Artefiera Bologna 2016. Un successo indescrivibile. In cima l’Arte Cinetica (Le Parc), la Pittura Analitica (Pinelli e Aricò), l’Arte Concettuale (Agnetti) e le estroflessioni ( T. Simeti e A. Marrocco).
La fiera di Bologna, l’istituzione italiana più in del mercato dell’arte festeggia 40 anni e quest’anno si chiama Arte Fiera 40. Da 4 anni sotto la cura di Giorgio Verzotti e Claudio Spadoni, quest’anno nei padiglioni di piazza della Costituzione sono arrivate oltre 220 gallerie-espositrici, che espongono più di 2.000 opere per oltre 1.000 artisti rappresentati, un vero e proprio record, come è stato rimarcato anche nella lunghissima conferenza stampa della scorsa settimana. Ad Arte Fiera 2016 si lasciano ammirare i grandi Maestri che dominano i mercati, come Lucio Fontana e Piero Manzoni, Alberto Burri, ma anche Mario Sironi, veri protagonisti internazionali. E ancora, a titolo esemplificativo, Enrico Castellani, Dadamaino, Turi Simeti, Paolo Scheggi e Armando Marrocco che si avviano a ottenere la stessa considerazione. Eppoi dobbiamo citare artisti come Gianni Colombo, Giorgio Griffa, Gianni Piacentino, Ettore Spalletti, che negli ultimi mesi hanno tenuto mostre personali nelle più importanti Gallerie europee e americane. Il percorso tracciato da questi grandi artisti è quello che Arte Fiera da tanti anni cerca di affermare, con grande e dimostrato successo. E questo percorso non riguarda solo singoli nomi, perché il mercato “rilancia” correnti artistiche e movimenti che in Fiera occupano ruoli di peso, come l’Arte Cinetica (Le Parc,Garcia Rossi, Demarco,ecc.), la Pittura Analitica (Pinelli, Griffa, Guarneri, Olivieri, Aricò,Vincenzo Parea, ecc.) e l’Arte Concettuale italiana (Boetti, Giulio Paolini,ecc.), con riscontri sbalorditivi anche fuori dal nostro Paese, come accade per Turi Simeti, Armando Marrocco, Nanda Vigo, Pino Pinelli, Vincenzo Agnetti e altri. Turi Simeti e Armando Marrocco(vedi gli “intrecci”) toccano la più alta cima nel campo delle estroflessioni. Ma non si tratta solo di riconoscimenti a livello di mercato: la grande retrospettiva che il Guggenheim di New York, ha dedicata in questi mesi ad Alberto Burri, dimostra che anche le grandi istituzioni museali hanno ormai riconosciuto ai protagonisti dell’arte italiana il ruolo storico che loro spetta. E fra le gallerie di punta ecco Antonio Battaglia (Milano) e Il Castello (Milano) dei fratelli Conte. Nel giro che farete non lasciatevi sfuggire le installazioni di Giorgio Bevignani, artista bolognese che ha vinto il Premio Spotlight 2015 a Londra. Decisivo il lungo week end, che si protrae fino a lunedì, ultimo giorno di fiera, ormai un’eccezione che contraddistingue solo la kermesse bolognese, e vedremo finalmente quante migliaia di persone sono accorse tra gli stand, visto che nelle ultime edizioni i numeri hanno parlato ben chiaro: oltre 40mila visitatori lo scorso anno, con un trend in crescita del 12 per cento rispetto all’edizione 2014. Ecco perché si va a Bologna.
Per l’edizione dei 40 anni, Artefiera di Bologna ha ripreso a guardare i giovani artisti. Tutte le Gallerie ammesse sono state invitate a esporre opere di artisti “Under40”; un comitato – formato da curatori e direttori di grandi istituzioni museali e artistiche internazionali tra i quali Francesco Bonami (curatore, presidente del comitato di selezione), Luca Lo Pinto (curatore Kunsthalle di Vienna), Laura Carlini Fanfogna (direttrice Istituzione Bologna Musei), Giacinto Di Pietrantonio (direttore GAMEC di Bergamo), Hou Hanru (direttore MAXXI di Roma), Andrea Bellini (Direttore Centro d’Arte Contemporanea di Ginevra), Alberto Salvadori (direttore del Museo Marino Marini) – sceglierà durante la Fiera i migliori, le cui opere saranno poi portate in Pinacoteca per affiancare i grandi Maestri. Una mostra suggestiva e unica, dunque, che ripercorrerà i 40 anni passati e offrirà una visione sui 40 futuri.
Un quarantesimo anniversario all’insegna dell’eccezionalità e della tradizione e un percorso espositivo suddiviso in cinque sezioni: il cuore della Fiera è rappresentato dalla “Main section” con le principali Gallerie d’arte moderna e contemporanea, all’interno del quale trova spazio una speciale area curatoriale, denominata “I protagonisti”, realizzata con il contributo delle gallerie Continua, Galleria Milano, Lia Rumma, Studio La Città, Tega. La sezione “Solo Show” offre uno spaccato dellʼarte italiana e internazionale con stand realizzati da Gallerie che propongono monografiche di grandi interpreti, dal moderno al contemporaneo. Questa sezione narra la simbiosi tra gallerista e artista, così fondamentale come in molti casi di successo della storia dellʼarte. La sezione “Nuove Proposte” ospita le Gallerie che presentano giovani di età inferiore ai 35 anni: una testimonianza fondamentale del ruolo di ricerca, scoperta e valorizzazione di nuovi talenti e nuovi linguaggi. Presente anche quest’anno, alla sua terza edizione, la sezione Fotografia realizzata in collaborazione con MIA Photo Fair – Milan Image Art Photo Fair e curata da Fabio Castelli: un’area che conferma un trend a livello mondiale e vede un significativo incremento di interesse per la fotografia come linguaggio d’arte. Esposizione ammirevole, degna di questa nazione che meriterebbe molta più attenzione da ministri e sottosegretari che farfugliano parole e pochi fatti, un’occasione per poter ammirare tutti insieme i più grandi artisti italiani moderni e contemporanei. Le opere e il lascito di Arte Fiera esposti nella mostra saranno raccolti in un prestigioso volume edito da Corraini Editore che, grazie ad autorevoli firme, racconterà l’evoluzione dell’arte contemporanea italiana, dei collezionisti e dei galleristi, e degli artisti che hanno fatto assieme la storia della principale manifestazione italiana di questo settore e darà testimonianza dell’istituzione di Arte Fiera nello svolgersi della cultura dell’arte contemporanea a Bologna.
Carlo Franza