Torino. Prima di addentrarmi nella mostra per la celebrazione del 250° anniversario di fondazione della Guardia di Finanza, mi preme maggiormente ricordare che mio padre Martino Franza vi ha fatto parte arruolandosi nel 1918, mentre il cugino Armando Franza vi entrò nel 1920; il cugino Armando poi ha avuto tre figli, Giovanni, Leonzio e Giuseppe Franza, anche loro tutti e tre Finanzieri, e Giuseppe tra i figli ha avuto Armando che è tutt’oggi Generale della Guardia di Finanza, in servizio a Bari. Il Generale Armando Franza in un articolo uscito nel marzo 2021 sul mensile Il Finanziere sottolineava e titolava per i Franza, “una tradizione lunga 100 anni”.
Ora, l’esposizione in questione, parte nel racconto dal 1774, anno di istituzione della Legione Truppe Leggere del Regno di Sardegna, primo esempio italiano di Corpo concepito per la vigilanza militare e doganale ai confini, e arriva fino alla moderna e versatile polizia economico-finanziaria di oggi.
L’insieme di questi elementi mette in risalto i tanti aspetti che hanno contribuito a forgiare e a sedimentare la Tradizione del Corpo, solida base su cui costruire il Futuro. Una storia lunga 250 anni al servizio della comunità, raccontata in modo immaginifico e visuale da una successione di opere pittoriche e impreziosita dai cimeli storici provenienti dal Museo Storico della Guardia di Finanza, dai Musei Reali di Torino e dall’Archivio di Stato di Torino.
L’insieme di questi elementi mette in risalto i tanti aspetti che hanno contribuito a forgiare e a sedimentare la Tradizione del Corpo, solida base su cui costruire il Futuro.
I cimeli. In mostra sono esposti:
- documenti e cimeli provenienti dal Museo Storico della Guardia di Finanza;
- le bandiere colonnelle originali della Legione Reale Piemontese, erede della Legione Truppe Leggere, provenienti dai Musei Reali di Torino e appositamente restaurate dalla Guardia di Finanza in occasione del suo 250° anniversario di fondazione;
- originali e riproduzioni degli atti costitutivi della Legione Truppe Leggere (1774), custoditi presso l’Archivio di Stato di Torino.
Il percorso immersivo. Il Percorso Immersivo è stato concepito dallo Studio Cieffe di Venezia, architetti Fabrizio Berger e Carlo Sordillo, come un’esperienza emozionale, in cui i sensi sono stimolati da una serie di input di luci, colori e contenuti che accompagnano il visitatore in un viaggio temporale.
I suoi perimetri volumetrici, che in visione prospettica appaiono composti di luce, sono in realtà costituiti da solide strutture metalliche, colorate a polvere in grigio canna di fucile che, alla vista e al tatto, rimandano ai colori della Guardia di Finanza e alla solidità della sua TRADIZIONE, forgiata in due secoli e mezzo di operatività.
Il visitatore cammina su pedane in legno, invecchiate a fuoco da falegnami artigiani, il cui scricchiolio evoca tempi passati e culla la memoria.
La passeggiata affianca in un tunnel temporale reperti e dipinti, i cui colori si ravvivano sul filo del tempo che scorre, fino a sfociare su un monitor che offre le spettacolari immagini dei vasti campi di azione dell’odierna Guardia di Finanza, sempre proiettata verso il FUTURO.
L’allestimento è stato volutamente concepito senza pareti vincolanti, così da permettere sempre allo sguardo di spaziare nella rispettosa ammirazione dei contenuti della Corte Medievale di Palazzo Madama.
Tutti i materiali impiegati per la mostra sono riutilizzabili e riciclabili, oltre che costruiti e assemblati nel rigoroso rispetto delle norme di sicurezza.
L’Artista. Vittorio Bustaffa (1972), pittore, illustratore, si forma all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Dal 2004 partecipa a mostre collettive e personali di pittura e illustrazione in gallerie ed istituzioni di molte città italiane e all’estero (Francia, Spagna, Olanda, USA). Ha realizzato illustrazioni per molteplici case editrici e disegnato concept per prodotti cinematografici, per animazioni 2D, per parchi di divertimento, per convegni e per prodotti videoludici di aziende software-house. Esegue Live Painting in contesti teatrali e collabora stabilmente con importanti agenzie di comunicazione e con l’Università di Padova. E’ responsabile del settore “Illustrazione” e insegnante di “Tecniche Pittoriche e Sperimentazione” alla Scuola Internazionale Comics, sede di Padova. Vive a Padova.
Il lavoro pittorico eseguito per la mostra “250 ANNI – TRADIZIONE E FUTURO” è stato concepito per accompagnare il visitatore in un viaggio nella storia del Corpo della Guardia di Finanza. L’esecuzione delle immagini ha lo scopo di evocare suggestioni immaginifiche che facciano risaltare lo spirito dell’ “essere Finanziere” attraverso la rappresentazione di momenti e soggetti significativi (divise, ambienti, …), visivamente resa attraverso una successione cronologica di lettura, da sinistra verso destra. I gesti veloci delle pennellate e i segni, talvolta apparentemente caotici, fanno risaltare l’azione e l’energia. Queste qualità, insite nello spirito del Corpo, possono disorientare inizialmente l’osservatore, ma appena si osserva con attenzione, ogni segno, ogni gesto sottende un ordine armonico che ricompone le singole sequenze in un unico racconto visuale più emotivo, oltre che descrittivo. Così è la Guardia di Finanza, con tutta la forza della sua Tradizione e delle sue competenze specifiche, protagonista di una sorta di fregio illustrativo che vuole avere la pretesa di testimoniare una presenza costante, per oltre due secoli, di uomini e donne impegnati a rendere un servizio d’ordine importante e delicato per la comunità intera. Soprattutto oggi, in epoca di grandi cambiamenti e transizioni sociali, i Finanzieri custodiscono quei punti fermi nei valori che possono essere viatico per la comunità per trovare adeguata misura nel potersi ripensare e, guardando al Futuro, rinnovare in energie e serenità. (Vittorio Bustaffa, pittore e illustratore)
È stata poi già inaugurata il 24 aprile 2024, nel Sacrario delle Bandiere delle Forze Armate del Vittoriano di Roma, la mostra storica dedicata ai 250 anni di storia del Corpo della Guardia di Finanza.
L’evento si è aperto con gli indirizzi di saluto del Direttore del Sacrario, Col. EI Attilio Cortone e della Direttrice generale del Vittoriano e Palazzo Venezia (VIVE) – Dott.ssa Edith Gabrielli, cui hanno fatto seguito, nell’ordine, gli interventi del giornalista del Tg1, Filippo Gaudenzi, del Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Andrea De Gennaro, e della massima Autorità presente, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.
In chiusura, si è proceduto al tradizionale taglio del nastro, affidato alla sig.ra Elena Manildo De Gennaro.
L’esposizione partiva dal 1774, anno di istituzione della Legione Truppe Leggere del Regno di Sardegna, primo esempio italiano di Corpo concepito per la vigilanza militare e doganale ai confini, e arriva fino alla moderna e versatile polizia economico-finanziaria di oggi.
I visitatori hanno avuto la possibilità di rivivere, seguendo un affascinante percorso immersivo, i momenti e gli eventi più significativi della storia dell’Istituzione, raccontati attraverso una successione di opere pittoriche dell’artista Vittorio Bustaffa, cimeli e documenti messi a disposizione dal Museo Storico della Guardia di Finanza, dall’Archivio di Stato e dai Musei Reali di Torino.
Tra questi, anche la fedele riproduzione degli atti costitutivi della Legione Truppe Leggere e le bandiere colonnelle originali della Legione Reale piemontese del secondo decennio del XIX secolo che, per il 250° anniversario della fondazione, sono state appositamente restaurate dal Corpo.
La mostra, allestita al Complesso del Vittoriano, Sacrario delle Bandiere a Roma, è rimasta aperta al pubblico fino al 25 giugno 2024 con ingresso gratuito.
Chiudo con il motto NEC RECISA RECEDIT (“Neanche spezzata retrocede”), adottato ufficialmente dal corpo nel 1933 e scritto inizialmente da Gabriele D’Annunzio nel 1920 su una foto che egli donò ad alcuni finanzieri, assieme alle parole “Alle Fiamme gialle, onore di Fiume”.
Carlo Franza