A Kabul l’artista Kubra Khademi con una corazza di castità sfida gli uomini.
Kubra Khademi è un’artista afghana di 26 anni, studentessa della Belle Arti a Kabul, che nei giorni scorsi per protestare contro le molestie sessuali sulle donne afghane ha sfilato per le vie di Kabul indossando una corazza di metallo raffigurante un corpo femminile. Per la verità Kubra è stata più volte minacciata per le sue performance artistiche, minacciata per telefono e di persona.
Il suo busto scolpito, una difesa verso la misoginia imperante in Afghanistan, non ha mancato di attirare le attenzioni degli uomini di Kote Sangi, dove, per circa otto minuti, Kubra ha camminato corazzata sfidando la curiosità, le risate, gli insulti e in qualche caso le pietre, come raccontano i media locali, di coloro che non hanno approvato il suo abbigliamento, volontariamente provocatorio e ostile verso gli uomini.
Le foto della sua performance, a cui la stessa Kubra ha dato il nome “Armor”, sono diventate subito virali in Afghanistan e in Iran e ora iniziano a fare il giro del resto del mondo, gettando ancora una volta una luce sulle condizioni della donna in Afghanistan, impotente e spesso priva di assistenza quando si ritrova ad essere vittima di molestie.
Già nell’ottobre 2013, Kubra aveva dato vita ad un’esibizione simbolica di protesta per denunciare la difficile condizione delle donne in Afghanistan. In quel caso per mettere risalto il fenomeno della violenza aveva schiaffeggiato il proprio volto per circa mezz’ora.
Donne senza libertà, donne oggetto, donne schiave, donne senza piacere, donne sottomesse, donne offese, donne violentate; Kubra Khademi combatte e vive la sua arte per raccontare tutto ciò.
Carlo Franza