german-pavilion-greece“Germoney”. Una bandiera greca, con questa scritta in carattere “greco”, ma i soldi sono quelli che la ricca Germania prenderà dai poveri abitanti del Peloponneso.
Stavolta a scendere in piazza contro le misure di austerità e l’allucinante terzo prestito, sono gli artisti del padiglione tedesco alla Biennale di Venezia: Jasmina Metwaly, Olaf Nicolai, Philip Rizk, Hito Steyerl, e Tobias Zielony, insieme a un numero di dipendenti della Biennale, hanno appeso la bandiera sopra l’ingresso del padiglione tedesco, coprendo il nome “Germania”.
Il messaggio è stato presto svelato tramite la pagina facebook di uno degli artisti, vale a dire Hito Steyerl: “Oggi, gli artisti del Padiglione tedesco e un certo numero di lavoratori della 56esima Biennale di Venezia hanno rivisto il fregio “Germania” sul padiglione con una bandiera greca e la parola “Germoney”. Mostriamo la nostra solidarietà con il popolo della Grecia e tutti gli altri luoghi che soffrono di austerità. Come operatori culturali e artisti chiediamo la fine dell’austerità per la salute, la cultura e l’istruzione, quando invece il finanziamento pubblico per le banche e gli oligarchi sembra illimitato. #AusterityKills , #CancelGreekdebt , #Germoney.
Coraggio inedito a dir poco, ma lungimiranza negli artisti tedeschi nell’aver capito che uccidere la Grecia è come uccidere l’arte.

Carlo Franza

 

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