E’ stata inaugurata a Bologna la Biennale Giovani curata da Renato Barilli all’Accademia di Belle Arti di Bologna, per poi spostarsi al Museo della Città di Ravenna. Questa Biennale è abbastanza vicina al Progetto Officina Italia 2 pure titolata “nuova creatività italiana”. Tutto parte dalla immensa vitalità delle Accademie in Italia e soprattutto da giovani appena usciti da questi spazi pubblici, ovvero trentenni. Sono stati selezionati e vi partecipano ben 29 artisti, la scelta seguita in questa come in precedenti edizioni, è che oggi non esiste una tendenza dominante, ma siamo in presenza di un ampio spettro dove trova posto un rilancio della pittura, accanto alla persistenza della foto, e certo a un vasto sviluppo delle installazioni site specific. Ci sarebbe da includere anche la videoarte, ma questa la ritroveremo negli appuntamenti estivi del yearbook, nella sede universitaria bolognese del Dipartimento delle arti. Artisti trentenni in parte usciti dall’Accademia di Bologna e che poi hanno avuto percorsi personali con altri artisti del territorio nazionale. Già nella presentazione dell’evento si è citato il concetto di plateau. Ha dichiarato Barilli che ha trovato illuminante e prezioso il concetto, enunciato dal duo Deleuze-Guattari, di “plateau”, ovvero di un altipiano in cui le varie tendenze si bilanciano tra loro dando luogo a un equilibrio dinamico.

Manifestazione artistica di forte impegno e di grande ventaglio capace di darci la misura direzionale della giovane arte italiana.

Carlo Franza

 

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