sting-resized                                                                                                                           Si sa che la routine porta noia, stanchezza, voglia di cambiamento. Vale nel lavoro, vale nella vita in genere, vale nel progettare e costruire quanto si fa insieme anche in famiglia.  Così pare anche per la voglia di cambiamenti intervenuti per Sting e sua moglie, dopo il mancato successo del suo spettacolo a Broadway, e la vendita della sua casa di famiglia a Londra. Adesso il cambiamento interessa l’arte, ovvero ora Sting è al centro delle cronache per l’annuncio della vendita della sua collezione d’arte.

Una raccolta messa insieme in 20 anni, con il consiglio della moglie Trudie Styler; la collezione è composta da circa 200 oggetti, e sarà venduta il prossimo febbraio da Christie’s. 

Ci si chiede, perché?  Sta di fatto che la famiglia Sting si sta per trasferire in un appartamento più piccolo, e non avrà più posto dove mettere tutte queste opere di alcuni dei più grandi artisti del Ventesimo secolo. La vendita vedrà tra i protagonisti Henry Matisse con il suo portfolio sul Jazz, valutato 350mila sterline, e Pablo Picasso con una litografia Le Corsage un Carreaux, a una stima di 50mila sterline. All’incanto anche uno studio di Gustav Klimt di una giovane donna in calze, dal 1907, con un prezzo stimato di 40mila sterline. Ma il prezzo più alto è per Ben Nicholson con March 55 (amethyst), il dipinto astratto dell’artista britannico viene presentato con una stima lata di 500mila sterline.

Le vendite includeranno anche il pianoforte Steinway di Sting, che occupava il posto d’onore nella sala della musica della loro vecchia casa, insieme a diversi pezzi di giovani artisti che hanno goduto il sostegno della coppia. Sting e moglie  hanno dichiarato che spesso hanno venduto le loro opere per comprarne delle altre. Ma adesso pare  – e non è il solo loro caso-  come tanti, d’altronde, si è entrati nell’ordine di idee di  ricapitalizzare, in vista di una nuova casa da arredare o, forse, per altri motivi che non è facile capire.

Carlo Franza

 

 

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