A Roma il via al Giubileo degli artisti. Nel Porticato della Basilica di San Pietro gli “Echi Silenziosi della Grande Campana” di San Pietro. Evento voluto dall’Ambasciatore Umberto Vattani con l’artista americano Bill Fontana (Gli echi muti di una grande scultura sonora, 2025 Basilica di San Pietro, Roma).
Roma – Parte alla grande il Giubileo degli Artisti e del Mondo della cultura che in quattro giorni dal 15 al 18 febbraio 2025, come annunciato dal cardinale José Tolentino de Mendonça prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, mette la Chiesa Cattolica al centro del 25° Giubileo della storia. Evento e occasione per rianimare la speranza, esperienza antropologica globale che pulsa nel cuore di ogni cultura. Alla presentazione dell’appuntamento che mi ha visto coinvolto, svoltas
i presso la Sala Stampa della Santa Sede, il Giubileo degli Artisti e del Mondo della Cultura è stato annunciato come un grande incontro mondiale che riunirà oltre diecimila partecipanti iscritti, provenienti da oltre 100 nazioni dei cinque continenti. “A che cosa mirano le iniziative di questo giubileo? A far dialogare sulla speranza. A metterla al centro dello spazio pubblico come tema culturale prioritario – ha detto il cardinale José Tolentino de Mendonça -. A intercettare la speranza come una risorsa necessaria e potente, una risorsa collettiva su cui dobbiamo investire sempre di più. A dichiarare insieme la speranza come bene di prima necessità, non semplicemente come un qualcosa di accessorio. A domandarci in che modo il patrimonio culturale delle religioni possa essere un trasmettitore più attivo di speranza presso le nuove generazioni. A interrogarci su come l’arte contemporanea possa veicolare la speranza, andando incontro a luoghi umani sensibili”. Sabato 15 febbraio ci sarebbe dovuta essere l’Udienza generale di Papa Francesco -saltata per via del ricovero del Papa al Gemelli di Roma- ma è intanto partita l’incalzante agenda di appuntamenti, grazie alla collaborazione dei Musei Vaticani che hanno organizzato l’ incontro internazionale “Sharing hope–Horizons for Cultural Heritage” con i responsabili di grandi musei e istituzioni culturali di riferimento, dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli alla National Gallery di Londra e ancora alla National Gallery of Art di Washington per movimentare forme di impegno comune per la trasmissione del codice culturale delle religioni. “Tenevo tantissimo – ha detto Barbara Jatta, direttore dei Musei Vaticani – a una celebrazione del Giubileo
degli artisti e di tutti gli operatori del mondo dell’arte, tra storici dell’arte, curatori che si occupano della valorizzazione e della trasmissione di un codice culturale artistico e religioso. La giornata del 15 febbraio sarà dedicata a un incontro degli operatori e degli artisti all’interno dei Musei Vaticani che vedranno protagonisti i direttori dei grandi musei. Al termine firmeremo un manifesto con tredici relatori e lo trasmetteremo al Santo Padre affinché rimanga negli archivi vaticani e in biblioteca. Il codice sarà trasmissibile attraverso i social e l’uso
della intelligenza artificiale affinché questo patrimonio che guarda al passato e al futuro non venga dimenticato. Partiremo dall’opera di Wenzel Peter, Adamo ed Eva nel Paradiso Terrestre, il quadro più fotografato dei Musei Vaticani. Ci confronteremo su tematiche che spaziano dalla promozione del patrimonio culturale e religioso all’accesso e decodifica, dall’inclusione e innovazione dei linguaggi culturali all’intelligenza artificiale”.
Ancora sabato 15 febbraio, sul tardo pomeriggio inaugurato un nuovo spazio espositivo, una galleria di strada, o Window Gallery, destinata a rimanere anche oltre il giubileo. Conciliazione 5, questo il nome dello spazio situato in via della Conciliazione, accoglierà come progetto inaugurale la mostra del maestro Yan Pei-Ming a cura di Cristiana Parrella. Questa iniziativa, realizzata in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria italiana, porrà all’attenzione di tutti la Comunità del Carcere di Regina Coeli. Lina Di Domenico, Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria f.f. del Ministero della Giustizia della Repubblica Italiana, ha invece espresso apprezzamento per “i volti ritratti dall’artista Yan Pei-Ming, proiettati sulla facciata di Regina Coeli, permetteranno a tutti di ‘vedere’ uno spaccato dell’umanità che vive oltre quelle mura, di avvicinarsi a un mondo ai più sconosciuto e oscuro come quello dell’esecuzione penale”.
Il 16 febbraio nella Basilica di San Pietro, in occasione della “Notte Bianca” migliaia di artisti e personalità della cultura provenienti da tutto il mondo avranno la possibilità di ascoltare, nel Porticato della Basilica, gli “Echi Silenziosi della Grande Campana” di San Pietro (Bill Fontana, Gli echi muti di una grande scultura sonora, 2025 Basilica di San Pietro, Roma). Gli echi muti di una grande scultura sonora – Il Campanone di San Pietro, installazione sonora realizzata dall’artista americano Bill Fontana, a cura dell’Ambasciatore Umberto Vattani insieme a Valentino Catricalà, utilizza tecnologie avanzate per dare voce al “silenzio” alla maestosa campana fusa dal Valadier, simbolo della cristianità e della Basilica, ma che suona solo tre volte in un anno: a Natale, a Pasqua e nella festività dei Santi Pietro e Paolo. Grazie a sensori di ultima generazione e a un sofisticato sistema audio, le vibrazioni interne della campana – assolutamente impercettibili perché pesa oltre nove tonnellate – sono state catturate, amplificate e trasformate in un’esperienza sonora unica. Questo progetto, ideato dal presidente Umberto Vattani, e promosso dalla prestigiosa Venice International University – VIU, con il sostegno di Enel, Gruppo FS Italiane e Meyer Sound, rappresenta una prima mondiale, perché per la prima volta nella storia, il Campanone trasmetterà non solo il suo suono, ma anche il suo “silenzio”.
“Tra tutte le campane del mondo – ha sottolineato l’Ambasciatore Umberto Vattani – il Campanone di San Pietro occupa una posizione particolare al centro della Cristianità. Noi ci proponiamo di dare voce a questo silenzio. Con l’aiuto della tecnologia, renderemo udibili all’orecchio umano questi suoni nascosti, queste voci mute che la Grande Campana di San Pietro custodisce.”
Altro appuntamento tra i più attesi del Giubileo degli Artisti sarà la visita di Papa Francesco, la prima in assoluto di un pontefice, a Cinecittà. Lunedì 17 febbraio 2025 il Papa dovrebbe varcare -salute permettendo- gli studios di Roma, dove incontrerà una rappresentanza di artisti e protagonisti del mondo della cultura, da Tim Burton a Giuseppe Tornatore, da Marco Bellocchio a Silvio Orlando, da Nadia Terranova a Eugenio Finardi. E ancora Martedì 18 febbraio 2025, giorno della memoria liturgica del Beato Angelico, patrono delle arti, sarà inaugurata negli spazi del dicastero della Cultura e dell’Educazione una grande mostra sulle “traiettorie transnazionali nella Poesia Visiva”, curata da Raffaella Perna, e che si collega a questa ricerca comune di poetiche capaci di ridire, scrivere, sottolineare oggi, la speranza. “Global Visual Poetry”, questo il titolo dell’esposizione, accoglie 267 opere di 87 artisti che operano in tutto il mondo.
Carlo Franza