L’intero Novecento e più ancora i primi decenni del terzo millennio che stiamo vivendo hanno  trovato nel campo dell’arte uscite importanti, riguardo i cosiddetti “cataloghi d’arte”  o meglio gli “Annuari d’Arte”, che sono per l’appunto cosa diversa dai cataloghi veri e propri, ovvero  pubblicazioni  che accompagnano gli artisti nelle loro esposizioni. E dunque di  Annuari d’Arte importanti  ne ricordo vari  specie negli anni del secondo dopoguerra, dal Catalogo Comanducci poi detto Comed al Catalogo Mondadori, per  citarne due fra i più significativi con i quali ho attivamente collaborato con segnalazioni e curatela di monografie sia per artisti che per movimenti. Dopo il Duemila  a Mantova, in quella fucina che è la Galleria Sartori diretta da Arianna Sartori, gallerista ed editore, nata e vissuta tra i libri e le stampe antiche e contemporanee, è maturata l’uscita del Catalogo-Annuario Sartori. Arianna Sartori  ci dice: “Avevo solo sei mesi quando, nel dicembre 1974, i miei genitori, Adalberto Sartori  e Maria Gabriella Savoia, inaugurarono la loro prima galleria “Il deschetto” che si occupò di artisti mantovani come Pesenti, Vindizio Nodari Pesenti, Falzoni, Giorgi e Gorni, solo per ricordarne alcuni, e prese, da subito, a rieditare libri e opuscoli dedicati alla storia e all’arte locali. In quella sede, in via XX Settembre, c’erano due vetrine con le ante e, perché non disturbassi o mi mettessi in pericolo, durante gli allestimenti o gli spostamenti dei pacchi, mi ci mettevano dentro. Io giocavo già coi libri e sorridevo ai passanti, qualche nostro vecchio cliente me lo ricorda ancora”. Per la verità  i Sartori furono i primi a Mantova ad occuparsi nello specifico dell’arte prodotta nel territorio pubblicando, nell’arco di alcuni anni, quattro volumi del “Dizionario dei Pittori Mantovani”. E fin da piccola, quando le chiedevano: “Cosa vuoi fare da grande?” rispondeva “Voglio aprire una mia galleria”. E così è stato. Nel giugno del 1995, nel giorno del suo compleanno, il 16, Arianna subentra ai genitori nell’attività sia di gallerista sia di editore che, già alcuni anni prima era stata trasformata in Studio Sartori, e trasferita in via Oberdan. “La passione per la storia, per la carta stampata e per le incisioni convinsero mio papà e il suo amico Mansueto Bassi, a partire nel 1975, per ben 35 anni, ad organizzare “Frontespizio”, mostra mercato del libro e della stampa antichi, la prima in Italia in senso assoluto, che portò a Mantova i migliori librai antiquari d’Italia e anche d’Europa dando un forte impulso al mercato e al collezionismo nazionale –ricorda Arianna Sartori- Si svolgeva negli spazi del convento di San Francesco a maggio e a settembre, e poi venne realizzata anche a Bologna e a Verona. Quando alla sera, dopo cena, si trovavano a casa mia per organizzarla io non mi perdevo una sola parola, mi appassionava moltissimo”. E’ del 1989  la pubblicazione del   mensile d’arte e cultura “Archivio”, il primo giornale ad essere distribuito gratuitamente per posta, in principio solo a Mantova e provincia, quindi, un po’ alla volta, su tutto il territorio nazionale; “oggi abbiamo anche una mailing list di 10 mila indirizzi, è una delle poche cose che facciamo col web”, dice Sartori. Oggi la galleria e la casa editrice hanno sede all’angolo tra le vie Nievo e Cappello a Mantova.  Lungo è l’elenco dei  cataloghi Sartori, moltissimi sono infatti i titoli pubblicati in tanti anni di attività; tra i lavori più significativi “Artisti a Mantova nei secoli XIX e XX. Dizionario biografico” , con  sei volumi, pubblicati tra 1999 e il 2004, e un totale di 3340 pagine, e  la monografia “Antonio Carbonati. L’opera grafica 1913-1948”, con relativa mostra a Palazzo della Ragione del 2006, poi il catalogo “Dino Villani”. Di rilievo l’opera xilografica”  che ha dato avvio a  mostre, presentazioni e conferenze in vari luoghi tra cui la Fondazione Corrente a Milano nel 2010. Tra le ultime novità, ormai risalente al 2013, è l’apertura della Casa Museo Sartori a Castel d’Ario, che, oltre alle mostre e agli eventi ha fatto produrre ben 19 cataloghi.

E’ appena uscito il Catalogo Sartori 2021(Mantova-Galleria Sartori), un bel volume cartonato di ben 463 pagine, che prosegue in quella operazione volta a potenziare l’arte e gli artisti  sul territorio nazionale, mettendo in evidenza  centinaia di artisti attivi nella ricerca  artistica, e in particolar modo della valenza espositiva in campo artistico, per la divulgazione dei significati e dei valori estetici dell’arte contemporanea e nell’ambito delle arti figurative, affinché si accorcino le distanze del pubblico nei confronti dello studio e della fruizione dell’opera d’arte. La diffusione  è nazionale, e il  catalogo utile agli artisti inseriti con una o più pagine a loro dedicate, offre  un utile consultazione anche a gallerie, storici dell’arte, critici e mercanti d’arte, ed anche  a molte altre rassegne, manifestazioni e fiere del settore. Il volume contribuisce ad offrire una divulgazione metodica ed appropriata della cultura visiva di alto livello, secondo l’esigenza di fornire una seria informazione nel campo della presentazione dell’opera d’arte contemporanea. Catalogo di rilevanza ed interesse nazionale, utile contributo per la conoscenza dell’arte contemporanea. Sono presentate  figure e  movimenti dell’attualità e non solo,  attraverso una corretta scelta di artisti e opere. Il catalogo è corredato da schede su tutti gli artisti presenti, con biografia e critica, oltreché da una ricchissima iconografia;  è l’occasione per avvicinarsi o per ripercorrere l’esperienza  del  mondo  artistico legato ai modi della pittura, della scultura e  dei nuovi media attivati  sul contemporaneo (nonostante le pessime uscite di LiberoTV che pretende con firme sconosciute dire la sua su  Cultura e “L’Arte PostCoronavirus”).  Il volume è uno strumento didattico- di didattica dell’arte-  e divulgativo importante che, attraverso una corretta e importante ricerca offre la possibilità di affrontare e approfondire l’arte contemporanea attraverso  nomi di singolare spessore, da Nino Cassani a Ennio Bencini, da Marisa Settembrini  a Enzo Bellini, da Simon Benetton a Giancarlo Cazzaniga, da Renato Galbusera  a  Giampiero Poggiali Berlinghieri, da Alessandro Nastasio a  Giancarlo Ossola. Le pagine  del Catalogo Sartori 2021  sono ricche  di immagini documentaristiche del lavoro degli artisti inseriti, attraverso le opere dei quali viene offerta la possibilità di una lettura dell’arte contemporanea filtrata attraverso il taglio specifico dell’iconicità e dell’aniconicità, a dimostrazione dell’ampio ventaglio in cui si articola la ricerca visiva espressa nella molteplicità dei lessici individuali, ed anche di quelle nuove accensioni digitali che animano il prossimo futuro.

Carlo Franza

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