Perfettamente allestite, appuntate nellelenco dei desideri di molti. Eppure chiuse. Mostre  chiuse per l’ignoranza del Governo come dice il collega Vittorio Sgarbi, che come me se ne intende -e come- in fatto di cultura.  Ma al governo vi  sono persone colte? Non pare proprio, stante questa situazione. Situazione grave e penosa,  come se il virus del Covid 19  circolasse  all’interno di questi spazi già contingentati.  Sono le mostre che in tutta Italia restano sbarrate in attesa di un si aprano le porte, con tutte le cautele del caso da parte del Governo. Certo, molte di queste sono rimaste in contatto con il proprio pubblico grazie al mondo virtuale dei social e del website ma è evidentemente impossibile colmare il vuoto. Vediamone alcune, cominciando da quelle che sono già al loro doppio “sonno”, nel senso che erano appena partite quando a chiuderle fu il lockdown di primavera, salvo risorgere con il sole d’estate e poi tornare nuovamente al buio. Nella categoria delle veterane dellEra Covid è, al Palazzo Roncale di Rovigo, La quercia di Dante. Visioni dellinferno. Dorè, Rauschenberg, Brand, aperta lo scorso 28 febbraio e adesso prolungata sino al 17 gennaio 2021. Sorte analoga anche per un’altra mostra celebrativa di Centenari. A Rovigo, per quello di Dante, Gaetano Previati in questo altro caso, è ricordato a Ferrara, al Castello Estense con la mostra Tra Simbolismo e Futurismo”.  Inaugurata il 9 febbraio 2020, dovrebbe concludersi il 27 dicembre, salvo proroghe. Accanto a queste due veterane, diverse altre vivono un poco gradito letargo in attesa del colpo di bacchetta magica che le risvegli.  In ordine sparso, Marc Chagall anche la mia Russia mi amerà, a Palazzo Roverella di Rovigo. Salvo proroghe, chiuderà il 17 gennaio, mentre a Padova morde il freno “Van Gogh. I colori della vita, prevista sino all 11 aprile 2021. È pronta a farsi ammirare sino a sino al 5 aprile 2021, ad Abano Terme (Pd), nel Museo Villa Bassi Rathgeb, “Seicento-novecento. Da Magnasco a Fontana. Collezioni in dialogo sono la Bassi Rathgeb e la Merlini”. Tempi brevi, sempre che non intervengano auspicabili proroghe, per Mio Vanto, Mio Patrimonio. Larte del 900 nella visione di Leone Piccioni, al Museo della Città di Pienza. Al Palazzo della Podestà di Montevarchi (AR), luci spente anche per la monografica su Ottone Rosai” che dovrebbe concludersi il prossimo 31 gennaio 2021. Sempre salvo proroghe, a Cremona, La fuga in Egitto e altre storie è, per adesso, prevista sino 31 gennaio 2021, in Pinacoteca Ala Ponzone. Prolungata invece sino al 14 febbraio 2021(chiusura inizialmente prevista all’8 dicembre), a Camera – Centro Italiano per la Fotografia, naturalmente a Torino, per “Paolo Ventura. Carousel”. Ci sarebbe stato tempo sino 13 dicembre, alla Fondazione Magnani-Rocca, in quel di Mamiano di Traversetolo – Parma, per ammirare “L’Ultimo Romantico. Luigi Magnani il signore della Villa dei Capolavori”.  Qualche settimana in più, sino al 14 febbraio 2021, alla Nuova Pilotta di Parma per la mostra Fornasetti. Theatrum Mundi, aperta lo scorso 3 giugno. Il 31 gennaio 2021 è la data prevista per la chiusura di “La mano che crea. La Galleria pubblica di Ugo Zannoni (1836-1919). Scultore, collezionista e mecenate, aperto il 27 giugno scorso a Verona, Galleria d’Arte Moderna Achille Forti a Palazzo della Ragione. Sono, negli scorsi mesi, iniziate a Ravenna le Celebrazioni per il Settimo Centenario Dantesco. Lintensissimo programma ravennate ha preso il via con Dante nellarte dellOttocento. Unesposizione degli Uffizi a Ravenna. Dante in esilio, ai Chiostri Francescani, dove resterà sino al 5 settembre 2021. Il secondo appuntamento è alla Classense con la mostra “Inclusa est flamma. Ravenna 1921: il Secentenario della morte di Dante” di cui è già certa la proroga oltre il 10 gennaio 2021, iniziale data di chiusura. Ma, attenzione! Perché tra tante mostre dormienti, ve ne sono alcune che sono graziate per avere sede in paesi con meno restrizioni anti-covid oppure per essere accolte in gallerie private, che in quanto esercizi commerciali, sono accessibili al pubblico (ad eccezione naturalmente di zona rossa). È esempio del primo caso “Dentro i Palazzi. Uno sguardo sul collezionismo privato nella Lugano del Sette e Ottocento: le quadrerie Riva, aperta nel pieno di questa ondata di Covid, allestita nella Pinacoteca Cantonale Giovanni Züst, a Rancate, Canton Ticino, in Svizzera, tranquillamente visitabile sino al 28 febbraio 2021. Così come sono regolarmente aperte le sezioni milanese e fiorentina di Arte moderna e contemporanea. Antologia scelta 2021, mostra proposta da Tornabuoni Arte nelle sue Gallerie delle due città. E ancora “Il Primato dell’Arte” presso Artestudio26 a Milano con Vanni Martina, Gianni Bucher  Schenker e  Mokhtar Jelassi.  Per concludere il giro, ecco una Fiera: “Flashback, l’arte è tutta contemporanea. Con il tema: “Ludens, ha scelto di affrontare il Covid trasformandosi in un’Edizione Diffusa nella città di Torino e nel resto del mondo, dove hanno sede le gallerie partecipanti (www.flashback.to.it). Partendo al grido di “non siamo soli, ci invita tutti a giocare con la sua ottava edizione, Ludens, dedicata alla capacità di ciascun individuo di riplasmare la realtà attraverso la creatività.

Carlo Franza

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