Ricordo del poeta T. S. Eliot a 50 anni dalla morte. Vinse il Nobel nel 1948.
l. La sepoltura dei morti
Aprile è il più crudele dei mesi, genera
Lillà da terra morta, confondendo
Memoria e desiderio, risvegliando
Le radici sopite con la pioggia della primavera.
L’inverno ci mantenne al caldo, ottuse
Con immemore neve la terra, nutrì
Con secchi tuberi una vita misera.
L’estate ci sorprese, giungendo sullo Starnbergersee
Con uno scroscio di pioggia: noi ci fermammo sotto il colonnato,
E proseguimmo alla luce del sole, nel Hofgarten,
E bevemmo caffè, e parlammo un’ora intera.
Bin gar keine Russin, stamm’ aus Litauen, echt deutsch.
E quando eravamo bambini stavamo presso l’arciduca,
Mio cugino, che mi condusse in slitta,
E ne fui spaventata. Mi disse, Marie,
Marie, tieniti forte. E ci lanciammo giù.
Fra le montagne, là ci si sente liberi.
Per la gran parte della notte leggo, d’inverno vado nel sud.
Quali sono le radici che s’afferrano, quali i rami che crescono
Da queste macerie di pietra? Figlio dell’uomo,
Tu non puoi dire, né immaginare, perché conosci soltanto
Un cumulo d’immagini infrante, dove batte il sole,
E l’albero morto non dà riparo, nessun conforto lo stridere del grillo,
L’arida pietra nessun suono d’acque.
C’è solo ombra sotto questa roccia rossa,
(Venite all’ombra di questa roccia rossa),
E io vi mostrerò qualcosa di diverso
Dall’ombra vostra che al mattino vi segue a lunghi passi, o dall’ombra
Vostra che a sera incontro a voi si leva;
In una manciata di polvere vi mostrerò la paura…….
La terra desolata (The Waste Land) è l’opera più celebre del poeta statunitense T.S.Eliot (Saint Louis/Missouri 26 settembre 1888- Kensington/Londra Regno Unito 4 gennaio 1965), vissuto a cavallo tra il XIX ed il XX secolo, ed è considerata uno dei capolavori della letteratura modernista.
Il poemetto si apre con l’inizio della primavera, un evento festoso (finisce la penuria invernale di cibo, torna la stagione dei frutti e delle messi). Per Eliot, con una tipica ironia modernista, “aprile è il mese più crudele”: davanti al rifiorire della natura, l’uomo moderno, vuoto e senza scopo, sente in modo ancor più doloroso la propria sterilità interiore. I lillà sono un correlativo oggettivo per indicare il ricordo, il passato e sono i fiori connessi con i riti della fertilità.
Questo è un assaggio della poesia di Eliot e vale a declinare lo spessore del verso eliotiano. Ricordare il poeta a 50 anni dalla morte vuol dire saperlo “classicista in letteratura, monarchico e cattolico-anglicano”. Il poeta americano che si fece inglese era arrivato a Londra nel 1914 allo scoppio della prima Guerra Mondiale. E nonostante fu prossimo a fare il professore ad Harvard con Bertrand Russel, questa scelta non la intraprese. Quando ebbe 24 anni fu Erza Pound a mandare sue poesie alla rivista “Poetry”. Prende per moglie Vivienne Haigh Wood, una bellezza conosciuta a un party tre mesi prima. Vita difficile, anzi una vitaccia visto che gli sposi dividono un appartamento con Bertrand Russel. Poi Thomas trova un posto fisso, un incarico dignitoso all’ufficio esteri della Lloyd Bank. La convivenza con Vivienne lo porterà per tre mesi in una clinica di Losanna. E in questo periodo che nasce “La terra desolata”. Al ritorno in patria saluta a Parigi Pound e poi incontra Joyce. Al primo grande volume di poesie seguiranno altre composizioni sul tema cristiano della salvezza, vale a dire “Mercoledì delle Ceneri” e “Quattro quartetti”,opere che gli consegneranno il Nobel nel 1948. Gli estimatori di area liberal si erano infoltiti ad iniziare da Edmund Wilson. Lascia il lavoro in banca e diviene direttore editoriale della Faber&Faber , arrivando persino a restituire a Orwell il manoscritto de “La Fattoria degli animali” consioderato troppo trotskista. In Italia lo si è conosciuto dal 1947 perchè Bompiani tradusse “Assassinio nella cattedrale” e il mio collega ed amico Roberto Sanesi tradusse nel 1961 le sue poesie. Profeta d’avanguardia, reazionario, morì prima del ’68; anche antisemita qualche volta non per intento persecutorio quanto perchè gli ebrei inclini al libero pensiero erano dunque ritenuti atei e comunisti. Eliot è stato guelfo a tutti gli effetti, e i diritti d’autore, vale a dire la pioggia di royalties, arrivarono dal 1981 quando Andrew Lloyd Webber mise in scena a Broadway “Cats” il musical tratto da “Il libro dei gatti tuttofare”. E i proventi andarono alla sua seconda moglie fino al 2012 anno della scomparsa di Valerie Fletcher; si erano sposati nel 1957 quando Eliot aveva 68 anni e lei 30.
Carlo Franza