L’editoria italiana vanta, tra gli altri, due primati internazionali poco conosciuti come invece meritano. Il primo ha prodotto la più vivace e interessante editoria aziendale, una storia che copre tutto il Novecento e dura tuttora. Il secondo ha prodotto un fenomeno unico al mondo, l’editoria bancaria, una vicenda senza eguali per ampiezza della produzione, capillarità territoriale, importanza dei contenuti e bellezza grafica.

Il risultato più alto raggiunto nel settore è rappresentato dalle strenne Cariplo, volumi pubblicati con regolarità tutti gli anni nel corso di quasi mezzo secolo. Si tratta di un corpus senza pari, indispensabile per ricostruire l’arte, la cultura e la storia dell’intera Lombardia. È il più significativo esempio al mondo di comunicazione editoriale aziendal-bancaria, per qualità grafica e di contenuti, per articolazione interna di un coerente progetto culturale e per durata nel tempo. In sintesi, è un modello di vera e alta cultura d’impresa destinata a durare nel tempo.

Per celebrare l’acquisizione dell’intera collezione degli 87 titoli in 96 volumi della storica Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde e in occasione della Settimana della Cultura d’Impresa, la Biblioteca di via Senato organizza e ospita la mostra “Le Strenne Cariplo 1955-2000: il gioiello dell’editoria bancaria italiana” dall’8 al 23 novembre.

A completamento della mostra esce per le edizioni Luni il catalogo illustrato dei volumi in mostra con la accurata bibliografia. Le strenne e altri materiali sulla storia e la comunicazione della Cariplo – di cui lo scorso anno è stato celebrato il bicentenario della fondazione – confluiscono ora nello straordinario Fondo di Storia dell’Impresa Italiana dall’Unità ad oggi, accanto ad altre preziose raccolte.

La mostra e il catalogo, curati dal libraio antiquario Andrea Tomasetig, permettono per la prima volta di ammirare tutte le magnifiche edizioni fuori commercio pubblicate con larghezza di mezzi e qualità di collaborazioni, raffinati omaggi natalizi alla migliore clientela e alle istituzioni del territorio. Oggi quei volumi nel loro insieme rappresentano i titoli della più straordinaria enciclopedia dell’arte e della cultura lombarde.

Le strenne esposte, stampate con grande accuratezza grafica e scientifica dalle migliori case editrici e affidate ad autorevoli storici raccontano arte, architettura, storia, lingua e territorio della Lombardia, valorizzando le eccellenze anche meno note e tracciando così una memoria di enorme valore, mai esposta prima d’ora nel suo insieme.

Alcune opere sono particolarmente importanti: ad esempio la coppia dedicata agli affreschi lombardi del Tre e Quattrocento (1963 e 1965), a Miniature lombarde (1970) oppure al prezioso repertorio in due volumi su Milano nelle vecchie stampe (1969-70). E ancora la serie di ben 15 titoli sulla pittura nei singoli centri lombardi dal Medioevo al Settecento (1986-2000), fino alla monografia in quattro volumi sulla Biblioteca Ambrosiana (1992-2002) che chiude la lunga storia editoriale con epicentro la città di Milano. A queste si aggiungono bellissime monografie sui patrimoni artistici delle città di Brescia, Bergamo, Cremona, Mantova, Lodi, Pavia, Como, Varese, Lecco e Sondrio. L’iniziativa espositiva è accompagnata da conferenze e visite guidate aperte al pubblico.

Biblioteca di via Senato

È un’istituzione culturale che nasce nel 1997 con sede in via Senato 14, nel pieno centro di Milano. Nel 1998 vengono inaugurate le attività del Teatro di Verdura che per  quindici anni, nella stagione estiva, ha proposto iniziative drammaturgiche e musicali che spaziavano dalla prosa antica agli spettacoli di ricerca, dalla musica classica al jazz, animando il panorama culturale milanese e riscuotendo vasti consensi di pubblico e critica. Nel 1999 la Biblioteca diviene Fondazione Biblioteca di via Senato, con lo scopo principale, come da Statuto, di «perseguire finalità di istruzione ed educazione per l’esclusiva ricerca di una pubblica utilità», attraverso la diffusione della cultura nelle sue tante forme e con particolare attenzione allo studio del libro in tutte le sue declinazioni. Nel corso della sua storia, la Fondazione BvS ha realizzato nei propri spazi espositivi mostre e iniziative orientate su svariati temi, spesso ispirati al suo pregevole patrimonio librario; per ogni evento sono stati collateralmente organizzati laboratori didattici e atelier, rivolti al pubblico e alle scuole. Per diversi anni sono stati organizzati e promossi i prestigiosi eventi della Mostra del Libro Antico e del Salone del Libro Usato, occasioni che hanno trovato larghissimo consenso tra gli appassionati del mondo bibliofilo e non solo. Nel 2004 viene fondata la BvS Edizioni, che ha curato e prodotto collane, cataloghi, repertori e guide a patrimoni archivistici di enti culturali lombardi. La Fondazione BvS, nell’intento di aprire le porte alla ricerca e di assistere e coinvolgere i suoi utenti, ospita in consultazione un’ampia rotazione di testi e collezioni, promuove nuovi studi, collabora con giovani professionisti e non smette mai di progettare.

Carlo Franza

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