Nel 2025, la mostra Myth and Marble: Ancient Roman Sculpture from the Torlonia Collection segnerà il debutto della Collezione Torlonia in Nord America. Curata da Lisa Ayla Çakmak e Katherine A. Raff, sarà ospitata da alcune delle più prestigiose istituzioni museali: Art Institute of Chicago (15 marzo – 29 giugno 2025); Kimbell Art Museum, Fort Worth, Texas (13 settembre – 25 gennaio 2025); Montreal Museum of Fine Arts (marzo – luglio 2026).

La mostra porterà nel Nord America alcuni dei più grandi capolavori della Collezione: dai celebri busti ritratto alle figure monumentali e mitologiche, dalle straordinarie tazze fino ai sarcofagi e ai rilievi scolpiti. Quasi sessanta sculture dal V secolo a.C. al II secolo d.C. studiate e restaurate dalla Fondazione appositamente per la mostra, la maggior parte risalenti al periodo dell’Età Imperiale, culmine dell’innovazione artistica romana antica. Di particolare rilievo sarà il restauro di ventisette opere per l’occasione da parte dei Laboratori Torlonia, che si vanno ad aggiungere alle dodici restaurate per l’esposizione appena terminata al Louvre per un totale di oltre 150 sculture restaurate negli ultimi anni. Nel complesso, si tratta di un’operazione culturale senza precedenti, che darà al pubblico nordamericano l’opportunità di scoprire la collezione privata di scultura romana antica più importante al mondo.

“La Fondazione è entusiasta di condividere per la prima volta con il pubblico nordamericano la Collezione Torlonia. Questo insieme eccezionale di sculture antiche è una testimonianza della duratura eredità culturale dell’antica Roma, così come della visione e della passione di più generazioni della famiglia Torlonia”, ha dichiarato Alessandro Poma Murialdo, presidente della Fondazione Torlonia. Per Carlotta Loverini Botta, direttrice della Fondazione Torlonia, “lo spirito cosmopolita che ha sempre caratterizzato l’arte classica deve continuare a essere coltivato anche tra i più giovani. È un linguaggio universale che prospera sulla continua reinvenzione dei classici, mettendoli in dialogo con la cultura moderna, una visione brillantemente evidenziata dall’approccio curatoriale di Lisa Ayla Çakmak e Katherine A. Raff”. In parallelo all’attività espositiva, grazie al supporto di Bvlgari, procede l’attività di restauro, studio e catalogazione della Collezione nei Laboratori Torlonia, sotto l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza Speciale di Roma. In questo contesto, la Fondazione Torlonia ha scelto per il 2025 di aprire le porte dei suoi spazi eccezionali agli studiosi, in piena sintonia con i principi cardine della missione della Fondazione. Su questo filone, sempre nel 2025 proseguirà anche la catalogazione e digitalizzazione di tutte le opere della Collezione: uno strumento cruciale per la lettura e l’approfondimento dei singoli manufatti che verrà messo a disposizione di tutti attraverso il sito. “La Fondazione Bvlgari perpetua e amplifica una missione che è sempre stata parte del DNA del marchio. Un impegno a costruire un futuro magnifico con un valore duraturo nei campi dell’arte e del patrocinio, dell’istruzione, della filantropia e dell’inclusione, nonché nella trasmissione del savoir-faire”, ha dichiarato Jean-Christophe Babin, amministratore delegato di Bvlgari Group. “La collaborazione con la Fondazione Torlonia è la testimonianza perfetta di questa missione, mirata alla ricerca della bellezza e alla conservazione di ciò che deve essere tramandato di generazione in generazione”, ha aggiunto. “Il viaggio inizia a Roma e prosegue negli Stati Uniti e in Canada. Ancora una volta, con orgoglio siamo al fianco della Fondazione Torlonia in questo viaggio unico di riscoperta artistica, portando alla luce la bellezza incomparabile di una delle collezioni private più importanti al mondo di sculture romane antiche, che include alcune delle statue più famose degli imperatori romani”.
Nell’ambito dell’attività di studio rientra anche la pubblicazione dei Taccuini di Carlo Marchionni, architetto scelto dal Cardinale Albani per realizzare Villa Albani Torlonia a Roma. Si tratta di un “diario” di bozzetti dell’autore, in cui si ricostruisce sia il paesaggio umano delle sue relazioni sia le scelte operate sulle singole opere. Villa Albani è al centro delle trecento pagine di questi preziosi volumi, ma non mancano schizzi dedicati alle ville laziali di Castelgandolfo e Anzio progettate da Marchionni, antecedenti stilistici della Villa romana. Pubblicato in un unico volume e arricchito dalle riproduzioni di tutti i disegni e dagli apparati storici della professoressa Elisa Debenedetti, recentemente scomparsa e che la Fondazione Torlonia ricorda con stima e affetto, il diario restituisce al pubblico un’opera di grande suggestione capace di descrivere il dietro le quinte della realizzazione di Villa Albani Torlonia.
Con l’obiettivo di dare al pubblico la possibilità di godere della Collezione in modo continuativo, nel 2025 la Fondazione propone inoltre una nuova mostra negli spazi dellAntiquarium di Villa Albani Torlonia a Roma: un progetto dal taglio trasversale, concentrato su una selezione di sculture antiche e moderne in marmi colorati. Dal I secolo a.C. fino in età tardo antica, infatti, arriva a Roma un’enorme quantità di marmi colorati provenienti dalle cave dislocate in tutte le province dell’Impero: marmi di pregio, alcuni molto rari, utilizzati per lo più per la decorazione di grandi edifici pubblici e di residenze private. Colonne, statue, rilievi, elementi d’arredo, impiegati nel Medio Evo in nuovi edifici o tornati alla luce in scavi recenti, sono oggetto di appassionata ricerca da parte dei collezionisti e spesso utilizzati per nuove creazioni. L’esposizione, a cura del professor Carlo Gasparri, propone dunque un affondo su questo specifico tipo di sculture, confermando per questo spazio inaugurato la scorsa primavera il ruolo di spazio di studio sulla Collezione aperto permanentemente e gratuitamente al pubblico dal martedì alla domenica dalle 9 alle 13.
Nell’ambito di queste attività e a tutela del rigore scientifico del suo operato, la Fondazione ha annunciato infine la nomina a coordinatore scientifico di Carlo Gasparri, affiancato dal comitato scientifico presieduto da Salvatore Settis e composto da Gabriele Galateri di Genola, Filippo Modulo, Carlo Ratti e Xavier Francesco Salomon.

La Fondazione Torlonia, nata per volere del Principe Alessandro Torlonia con l’intento di preservare e promuovere la Collezione Torlonia e Villa Albani Torlonia a Roma, annuncia un 2025 ricco di impegni tra mostre, restauri e iniziative per lo studio e la divulgazione del suo patrimonio. E si prepara a portare i suoi capolavori nel mondo, nonché ad aprire i laboratori di restauro agli addetti ai lavori.

Carlo Franza

 

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