A Madì appartengono un manipolo nutrito di artisti che in tutto il mondo si sono votati al “Madì” che  ebbe modo di trovare a Milano nella Galleria Arte Struktura di Anna Canali in Via Mercato 1 un centro propulsivo e iniziale. Madì (Materialismo dialettico) vuol dire costruire, fare l’arte senza significarla, ne basta l’estetica, il gioco della bellezza, al di fuori di geometrie contornate, di significanti filosofie. Dagli anni Novanta ormai si sono formati i gruppi Madì in Belgio, Italia, Ungheria, Francia, e Stati Uniti, anche se il movimento è nato ufficialmente nell’istituto francese di Buenos Aires nel 1946, ad opera di Arden Quin.  Dal 5 al 25 agosto 2025 alla GALERIE d’ART ISAKY di CARGESE-CORSICA l’artista MADI francese  GAËL BOURMAUD ha presentato le sue opere in una mostra dal titolo 50+1.  Opere aperte, vivono oltre i bordi stessi della prima matrice, e ad essa altre se ne aggiungono suggerendo l’illimitatezza. Lo spazialismo tagliava lo spazio, il neospazialismo madì di Gael Bourmaud sborda gli spazi con interventi prima mentali, argomentandone le tensioni interne a ogni forma e spingendosi ulteriormente, in alto e in basso, ma anche da destra a sinistra alla ricerca di nuove e imprevedibili superfici.

Gael Bourmaud nasce nel 1975 a L’Isle-Adam, Francia.
Consegue il Bachelor of Fine Arts, Università Paris VIII, Parigi, Francia e si diploma all’Accademia di Belle Arti di Granada, Spagna. Vive e lavora nella regione parigina.

Carlo Franza

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