Due mostre per celebrare i 30 anni di attività della ‘bottega’ della grafica per eccellenza: la Scuola Internazionale di Arte Grafica Il Bisonte, fondata a Firenze nel 1983 da Maria Luigia Guaita. Pensata in due templi della grafica d’arte: l’Accademia delle Arti del Disegno (Via Ricasoli 68 – ‘Un mare d’inchiostro. Trenta anni di attività della Scuola Internazionale di Grafica d’Arte Il Bisonte’, 7-30 novembre 2013) e la Galleria il Bisonte (Via San Niccolò 24 rosso, ‘Un mare d’inchiostro. La generazione del Bisonte’, 8-29 novembre 2013 ) per iniziativa della Fondazione Il Bisonte nell’ambito di Toscana in contemporanea 2012 e il sostegno della Regione Toscana e il contributo di Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Hanno dato il loro patrocinio la Provincia di Firenze, il Comune di Firenze, l’Accademia di Belle Arti di Firenze e il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi. Radio Toscana è media partner. Firenze è da sempre un centro internazionale per l’arte grafica in primo luogo per la presenza del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi che raccoglie un patrimonio enorme di opere prodotte dalla fine del Trecento ad oggi e le due esposizioni vogliono essere anche un doveroso omaggio ad una città che può aggiungere meritatamente ai tanti primati anche quello di “Capitale mondiale dell’arte Grafica”. All’inaugurazione lo hanno ben spiegato il Vice Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze Pierluigi Rossi Ferrini, il Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno Luigi Zangheri, il Presidente della Fondazione Il Bisonte Simone Guaita nipote della fondatrice deceduta da poco tempo; il Direttore della Scuola Internazionale di Arte Grafica Il Bisonte Rodolfo Ceccotti. Nella prima mostra, antologica, dedicata ai 30 anni di attività, sono presentate 71 opere selezionate dall’archivio della Scuola ricco di oltre 7.000 pezzi che coprono le più svariate tecniche della grafica d’arte studiate e sperimentate dai migliori studenti dei corsi e dai maestri incisori che si sono succeduti dal 1983 al 2012. Al fine di avvicinare il pubblico alla raffinata arte dell’incisione e della stampa manuale, l’esposizione è integrata da una sezione didattica. Nella seconda, dedicata alla ‘generazione’ del Bisonte, è presentata una collettiva di 32 opere in cui artisti affermati a livello nazionale e internazionale, già allievi della scuola (tra cui Sandro Brachitta, Giovanni Turria e Toni Pecoraro) sono messi a confronto con “artisti–allievi” del Bisonte che, con successo, stanno portando avanti la loro ricerca in campo grafico. La “bottega” del Bisonte nasce nel 1959, per opera di Maria Luigia Guaita e di alcuni fini intellettuali e imprenditori della cultura, tra cui  lo storico della letteratura italiana Giorgio Luti, il collega storico dell’arte Carlo Ludovico Ragghianti e l’editore Enrico Vallecchi. L’architetto Aristo Ciruzzi ha disegnato  il logo, un bisonte in posizione d’attacco, circondato da due semicerchi, uno rosso, l’altro nero. E’ stato  scelto il bisonte perché era stata una delle prime immagini disegnate dall’uomo, come dimostrano i graffiti delle grotte di Altamira in Spagna. In un Paese in piena ricostruzione dopo il dramma della Seconda Guerra Mondiale e attraversato da sconvolgimenti sociali, Il Bisonte ha rivestito  un ruolo fondamentale nell’introdurre il gusto per le litografie d’arte, una tecnica che in Italia, fino a quel momento, non aveva avuto grande successo. Dai torchi della stamperia del Bisonte sono uscite  edizioni d’arte destinate a scandire la storia dell’arte della seconda metà del Novecento, in Italia e all’estero. Sono anni straordinari e Maria Luigia Guaita li affronta spavaldamente, riuscendo in 20 anni a costruire una fama – per se stessa e per la sua creatura – che ancora oggi contraddistingue il Bisonte in tutto il mondo. Per tutto quel periodo vengono stampate circa cinque tirature litografiche al mese; tutte uscite dalle sapienti mani dei ‘torcolieri’ del Bisonte, tra i quali è impossibile non citare Guerrando Giachetti e Piero Innocenti, che provenivano da anni di lavoro all’Istituto Geografico Militare di Firenze, e dai loro allievi Raffaello Becattini e Franco Pistelli. Sono anni di grandi successi al culmine dei quali Maria Luigia Guaita prende una decisione storica; sulla scorta del suo privilegiato punto di vista e del suo sensibilissimo intuito, nel 1983 apre la Scuola Internazionale di Specializzazione in Grafica d’Arte Il Bisonte col chiaro intento di insegnare ai futuri artisti la grafica d’arte secondo principi etici. Da allora Il Bisonte, di cui oggi è presidente il nipote di Maria Luigia Guaita, Simone, porta avanti questa battaglia. Oltre un migliaio di studenti provenienti da tutto il mondo hanno girato le stelle dei suoi preziosi torchi. Molti hanno avuto successo con la grafica, e oggi sono rinomati artisti; altri lavorano nel mondo dell’arte. Per anni l’immagine della stamperia, con la sua storia ventennale, copre benevolmente quella della scuola che oggi ha un’immagine solida grazie al lavoro quotidiano di docenti esperti e capaci (tra cui Manuel Ortega e Vincenzo Burlizzi) e di maestri d’eccezione che, nel corso degli anni ne hanno assunto la direzione (Swietlan Kraczyna, Gustavo Giulietti, Domenico Viggiano e Rodolfo Ceccotti) e anche per l’attività svolta dai molti visiting professor che si sono alternati nei suoi laboratori. Il Bisonte ha poi prodotto tirature memorabili, e dopo aver promosso e realizzato a Firenze eventi storici come la mostra di Henry Moore del 1972, ha organizzato esposizioni in alcuni dei principali Centri di Cultura italiani all’estero e attivato solide collaborazioni con università, scuole e centri per l’incisione nazionali e internazionali. Così facendo è diventato un punto di riferimento per la comunità, nazionale e internazionale, producendo ed esportando mostre di elevato spessore artistico, avendo sempre cura che, a fianco dei grandi maestri che lo hanno reso famoso, siano rappresentati anche i giovani artisti che al Bisonte si sono formati e sui quali il Bisonte crede. Ma non è tutto. La Fondazione Il Bisonte è anche il principale soggetto promotore e organizzatore di un importante programma internazionale di artisti in residenza. Con la collaborazione ed il prezioso sostegno dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, della Fondazione Livorno, della Robert F. Kennedy Foundation of Europe, del Trust inglese Villa Lena, della Residenza Villa Il Palmerino e di alcuni privati, sta mettendo a punto un bando di concorso internazionale per offrire ai più promettenti artisti del panorama nazionale e internazionale la possibilità di poter soggiornare gratuitamente e per alcuni mesi a Firenze e in Toscana usufruendo, sempre gratuitamente, dei laboratori della stamperia. Le creazioni che nasceranno da questa esperienza saranno poi valutate da una Commissione Scientifica composta, tra gli altri, dal direttore del Museo degli Uffizi, Antonio Natali, dallo storico dell’arte e membro del CDA dell’Ente Cassa, Carlo Sisi e dal direttore della Scuola del Bisonte Rodolfo Ceccotti. Le due mostre sono corredate dal catalogo “Un mare d’inchiostro. Trent’anni della Scuola Internazionale di Grafica d’Arte. La generazione del Bisonte”, edito da Polistampa.

Carlo Franza

Tag: , , , , , ,