quercia-salentoLa notizia è di quelle da incorniciare, specie adesso che la Puglia e  soprat2tutto il Salento, che è la mia terra d’origine, sta soffrendo per via della peste che ha colpito i boschi di olivi, vale a dire la Xilella, nell’incuranza del Governatore pugliese e dei Ministri dell’Agricoltura.  Ora pensate  che un imponente albero  salentino ha vinto il concorso italiano e si accinge tra poco alla  sfida europea. Ha superato infatti la prova con ben 350mila voti. Motivazione: “La Puglia dichiara un amore profondo per la sua quercia”.  Le votazioni  si sono  chiuse il 21 novembre 2019, nella giornata nazionale dell’albero (ricordo che da bambino c’era la  giornata della festa degli alberi e ogni scolaresca ne piantava uno), e la felicità è stata quindi doppia: l’albero dell’anno 2019  per “Giant trees foundation” è la Quercia vallonea di Tricase-Lecce”.  Quello che è considerato l’albero pi4877890_2102_quercia_tricaseù antico del Salento – prossimo ai mille anni – ha vinto la prima edizione nazionale del concorso e ha inoltre stracciato la concorrenza: nelle settimane di votazione ha accumulato 350.800 preferenze, lasciando praticamente a bocca asciutta gli altri tre concorrenti (la Quercia di Fossalta della zona veneta di Portogruaro a 110.198 voti; la Quercia delle C115842450-8788f1f8-df58-495d-8de4-c3ce34085dabhecche  della Val d’Orcia in provincia di Siena a  62.264; il Leccio dell’Etna a 64.060). Da sola la Quercia vallonea di Tricase è riuscita a superare la somma delle preferenze dei suoi avversari. La fondazione Giant trees – con sede a Tarcento, Udine – riconosce il significato del risultato per tutta la regione: “Con un plebiscito straordinario, la Quercia vallonea di Tricase si è subito guadagnata la prima posizione nella classifica degli alberi in concorso – scrivono i promotori su Facebook – e non ha mai retrocesso durante tutti i mesi di votazione. La Puglia vince, dichiarando un amore profondo per la sua quercia. Ora aspettiamo la proprietà e il Comune di Tricase per ritirare il meritatissimo premio”. La quercia  vallonea (Tricase-Lecce) di ragguardevoli dimensioni, nota come quercia dei 100 cavalieri, dell’età stimata di circa 900 anni. Posta su un bivio in una proprietà privata che divide i due sensi del traffico sulla strada che porta al mare, la provinciale Tricase-Tricase Porto, la Quercia di Vallonea è l’albero più antico del Salento. Inoltre, sempre a Tricase è presente un altro esemplare di circa 400 anni, il cui tronco supera i 310 cm di circonferenza e la cui chioma raggiunge i 20 m di diametro (39.919767° N – 18.368045° E). La Quercia vallonea è li che invita alla sosta, con la sua  chioma foltissima di 700 metri quadrati di diametro, l’altezza di 20 metri e un tronco ampio 4,25 metri. Preziosa anche la leggenda che la circonda e la fa  notare come “Quercia dei 100 cavalieri”, perché si narra che abbia dato rifugio a Federico II di Svevia e ai suoi soldati, in visita in terra d’Otranto e in seguito agli scontri avvenuti a Barletta. Si ipotizza che tali piante siano state importate dai monaci basiliani giunti nel sud d’Italia e nel Salento e che il suo nome derivi da Vallonia, città della Dalmazia,  regione dove tali piante abbondano. Oggi in italia sono presenti poche centinaia di esemplari, che formano a volte dei boschetti. In passato la polvere estratta dalle ghiande della pianta era utilizzata nella concia delle pelli in quanto contenenti buone quantità di tannino.

“Siasi intanto, come si voglia, li maniera, come ci sia venuto il nostro Pizzofao, o Falanida, è certo però, che la di lui piantagione tra di noi v’è riuscita con prospero successo, allignandovi benissimo, cosicché la coltura dello stesso è propria de’ Tricasini, sconosciut’affatto negli altri distretti, e non ostante, che il feudo Tricasino sia ristrettissimo ( … ), pure di sì fatti alberi se ne numerano al di là di 500, oltr’ i novelli, che s’allevano, e tutti proceri, e di smisurato grossezza, ed altezza, e che bastantemente indicano esser’annosi”.»
(Ferdinando Maria Orlandi, Dell’Arte del Pelacane, e della Valonea, che si ritrae in Tricase ne Salentini, e degli Marocchini, che quivi stesso si preparano, Presso Gaetano Raimondi, Napoli, MDCCXCIV, pp. 33-34.)

Il contest “Tree Of The Year è un concorso internazionale che nasce nel 2011 per valorizzare la storia degli alberi monumentali, la loro connessione con la popolazione, il territorio e l’ambiente.  Di anno in anno, il numero dei Paesi partecipanti ha continuato a crescere. Per la prima volta, dal 2019, l’Italia è presente ed attiva. Ogni anno vengono scelti quattro alberi rappresentativi del territorio, scelti mediante una valutazione internazionale, e proposti attraverso un sondaggio online che raccoglie le preferenze dei propri estimatori. Nel 2019 il contest ha scelto le querce e la Quercia di Vallonea si è aggiudicato il primo step con il titolo di “Tree of the Year 2019 per l’Italia” e concorrerà alla fase internazionale durante lo step successivo che la vedrà competere con i vincitori degli altri round tenutisi nei Paesi europei, per aggiudicarsi il titolo di European Tree of the Year  che sarà assegnato nel 2020. Lo spera Tricase e lo spera l’Italia del verde.

Carlo Franza

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