Markus Vallazza celebrato da Merano Arte. Il geniale disegnatore e incisore messo a fuoco da una retrospettiva per il suo ottantesimo compleanno.
Merano Arte (Merano-BZ- Cassa di Risparmio) celebra Markus Vallazza, geniale disegnatore e incisore, con un’ampia retrospettiva realizzata in occasione del suo ottantesimo compleanno, visitabile fino al 4 settembre 2016. Vi confesso che visitata la mostra mi son detto: “ ma questo è un genio dell’arte e del disegno del Novecento”. In realtà Markus Vallazza non è l’artista puro, quello che conosce solo tecniche, segno e colore; il suo mondo è carico di cultura come pochi nell’arte hanno avuto, letture, reminiscenze, letterature europee, poesia, teatro, narrativa,ecc.
L’esposizione, curata da Günther Oberhollenzer, omaggia un importante autore mettendo a fuoco il ruolo fondamentale svolto all’interno dell’arte altoatesina degli ultimi 50 anni, ma la cui fama si è spinta ben oltre i confini nazionali. Markus Vallazza, infatti, va annoverato come uno dei più significativi disegnatori e incisori d’Europa.
La retrospettiva offre un punto di vista selettivo che esplora alcune fasi creative di Vallazza, come il ciclo dedicato ad Oswald von Wolkenstein o i lavori per il Don Chisciotte. Accanto a quella di disegnatore e incisore, anche l’attività di pittore e letterato ha giocato un aspetto imprescindibile nella sua carriera. Il percorso espositivo presenta, oltre a numerosi lavori celebri, anche opere meno note o totalmente inedite.
Markus Vallazza. Disegnatore, incisore, poeta, ribelle, cittadino del mondo. Con fare appassionato, l’artista altoatesino ha saputo interpretare – e non solo illustrare – innumerevoli opere provenienti dal mondo letterario. Con Oswald von Wolkenstein ha oltrepassato i confini della propria terra natia, con Dante Alighieri ha percorso la selva oscura, sofferto l’inferno e creato un paradiso del tutto personale. Con Friedrich Nietzsche ha perlustrato il quadro socio-culturale e le ossessioni segrete. Il Don Chisciotte di Miguel de Cervantes è stato e continua ad essere per lui un compagno fedele, con il quale condividere la consapevolezza che anche il fallimento possa essere un bene: il “nobile Cavaliere dalla Trista Figura” ha combattuto non solo contro i mulini a vento, ma anche contro l’ignoranza politica. Testi da Orazio e Arthur Rimbaud, dalle saghe dolomitiche, fino alle poesie di Friederike Mayröcker, sono stati raccontati nuovamente da Vallazza attraverso il disegno.
La vita e la musica di Wolfgang Amadeus Mozart sono tornate a riecheggiare tramite il suo pennino, artisti stimati e amici – Alfred Kubin, H. C. Artmann ma anche Norbert C. Kaser – sono stati immortalati in ritratti dal carattere intimo.
I temi affrontati da Vallazza riguardano la vita e la morte, l’amore e la sensualità. L’artista invita l’osservatore ad immergersi nei suoi disegni e nelle sue incisioni, a partecipare al suo mondo su carta: un universo personale ed emozionale, esuberante e caotico, terribile e bellissimo.
La mostra è accompagnata da un libro d’artista edito da Edizioni Folio Bolzano / Vienna. E accanto ad un saggio di Günther Oberhollenzer, il contributo di Ennio e Ivana Casciaro, Sabine Gruber così come Rudolf Schönwald si accosta alle opere grafiche, Alma Vallazza e Christine Vescoli gettano invece uno sguardo sull’opera letteraria di Vallazza. I testi, le poesie e le foto dell’artista, nonché dichiarazioni di compagni, artisti e scrittori, completano la panoramica su questa straordinaria personalità artistica. E’ una mostra di forte levatura, costruita con divertita passione, perché mette a fuoco il secolo breve del Novecento e non solo, traghettando autori, filosofi, scrittori e poeti, in una graffiante rappresentazione. E se non bastasse, dalla mostra se ne esce rinvigoriti perchè l’esposizione mette a fuoco un fil rouge che è quello di una identità europea leggibile in ogni appunto e in ogni disegno o dipinto.
Carlo Franza