Showcases Gallery a Varese, in collaborazione con l’Archivio Davide Nido presenta in questa nuova mostra aperta fino al  30 luglio 2021, una rassegna di opere di Davide Nido (1966-2014) importante artista contemporaneo,  prematuramente scomparso dal brillante percorso professionale che lo ha visto docente nell’Accademia di Belle Arti di Napoli, di Torino e successivamente di quella di Brera, vincitore del prestigioso Premio Internazionale di Arte Contemporanea a Serre di Rapolano e al Padiglione Italia curato da Beatrice Buscaroli nella Biennale di Venezia del 2009.

Un’artista importante, geniale, internazionale, la cui carriera è ricca di esposizioni presso Gallerie italiane ed estere, e le cui opere sono attualmente presenti nelle collezioni di diversi Musei e privati. Prematuramente scomparso nel 2014,  Nido ispirandosi al mondo naturale ha saputo dar vita ad un linguaggio formale astratto, nuovo e personalissimo, in cui partendo dalla struttura geometrica dell’immagine e dalla sintesi della forma geometrica primordiale, utilizzando il colore e trame di materiali sintetici, come colle siliconiche sciolte a caldo, ha dato vita ad un linguaggio espressivo globalizzante e poetico. I suoi “Coriandoli “colorati, che invitano lo spettatore ad una relazione intima quasi tattile, in cui la forma circolare si perpetua  all’infinito, sono opere in cui il colore si dispone come se si adagiasse su una trama, manifestando la ricerca del silenzio, mediante un apparente rumore percettivo. Nelle “Persistenze mutevoli“ coglie l’attimo di apparente immobilità di un sistema in continua mutevolezza, libero, espansivo e  senza confini, e in questa “cristallizzazione”  concretizza  e assolve alla sua visione del concetto di “non finito “e allo stesso tempo di “Infinito”. Con le opere “Natura viva” Davide Nido  crea delle gigantesche  ragnatele realizzate con naylon e Bostick, realizza dei grandi nidi, utilizza la sua grande maestria nella gestione dei materiali per ribaltarne la scala dimensionale reale, e per proiettare lo spettatore nel mondo naturale, non da protagonista privilegiato.

E’ così che Davide Nido, con il suo talento artistico, con la sua ricerca e con la sua capacità tecnica, in cui la materia è mezzo espressivo e soggetto, ha saputo con le sue opere,  renderci partecipi del suo fare arte  e coinvolgerci nella  sua poetica, in quell’universo e in quel mondo  silenzioso ma estremamente raffinato, ossessivamente concettuale. Per tutto ciò come Presidente di Giuria del Premio delle Arti- Premio della Cultura ebbi modo di premiarlo al Circolo della Stampa di Milano nel 2003  come Artista Emergente.

Davide  Nido è nato a Senago (Milano) nel 1966. Dopo il liceo artistico, si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano). All’inizio del suo percorso accademico Davide sceglie, insieme ad Aldo Mondino, di cui è amico e con cui collaborerà felicemente per 5 anni, i suoi professori: Luciano Fabro e Tommaso Trini. Nel 1989 partecipa alla mostra collettiva curata da Luciano Fabro: “Termine”, Chiostro della Juvara, Torino. Nel 1991, la mostra “Accademia Aperta”, presso l’Accademia di Brera, lo vedrà partecipe attraverso un’opera significativa della sua personalità artistica: una grande rete fatta a mano, leggerissima. Sempre durante i suoi studi viene scelto fra molti altri studenti dell’Accademia di Brera da Achille Bonito Oliva per la mostra “Imprimatur”, 1992, Ex Chiesa di San Carpoforo, Milano: Davide si presenta con un nido. Nel 1992, “Splendente” Castello di Volpaia: vince l’XI Premio Internazionale di Pittura “Grancia D’Argento” di Rapolano, Serre di Rapolano, (Siena) e al Premio delle Arti Premio della Cultura  al Circolo della Stampa di Milano nel 2003 (Premio Artista Emergente) invitato dallo Storico dell’Arte Prof. Carlo Franza , il quale ne scriverà recensendo su “Libero”la sua mostra alla Galleria Blu nel 2006 e su Il Giornale.it nel 2016.  Continua un percorso che lo porta ad esprimersi e ad esporre le sue opere d’arte per mezzo di numerose mostre collettive e personali, in Italia e all’estero quali: “40 x 40”, Galleria Continua, San Gimignano, Siena, 1994. “Sudbarolen Volkspartei, Conrad Sohm, Dornbirn, Austria, 1996. “Penthatlon”, Museo della Permanente, Milano, 2003. “Il nodo parlante” Galleria studio la città, Verona, 2005. “52° Premio Michetti” In & Out, Fondazione Michetti (Pescara), 2005. “Davide Nido” Galerie Gianna Sistu, Parigi, 2007. Experimenta, Collezione Farnesina, Ministero degli Affari Esteri, Roma, 2008. “Spider Map”, Bonelly Contemporary, Los Angeles, 2008. “Premio Terna 02” Tempio di Adriano, Roma, 2009. 53° Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Venezia, 2009. Con molta passione si è anche dedicato all’insegnamento all’Accademia di Belle Arti di Napoli, poi quella di Torino ed infine, tornando alle sue origini, a Milano presso l’Accademia di Brera. Nonostante le grandi difficoltà nel corso della sua vita dovute alla sua salute( è morto nel 2014) , fino all’ultimo è rimasta intatta in lui la voglia e la forza di progettare e vivere con determinazione e generosità la sua vita personale e di artista.

Carlo Franza

 

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