Louise Gaggini l’artista italo/francese, eccellenza dell’astrazione lirica, in mostra alla Galleria Antonio Battaglia di Milano
La stagione artistica della Galleria Antonio Battaglia di Milano si fa vivace e presenta fino al 22 ottobre 2024 una mostra personale dedicata all’artista francese di origine italiana, Louise Gaggini dal titolo “Leggerezza del segno”. L’artista elabora una pittura data da larghe campiture di colori tenui e segni luminosi, crea mondi che dialogano con il visitatore sugli aspetti esistenziali della vita, rimandando alle poetiche informali e ad un’astrazione lirica tipicamente francese, ai toni delicati di Fautrier, ai forti contrasti tra luce e ombra con una modalità di costruzione dello spazio tra immagine e sfondo che potremmo incontrare nella gestualità di Hartung o in Soulages. Tra le opere esposte, Ouragan, propone allo sguardo, una densa materia pittorica bianca con segni graffiti su fondo scuro, come un uragano, creando una composizione dalla forte plasticità pittorica. In mostra saranno esposte circa quattordici opere inedite oltre alla scultura Babel réinventée, prototipo della grande installazione realizzata da Louise Gaggini al Grand Palais di Parigi nel febbraio 2020; qui il linguaggio dell’arte convive con la scrittura in una sorta di Torre di Babele di libri vergini, “Une maison de livres” o “Une cabane à livres”, una appropriazione del sapere per adulti e bambini che possono interagire con l’opera e lo spazio. Il visitatore potrà entrarvi e uscirvi, trovando riparo dal caos del mondo.
Louise Gaggini, nata in Francia, proviene da una famiglia di scultori italiani del XV secolo. È un’artista poliedrica, pittrice, scultrice, autrice e musicista. Vive e lavora tra Parigi e la Provenza. Sviluppa la sua ricerca artistica con diverse tecniche, vetro, ceramica, legno, cemento, pittura murale, mosaico. Convinta che arte e vita si compenetrino, integra l’immaginazione dell’arte nella vita quotidiana. Dopo un soggiorno negli USA, dove incontra Niki de Saint Phalle poco prima della sua scomparsa, la quale le offre di lavorare con lei, sperimenta nuovi linguaggi tra pittura, scultura e scrittura. Pubblica saggi, romanzi e un libro d’arte che unisce pensiero artistico e filosofico in collaborazione con l’Unicef e per tutti i bambini del mondo “I bambini sono la memoria degli uomini”. “Babel Réinventée” è il suo inno all’arte e le parole, e sono la somma della sua ricerca artistica.
Carlo Franza