Ho appena terminato di leggere  il saggio “ La diplomazia ibrida italiana. Come il governo e la società civile cambiano il mondo” (Mondadori Università), del  collega Professor Raffaele Marchetti  docente di Relazioni Internazionali e Politiche Pubbliche  nel Dipartimento di Scienze Politiche all’Università  La Sapienza di Roma  e nella Luiss School of Government;  il libro è “il primo tentativo in Italia di raccontare una storia sconosciuta o conosciuta molto poco, quella dei successi della diplomazia ibrida italiana”, spiega il Professor Marchetti. La definizione “diplomazia ibrida” si riferisce alla proiezione internazionale messa in atto dal sistema della diplomazia classica, ossia dal governo di un Paese per lo più attraverso il suo Ministero degli Esteri, in partnership con le organizzazioni non governative: “ONG, autorità locali, imprese, università etc.”. Il libro raccoglie otto storie di successi diplomatici intorno a temi come: la libertà di religione, la pace in Mozambico, la moratoria sulla pena di morte, la corte penale internazionale, la cancellazione del debito, le mutilazioni genitali femminili, la confisca dei beni criminali e i corridoi umanitari. Ognuna di queste evidenzia il ruolo di guida dell’Italia a livello internazionale, grazie al partenariato tra governi e attori nella società civile: “In genere nel sistema internazionale l’Italia non ricopre un ruolo di leader, tuttavia in questi casi ha avuto ruolo di primato, a volte da sola, altre in condivisione”. Sono partito da questa introduzione motivata  da un testo brillantissimo,  che consiglio di leggere, per mettere a fuoco un “Master sulla Diplomazia” che sta per nascere.

E’ al via il  nuovo Executive MasterDiplomatic, Economic and Strategic Perspectives in Global Scenarios” alla School of Management dell’Università LUM nella prestigiosa Villa Clerici sede del Campus di Milano.  Il nuovo master ha l’ambizioso scopo di formare nell’immediato, figure professionali dotate di conoscenze complesse ed interdisciplinari nei processi di public diplomacy, rivolgendosi a profili che già operano in questo mondo, o  che  aspirano ad avvicinarsi e contaminarsi al mondo diplomatico, aprendosi così a nuove possibilità professionali e personali, in uno scenario internazionale stimolante e dinamico attraverso l’insegnamento e l’esperienza di docenti con una vasta e riconosciuta professionalità nei vari  settori.

Un Master in linea con quella che è stata la filosofia della School sin dalla sua apertura, cioè offrire della formazione unica ed in grado di accompagnare gli studenti al mondo del lavoro in tempi brevi e con un attento focus sulle professioni più richieste dal mercato. Case-studies, relazioni e funzioni consolari, diplomazia culturale, economica, sicurezza internazionale, intelligence, lobbying,cooperazione sanitaria e delle public policies sono solo alcune delle materie che arricchiranno il percorso formativo. Eccone il programma: modulo 1- Istituzioni, cultura e storia della diplomazia; modulo 2- Diritto internazionale  e capacità  di negoziazione; modulo 3- Politica economica e sviluppo  commerciale e finanziario;  modulo 4- Strumenti di governance; modulo 5- Cooperazione sanitaria; modulo 6- Il ruolo delle Organizzazioni Internazionali; modulo 7- Figure, ruoli  e funzioni diplomatiche;  modulo 8 – Geopolitica; modulo 9- Lobbyng, public affairs, public policy; modulo 10- Relazioni internazionali; modulo 11- Intelligence, pace e difesa nazionale e internazionale, le aree di crisi; modulo 12- Il cerimoniale diplomatico; modulo 13- Publics speaking; modulo 14- Importanza  e funzioni del console onorario; modulo 15- Digital Communication nella Diplomazia.   

L’executive master è diretto dal Vice Presidente dell’Unione dei Consoli in Italia(UCOI) Dott. Mattia Carlin, e dal Prof. Marco Bacini, mentre il Coordinamento Scientifico è stato affidato all’Ing. Pietro Bonfiglio. Illustri personalità compongono la faculty tra le quali l’on.Massimo Garavaglia -attuale Ministro del Turismo e già Sottosegretario al Ministero dell’ Economia-  a cui è affidata la docenza di Politica Internazionale, l’illustrissimo Ambasciatore Umberto Vattani  colonna portante del Ministero Affari Esteri -ideatore e fondatore della Collezione Farnesina-  e unico diplomatico nella storia della Repubblica Italiana ad aver rivestito per due volte la carica di Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri e attualmente Presidente della Fondazione Italia/Giappone e Presidente della Venice International University, l’Ambasciatore Carlo Marsili Presidente Onorario dell’Unione dei Consoli Onorari d’Italia nel mondo (UCOIM), l’Ambasciatore Gaetano Cortese figura di prim’ordine della diplomazia italiana,  fondatore e curatore della Collana sulle prestigiose sedi diplomatiche italiane nel mondo, il Console onorario della Repubblica dello Yemen Guido Bastianelli, il Generale Francesco Ippoliti Ufficiale con enorme esperienza nel campo della sicurezza e dell’Intelligence già Addetto per la Difesa presso l’Ambasciata italiana a Teheran, Leonardo Iacovelli specializzato in relazioni istituzionali e lobbying, e ancora Michele Pavan Presidente di Mondo Internazionale e membro del Comitato Scientifico del CESMA, l’On. Matteo Luigi Bianchi già membro  della Commissione  Nato alla Camera, il Prof. Francesco Manfredi Direttore della LUM  SCHOOL OF MANAGEMENT e autore di diversi libri e pubblicazioni sulla pubblica amministrazione. A presiedere il Comitato Scientifico il Magnifico Rettore dell’Università LUM Prof.Antonello Garzoni. Anch’io -prof. Carlo Franza- terrò una serie di lezioni come “guest speaker” nel capitolo  sulla “diplomazia culturale”.

Il Master che avrà inizio nel mese di Maggio 2021,  per questa prima edizione sarà erogato interamente su piattaforma web, in linea con la situazione pandemica internazionale e in più sarà anche il punto di partenza per l’istituzione di tavolo di discussione che faccia da osservatorio per lo studio, la ricerca e l’approfondimento in tema geopolitico.

Carlo Franza

 

 

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