Da qualche tempo nell’arte si parla di nuovi rivoli, di nuovi linguaggi, vale a dire dell’interactive art e dell’arte performativa. Dell’arte performativa ci siamo già ampiamente interessati, dell’interactive art occorre dire senza mezze misure che la fusione di luci, suono, nuove tecnologie e realtà aumentata, altro non è che intreccio delle arti, che non è beninteso un linguaggio nuovissimo, perché in tal senso si erano già mossi i futuristi. Naturalmente anche in questo linguaggio oggi notiamo nuovi innesti, novelle fiamme. Dall’Area15 di Las Vegas fino alle creazioni di teamLab in Asia, passando per l’Atelier des Lumieres di Parigi, il modo […]