Guido Crepax celebre fumettista d’autore. I mille volti di Valentina in mostra al Centro Saint-Bénin di Aosta.
“Guido Crepax. I mille volti di Valentina” è l’esauriente personale dedicata ad uno dei più celebri e popolari maestri del fumetto d’autore che verrà inaugurata al Centro Saint-Bénin di Aosta l’11 giugno 2021 e si potrà visitare fino a domenica 26 settembre 2021. Sono oltre 100 le opere in mostra nell’ambito di un allestimento spettacolare specificatamente studiato per il Centro Saint-Bénin dove lo spettatore potrà attraversare ambienti tematici in dialogo tra loro dov’è prevista la realizzazione di pedane, manichini, sagome tridimensionali e tappezzerie d’autore.
Insieme alle tavole originali più emblematiche, la rassegna, divisa in sette sezioni, offre l’occasione di analizzare la poliedrica indagine artistica di Guido Crepax presentando inediti documenti d’archivio, copertine di dischi, oggetti di design e di arredo, abiti, paraventi, studi per la pubblicità, grandi giochi tridimensionali. Come appare evidente dal titolo della mostra, un ruolo di primo piano è affidato alla sua icona più celebre, Valentina, che ha saputo travalicare i confini del fumetto per diventare un personaggio della contemporaneità, in grado d’influenzare la storia della moda e del costume. Valentina appare attraverso una serie di opere che ne descrivono l’assoluta unicità nella storia del fumetto in quanto la sua immagine nasce dalla contaminazione tra mito (l’attrice Louise Brooks) e realtà (la moglie Luisa). La fusione di queste due anime hanno consentito di sviluppare, nel tempo, un personaggio che riflette i differenti aspetti dell’universo femminile sopravvivendo, come le grandi figure del cinema e della letteratura, al suo autore.
La mostra propone un percorso coinvolgente e ricco di sorprese dove l’indagine di Crepax emerge nella sue differenti sfaccettature partendo da L’Uomo Invisibile, la prima storia disegnata da Crepax a soli dodici anni. Ma gli esordi dell’artista sono caratterizzati da una specifica attenzione nei confronti della Musica (il padre Gilberto Crepax era primo violoncellista alla Fenice di Venezia) e sin dal 1953 realizza oltre 300 copertine di dischi in parte presenti in mostra. Ma la musica è una costante del fumetto dove compaiono i riferimenti alla classica (da Debussy a Stravinsky) così come al jazz (Parker e Gillespie). Anche i Giochi hanno una trattazione specifica in mostra: Crepax aveva la passione per la ricostruzione storica di eventi che si trasformano in straordinarie percorsi tridimensionali dove compaiono, ad esempio, le battaglie piemontesi della Campagna d’Italia. Non mancano nemmeno i giochi della boxe o quelli che hanno come riferimento i viaggi di Marco Polo. Di fondamentale importanza, poi, sono il Cinema e il Teatro a cui viene dedicata una specifica trattazione. Le sue storie, infatti, sono vere e proprie sequenze cinematografiche a fumetti con montaggi, inquadrature e primi piani. I riferimenti sono continui, da Eisenstein a Pabst, da Fellini a Truffaut. Una sezione specifica è, poi, dedicata a Arte e Letteratura, altre due tematiche fondamentali nell’opera a tuttotondo di Crepax. Nell’ambito dell’esposizione si documentano le vicende che hanno coinvolto grandi maestri quali Kandinsky o Moore (a entrambi è dedicata una storia, Il falso Kandinsky e La Sindrome di Moore), così come Manet (in mostra la citazione trasgressiva dell’Olympia), Magritte, Klein e Fontana. Il dialogo prevede anche la rivisitazione dei grandi classici della letteratura coinvolgendo, tra gli altri, Poe, Stevenson (di particolare significato sono le tavole tratte da Dottor Jekyill e Mister Hyde), Diderot e il Marchese De Sade. Un’altra sezione particolarmente innovativa è quella che riguarda Moda, Design e Pubblicità dove si prevede di esporre una serie di abiti e oggetti realizzati da Crepax con le sue immagini iconiche tra cui lampade, paraventi e ceramiche dove l’artista rivisita il gusto pop con elementi di forte caratterizzazione grafica e stilistica. Da Versace a Krizia, da Castiglioni a Eileen Gray è, poi, continuo il dialogo con i differenti aspetti della creatività contemporanea. Insieme a Valentina, la rassegna analizza anche le altre figure femminili (Valentina e le altre), da Bianca a Anita, che animano l’universo di Crepax caratterizzato, spesso, da una forte componente onirica.
La mostra si conclude con un coup de théâtre: sull’altare della chiesa sconsacrata è prevista la ricostruzione dello studio di Crepax, Viaggiatore immobile, con il suo tavolo da lavoro e l’immancabile cassa del violoncello del padre che compare in molte immagini dei fumetti. Intorno a ciò, viene prodotta la tappezzeria creata per la fiction dove affiorano personaggi delle storie e compare una serie di tavole paradigmatiche in una sintesi visiva di grande efficacia. Nello studio dell’artista viene, infine, collocato un video di 30 minuti dove si narra il percorso creativo di Crepax intervallato da una serie di celebri interviste.
La mostra è accompagnata da un ampio catalogo in italiano e francese edito da Gli Ori con tutte le immagini della mostra e un apparato critico che prevede gli interventi di Antonio Crepax, Alberto Fiz e Daria Jorioz. La pubblicazione è arricchita da un’intervista di Alberto Fiz al regista Mario Martone che ha collaborato con Crepax nell’ambito del teatro, da un testimonianza inedito di Luisa Crepax, la moglie dell’artista recentemente scomparsa, oltre a un’intervista immaginaria a Valentina. Ampia è anche l’antologia critica con le testimonianze, tra gli altri, di Roland Barthes, Umberto Eco, Alain Robbe-Grillet, Giorgio Manganelli, Gillo Dorfles, Carlo Franza e Achille Bonito Oliva.
Guido Crepax, il cui nome anagrafico era Guido Crepas, nasce a Milano il 15 luglio 1933. E’ considerato uno dei più importanti autori italiani di fumetti e tra le personalità più note a livello internazionale. Si laurea in architettura nel 1958 ma già prima aveva iniziato a occuparsi di grafica pubblicitaria creando poster e copertine per riviste (tra cui la prima copertina originale dell’edizione italiana di Galaxy), libri e LP (compreso il famoso Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno). Nel 1957 diventa famoso per la sua campagna pubblicitaria della Shell, che riceve a Cannes la Palma d’oro per la pubblicità. Crea, poi, campagne pubblicitarie per Campari, Omsa, Esso, Standa, Rizzoli, Dunlop e successivamente Terital, Primizia, Iveco, Fuji, Breil e Honda. Nel 1958 comincia a collaborare con il Tempo Medico, la prima rivista medica italiana, dove disegna tutte le copertine fino alla metà del 1980. Nel 1963 Crepax entra nel mondo dei fumetti e due anni più tardi crea il personaggio che lo ha reso noto in tutto il mondo, Valentina, apparsa inizialmente sulla rivista di fumetti Linus come personaggio secondario di una serie di fantascienza; Valentina è la fidanzata di Philip Rembrant, un critico d’arte che in realtà possiede strani poteri ed è noto anche col nome di Neutron. Valentina è una delle poche eroine del fumetto, un universo generalmente maschile e la sola che sia invecchiata con il suo autore. Crepax ha dato vita comunque a un nutrito numero di altri personaggi, in massima parte affascinanti figure femminili protagoniste di storie dall’erotismo elegante e ricercato. Alcuni personaggi sono frutto della fantasia dell’autore, altri invece nascono dall’adattamento di opere letterarie. Fra gli altri si possono citare Belinda, Bianca, Anita, Giulietta e Francesca. Meticolose e raffinate, come le più recenti versioni cinematografiche, sono le sue trasposizioni a fumetti di alcuni classici della letteratura (da Emmanuelle all’Histoire d’O, da Justine a Venere in pelliccia, da Dracula a Frankenstein, dal Dottor Jekyll a Giro di vite a cui si aggiungono alcune opere di Edgar Allan Poe e di Franz Kafka). Complessivamente Crepax ha realizzato oltre 5.000 tavole a fumetti e i suoi libri sono stati pubblicati in circa 200 edizioni nelle lingue principali. In 40 anni di attività ha realizzato anche centinaia di illustrazioni per giornali, libri, complementi di arredo e progetti dedicati alla moda e al design. Ha lavorato anche per il teatro, il cinema e la televisione. Ha, poi, realizzato decine di litografie dove compare la sua vena artistica senza riferimento al fumetto. Numerose le mostre personali in Italia e all’estero. Di lui hanno scritto, tra gli altri, Roland Barthes, Alain Robbe-Grillet, Carlo Franza, Gillo Dorfles e Umberto Eco. Inventare giochi da tavolo è stato un suo passatempo. Malato di una forma grave di sclerosi multipla, Guido Crepax è morto il 31 luglio 2003. Era sposato con Luisa Mandelli, ispiratrice di Valentina, deceduta nel 2020 da cui ha avuto tre figli, Antonio, Caterina e Giacomo che si occupano ora dell’Archivio Crepax.
Carlo Franza