Il Premio Sebastiano Tusa all’Ambasciatore Umberto Vattani. E il Nations Award è sbarcato a Venezia per premiare anche il cortometraggio “Ottocentonovantasei nuvole” del regista Andrea Basile.
Il film, presentato in anteprima, racconta la storia di Marco Maffeis, l’editore bergamasco salvato dal Covid a Palermo. Riconoscimenti all’ex calciatore Sebastien Frey, agli attori Daniel Caltagirone e Madalina Ghenea. All’ambasciatore Umberto Vattani il premio “Sebastiano Tusa”, per la salvaguardia del Patrimonio Culturale.
Quella di Marco Maffeis, editore bergamasco salvato dal Covid a Palermo, è stata una delle storie che ha commosso e allo stesso tempo unito l’Italia durante la prima ondata di Covid. Il coma, il viaggio d’urgenza in aereo da Bergamo a Palermo, la lotta contro il virus, le cure di medici e infermieri, il risveglio, la gioia e i ringraziamenti per essere guarito, sono stati impressi su pellicola in un cortometraggio diretto da Andrea Basile, “Ottocentonovantasei nuvole”, che a Venezia ha ricevuto il premio Nations Award.
Nei giorni della mostra del cinema, la manifestazione organizzata da EvenTao è sbarcata in Laguna per connettere Taormina a Venezia: un “ponte” tra due città-gioiello che attraverso il cinema, gli spettacoli e il loro patrimonio culturale ogni anno attirano migliaia di turisti. Dopo la kermesse di fine luglio nella perla dello Jonio, il Nations Award ha fatto così tappa a Venezia per la presentazione in anteprima di “Ottocentonovantasei nuvole”: film della durata di 13 minuti prodotto da Andrea Basile Works, Freeze Frame, Mye, Michel Curatolo e Simona Gobbi – con le musiche di Alessandro Martire – che racconta una delle pagine più emozionanti della prima fase pandemica. Basile e Martire sono stati tra i premiati di questa edizione speciale del Nations Award, assieme all’attore Daniel Caltagirone (noto soprattutto per i suoi ruoli in The Beach, Lara Croft Tomb Raider: The Cradle of Life e nel film vincitore dell’Oscar Il pianista), all’attrice Madalina Ghenea (che ha recitato in Youth – La giovinezza di Paolo Sorrentino) e al calciatore francese Sebastien Frey (ex portiere di Inter, Fiorentina, Verona, Parma e Genoa). Tra i presenti anche Marco Maffeis, protagonista del cortometraggio. Durante la kermesse è stato ricordato Sebastiano Tusa, archeologo e assessore regionale, vittima nel marzo 2019 della strage aerea della Ethiopian Airlines. Alla sua memoria è stato dedicato un premio speciale, assegnato in quest’occasione all’illustrissimo Ambasciatore Umberto Vattani, per ben due volte segretario generale della Farnersina, per le sue iniziative filantropiche.
La consegna dei premi, che si è svolta all’hotel Ca’ Sagredo, è stata condotta dall’attrice siciliana Barbara Tabita, madrina dell’evento che ha l’alto patrocinio della presidenza del Parlamento Europeo; della Regione Siciliana, grazie agli assessorati alla Salute e ai Beni Culturali; e del Comune di Taormina. La “finestra” del Nations Award, organizzata in collaborazione con l’Associazione veneziana albergatori, la Sovrintendenza del mare diretta da Valeria Li Vigni e Ocean Sea Foundation – organizzazione non governativa costituita da esperti scientifici e ambientali che lavorano per proteggere il mare e gli oceani – ha avuto anche il supporto istituzionale della senatrice Urania Papatheu (componente della commissione Ambiente al Senato).
“La forte connotazione sociale della manifestazione – ha detto Michel Curatolo, presidente del Nations Award – fa il paio coi temi di sostenibilità ambientale e valorizzazione del territorio portati avanti nell’edizione di quest’anno. Abbiamo deciso di dare vita a questa sorta di spin off del Nations Award a Venezia per portare fuori dai confini della Sicilia un messaggio di impegno sociale e culturale in un momento non facile come quello che stiamo attraversando a causa della pandemia. Siamo infatti convinti che il cinema e in generale tutte le forme artistiche e dello spettacolo possano servire a costruire una società più solidale e aperta al dialogo”.Il regista Andrea Basile ha tenuto a sottolineare che, “nella sua drammaticità, la pandemia ha risvegliato le coscienze delle persone: gli operatori sanitari hanno smesso di considerare i pazienti come dei numeri e i pazienti si sono resi conto di quanto sia importante il lavoro svolto dagli operatori sanitari. Questa condivisione e comprensione emerge con forza dal film”.
Anche questa edizione del Nations Award ricorderà Sebastiano Tusa, archeologo e Assessore Regionale vittima della strage aerea della Ethiopian Airlines, per il quale il Premio delle Nazioni ha anche istituito uno speciale premio intitolato alla sua memoria che quest’anno porta la firma dell’artista Domenico Pellegrino.
La scultura realizzata da Domenico Pellegrino si ispira al lavoro dell’archeologo, in particolare all’ultimo dei “rostri” recuperato nel mare delle Egadi. Era stato proprio l’archeologo siciliano, infatti, a individuare, nel 2018, il prezioso reperto a nord-ovest dell’isola di Levanzo, ennesima testimonianza della storica battaglia navale che pose fine alla prima guerra punica con la vittoria di Roma su Cartagine.
“Ho voluto creare un rostro, in polvere di marmo di Carrara e resina, incidendo sul fronte una parola simbolo del lavoro di Tusa, che e’ anche il titolo di un suo libro: Euploia (che tradotto sta per buona navigazione). E legandomi ai temi di questa edizione il mio vuole essere un invito a navigare bene verso un futuro sostenibile. Ringrazio Valeria Li Vigni per avermi invitato e ispirato nella realizzazione della scultura”, dichiara Domenico Pellegrino.
Carlo Franza