Aldo Spoldi 1968-69. Alla Galleria Antonio Battaglia di Milano il mondo fiabesco ed ironico dell’artista italiano.
La Galleria di Antonio Battaglia a Milano, giovane e valente gallerista, ha inaugurato la nuova stagione artistica con la personale delle opere del giovane artista Aldo Spoldi, e cioè con opere dell’artista di quand’era studente all’Accademia di Brera. Si tratta di quadri del periodo 1968 – ’69, rigorosamente su tavola, che vanno a comporre immagini iconiche, ironiche e concettuali in continuo movimento. Opere queste mai esposte, che Aldo ha sempre conservato nel suo studio e negli armadi di casa sua. E’un capitolo importante che serve a capire meglio la sua poetica, il suo mondo, il traghettamento dei suoi sogni. Tempera, collage e matite scrivono la storia di quegli anni; la storia di un giovane artista che delinea il proprio linguaggio personale, quello della Banda del Marameo, capitanata dallo stesso Aldo con i suoi compagni di Accademia in giro per il centro di Milano e di Crema a fare marameo ai passanti e alle autorità. Tutto è documentato dalle fotografie di Met Levi, da una multa dei Vigili di Crema e da svariati articoli dell’epoca. Una risposta ironica alla contestazione giovanile del ’68, alla Pop Art e agli Happening di quegli anni; anzi un modo personalissimo di essere, di vivere il proprio tempo, e soprattutto di essere unici. .
Oltre a celebrare il cinquantenario di un’epoca rivoluzionaria come il ’68 la mostra si tiene in contemporanea alla grande antologica dedicata a tutto il lavoro di Aldo Spoldi “La storia del mondo”, alla Fondazione Marconi in via Tadino 15 fino al 10 novembre 2018, mostra che parte da un nuovo grande quadro intitolato “Antologica” che corrisponde al racconto surreale e mirabolante dell’intera vicenda artistica di Aldo Spoldi dal 1968 ad oggi.
Aldo Spoldi è nato a Crema nel 1950 dove vive e lavora.
Si forma al Liceo Artistico Beato Angelico e all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Artista ironico, ludico, teatrale, è pittore, scultore, musicista, scrittore, già docente all’Accademia di Brera e membro della Società di Patafisica. Lo sviluppo della sua attività coincide con la trasformazione dell’arte e della società, ognuna delle quali si rispecchia nelle varie fasi del suo lavoro. Nel 1968, l’anno della contestazione giovanile e del marxismo dilagante, raggruppa una banda composta da compagni del liceo, un gruppo di schernitori che realizzano burlesche performance nelle pubbliche vie di alcune città. Nel 1977, anno della caduta del marxismo e della nascita del postmoderno, dopo aver costituito il Teatro di Oklahoma, inizia la sua attività pittorica caratterizzata da immagini teatrali. Nel 1985 e negli anni dell’immaterialità finanziaria trasforma l’umanistico Teatro di Oklahoma in Banca, in Srl, ed infine, in B.D.O. Spa. Nel 1996, negli anni della costituzione dell’Europa Unita e della diffusione di internet produce, per mezzo della B.D.O. Spa, come progetto didattico, i personaggi virtuali (l’artista Cristina Show, il fotografo Met Levi, il filosofo Andrea Bortolon e il critico Angelo Spettacoli) e pubblica i libri Lezioni di educazione estetica, Cristina Show, frammenti di vita, Lezioni di filosofia morale. Nel 2007, l’anno della grande crisi finanziaria e della ricerca della concretezza, progetta la costituenda Accademia dello Scivolo e nel 20121 pubblica il libro del filosofo Andrea Bortolon Un Dio non può farsi male. Nel 2010, su segnalazione di Antonio Battaglia, Aldo Spoldi vince il Premio Carnevalotto curato dal Professor Francesco Bendinelli. Il quadro premiato, ora al Museo del Carnevalotto di Viareggio, è un quadro che diventerà vero e che prevedeva la realizzazione di un carro mascherato e la costruzione di una Accademia di Belle Arti: l’Accademia dello Scivolo. La scultura-carro è stata realizzata e ha sfilato come carro di apertura del Carnevale di Viareggio del 2011 e l’Accademia dello Scivolo è stata costituita grazie alla collaborazione del filosofo Andrea Bortolon, del critico d’arte Angelo Spettacoli, del fotografo Met Levi e dell’artista Cristina Karanovic, ovvero i personaggi virtuali ideati da Aldo Spoldi e prodotti dalla Banka di Oklahoma. Come afferma Patrizia Gillo, “scambiare una terra con una scultura, in un tempo in cui si stampa denaro senza referente, è più importante che scambiarla con gli Euro”, ed è così che la sede dell’Accademia dello Scivolo si amplia, conquistando il terreno detto Vascavolano, adiacente lo studio di Aldo Spoldi, ottenuto dal Comune di Bagnolo Cremasco in cambio della scultura Il Mangiatore di Mondi.
Carlo Franza