Carlo Montarsolo l’artista che ha mosso l’arte per il senso della vita. La mostra all’Accademia di Belle Arti di Roma
In continuità con le rassegne espositive e gli eventi culturali legati alla riscoperta di Carlo Montarsolo (1922 2005), l’Accademia di Belle Arti di Roma gli rende omaggio nel
ventennale dalla scomparsa giovedì 4 dicembre 2025 con l’evento “Alta tensione tra passato e presente”. L’evento comprende la presentazione del catalogo “Alta tensione tra passato e presente” pubblicato a seguito di una retrospettiva tenutasi nel 2022 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea per il centenario della nascita dell’artista. Come afferma il curatore Giorgio Agnisola “Carlo Montarsolo ha rappresentato una significativa presenza nel quadro delle ricerche artistiche del secondo dopoguerra tese a conciliare sintesi geometrica e tendenzialmente astratta – a tratti neocubista e persino informale – con espressioni tradizionali. È soprattutto nel segno di una forte, irrisolta tensione tra passato e presente che Montarsolo dispiega negli anni Sessanta il suo registro che lo rende assolutamente riconoscibile, con esiti di suggestiva intensità espressiva”. Insieme alle immagini delle opere esposte nella più recente ed importante retrospettiva, il volume presenta un’approfondita ricognizione della proficua produzione di Carlo Montarsolo e del suo archivio, tra cui due opere che saranno esposte e relative all’ultimo ciclo pittorico, immagini del creato. Proprio in raccordo ideale con tali opere, esposte nella mostra Alta Tensione. Tra
passato e presente, tenutasi nel 2023 presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, nel corso dell’evento verrà presentato il libro “Viaggio nell’arte delle stelle. Dalle grotte di
Lascaux alla Space Art”, di Giorgio Agnisola. Edito da Donzelli, il volume racconta il rapporto tra l’uomo e le stelle attraverso opere e luoghi d’arte, dalla preistoria ai nostri giorni. La presentazione dei due volumi sarà arricchita da una performance artistica con la proiezione video delle immagini più significative delle opere di Carlo Montarsolo e in particolare quelle della produzione più materica centrata su Geometria e luce (1957-2003). Curata da Mirko Baldassarre con un reading e letture scelte, la performance sarà accompagnata al pianoforte da brani composti per l’occasione da Michele Mazzetti di Pietralata. “Questo evento artistico all’Accademia di Belle Arti di Roma è il compimento di un percorso di valorizzazione intrapreso negli ultimi vent’anni, ovvero dalla scomparsa di Carlo Montarsolo. “L’arte non insegna nulla, tranne il senso della vita” ripeteva spesso con stupore. “Alta tensione ed immagini del creato” sono la risposta che nel nome della sua arte, possiamo restituirgli. Ponendo ad esempio attenzione – come scrisse lui stesso nel libro-vademecum Un artista racconta l’arte – “negli spazi siderali del creato a cercare le forme
e i colori “non visti”. Spostando la realizzazione di forme e colori verso immagini “che non si vedono” ma si possono “sognare”, al di là dell’abituale campo percettivo, e cioè forme e colori del cosmo, dell’Universo”. Così Federico Romanelli Montarsolo, fondatore dell’Associazione Montarsolo e moderatore dell’incontro. Il viaggio di riscoperta dell’arte di Carlo Montarsolo proseguirà nel 2026 con una mostra in Cina che sarà annunciata durante l’evento dal direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Pechino, Federico Roberto Antonelli. Intervengono: Umberto Croppi, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Roma Federico Roberto Antonelli, direttore Istituto Italiano di Cultura di Pechino Giorgio Agnisola, curatore e saggista Mirko Baldassarre, storico dell’arte e divulgatore. Letture dal libro “Viaggio nell’arte delle stelle”. Michele Mazzetti di Pietralata, musicista Federico Romanelli Montarsolo, Fondatore Associazione Montarsolo Per info e prenotazioni (fino ad esaurimento dei posti disponibili): info@carlomontarsolo.it VIDEO MOSTRA GALLERIA NAZIONALE – Alta tensione tra passato e presente (2022) Biografia dell’artista Carlo Montarsolo (Marmore 1922- Roma 2005) è cresciuto a Portici (Napoli). Autodidatta, il suo registro si caratterizza sin dagli esordi per un linguaggio neoimpressionista – con cui ritraeva paesaggi dell’area vesuviana – e per una tensione tra tradizione e sperimentazione che lo portò ad abbracciare in seguito anche ricerche informali e neocubiste. Presente sulla scena artistica dall’inizio degli anni ’40, partecipò alla Biennale di Venezia del 1959 e vinse numerosi riconoscimenti tra gli anni ’60 e ’70. Segnalato dalla più importante critica del tempo, fu presente a tutte le Quadriennali d’Arte di Roma e venne invitato, durante la Biennale Internazionale d’Arte del Mediterraneo, a rappresentare l’Italia a Sidney e New York. I suoi dipinti sono tutt’oggi esposti in prestigiose collezioni italiane ed estere. Non soltanto pittore, ma anche appassionato divulgatore, dal 1975 è stato invitato dagli Istituti Italiani di Cultura in America e in Europa a tenere conferenze e seminari sull’arte contemporanea che si accompagnavano a mostre selezionate dei suoi dipinti. Didatta appassionato (suo il libro-vademecum Un artista racconta l’arte, 2002), ha scritto numerosi articoli e saggi sul senso dell’arte e sulle ricerche del Novecento Numerose mostre hanno contribuito a riscoprire l’artista negli ultimi anni, come Ritorno a Napoli (Castel dell’Ovo, 2018), La luce, il suono, il colore in Armenia (Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Jerevan, 2020). Alta tensione tra passato e presente è la retrospettiva più recente tenutasi nel 2022 a Roma presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, cui è stato donato l’archivio dell’artista, ora fondo storico.
Carlo Franza
