Islamica. La scuola in Turchia sotto Erdogan. Da quest’anno la scuola insegna sottomissione delle donne e jihad.
Da pochi giorni è iniziato l’anno scolastico in Turchia ed Erdogan, capo della stato, anzi dittatore islamico, ha voluto la riforma scolastica, e dunque nuovi programmi di insegnamento e nuovi libri di testo. Pensate che i nuovi libri di testo di impronta islamica, anzi imbevuti di Corano fino al collo, hanno cancellato ogni riferimento a Charles Darwin e alla teoria dell’evoluzione, mentre è stata inserita una nuova “educazione jihadista dei valori”. Povera rivoluzione di Ataturk, considerato ai tempi padre della patria, con la laicizzazione dello stato turco. Mi preme qui ricordare che il 29 ottobre 1923 era nata ufficialmente la Repubblica di Turchia, con Atatürk eletto alla carica di presidente (conservò anche la carica di presidente del partito, il Partito del Popolo). Tra le prime iniziative ci furono la chiusura delle scuole religiose in favore di un sistema di istruzione pubblica centralizzato, l’abolizione dei tribunali religiosi e la cancellazione del divieto alla vendita e al consumo di bevande alcoliche. Per non turbare eccessivamente la componente religiosa del Paese, l’Islam fu mantenuto come confessione di Stato. Insomma, il paese divenne laico e da allora, specie ai nostri giorni, si è spesso parlato di Turchia da far entrare in Europa. E non sia mai! Perchè con l’arrivo di Erdogan il paese è cambiato, annullata ogni laicità. L’islam permea oggi il paese da cima a fondo. E si sente dire a piè spinto: “l’ha detto Allah”. Libri di testo, dunque, per tornare al nostro discorso, nelle scuole religiose e non. Pensate che in un libro dal titolo “Vita del Profeta Maometto” si insegna il jihad come “guerra religiosa” mentre per le donne è scritto che c’è l’obbligo di obbedire agli uomini e ciò è considerato una forma di “adorazione”. E’ stato chiesto un chiarimento ad Alpaslam Durmus, dirigente del Ministero dell’Istruzione Turco, ma questi ha rigettato ogni accusa di sessimo dicendo che “è stato Allah a dirlo, non io. Dovrei forse corregerlo?”. Addio, dunque, al paese laico messo in piedi da Ataturk e spazio alla svolta impressa al paese da Erdogan, una svolta islamista per formare -a detta del presidente Erdogan- “una generazione pia”. A qualche intellettuale e giornalista che ha chiesto dell’esclusione della teoria darwinista è stato risposto che sarebbe “troppo difficile per gli studenti”. Meno ore di insegnamento di storia e di geografia per destinarne di più alla religione e all’islam. Ecco il vero volto della Turchia, lontana ormai dall’Europa e dal mondo.
Carlo Franza