ArtePollino nel Parco Nazionale più grande d’Italia. Il Pollino in Basilicata dal 2008 ospita le opere di artisti internazionali, da Anish Kapoor a Carsten Holler.

Dal Cinema di terra di Anish Kapoor al Teatro vegetale di Giuseppe Penone fino alla giostra a strapiombo sulla collina, progettata da Carsten Holler. Il parco Nazionale del Pollino in Basilicata ospita dal 2008 vari interventi site specific di grandi artisti internazionali. Il progetto è nato 13 anni fa per promuovere la scoperta del parco del Pollino attraverso l’arte contemporanea. L’associazione ArtePollino, grazie alla collaborazione di realtà artistiche di tutta Italia come Arte Sella (TN), Castello di Rivoli (To) e il museo Madre di Napoli, è riuscita a coinvolgere alcuni artisti nel realizzare imponenti opere di arte in natura. ArtePollino […]

  

L’artista Joshua Cesa,un esempio di land art nel cuore del Carso goriziano.

Due monumentali segni rossi, dalle forme spigolose, nei quali si condensa la vocazione di un territorio. È così che l’artista Joshua Cesa rende visibile un frammento di quel confine con l’Est che lungo i secoli ha diviso le popolazioni della frontiera orientale, anche costringendole all’assunzione di identità imposte (nella storia recente, con le guerre mondiali). L’installazione sorge nel cuore del Carso goriziano, nella riserva naturale dei laghi di Doberdò: realizzata in tessuto – e perciò destinata a consumarsi gradualmente -, riprende l’aspetto cromatico del paesaggio circostante, caratterizzato dal cespuglio detto “foiarola”, cui è legata una significativa memoria storica: si dice che le sue […]

  

5 ettari di grano nel cuore di Milano. L’americana Agnes Denes impianta un’opera da Land Art, “Wheatfield”, un enorme campo seminato a grano, poi coltivato e raccolto.

                                     E’ memoria fresca di cosa fosse Milano negli anni Cinquanta-Sessanta del Novecento, della sua trasformazione urbanistica e di cosa cantava Adriano Celentano nella canzone “Il ragazzo della via Gluck”, con quei versi che descrivono bene il cambiamento del secondo dopoguerra: “Là dove c’era l’erba ora c’è una città e quella casa in mezzo al verde ormai, dove sarà?” E di questi tempi, dei nostri giorni che a Milano succede esattamente il contrario e là dove c’era il cemento presto ci sarà addirittura un campo di grano, 5 ettari coltivati all’interno dell’area di Porta Nuova, tra grattacieli ed edifici futuristi. […]

  

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