A Milano la mostra su Silvio Berlusconi imprenditore. Una superba biografia imprenditoriale letta da chi lo ha amato.
Nel momento forse più difficile della sua vita politica (è di oggi la nefasta notizia di una perizia psichiatrica a Silvio Berlusconi richiesta dai giudici di Milano e la guerra che si pensava conclusa ancora imperversa) e alla soglia del suo 85esimo compleanno, a Milano apre una “mostra” dedicata a Silvio Berlusconi imprenditore. Un uomo e un grandissimo imprenditore, e ne sono convintissimo, Berlusconi è l’ultimo vero imprenditore “classico” del nostro Paese. “Piano B – Il Cavaliere del lavoro”, che sarà inaugurata domani venerdi 17 settembre 2021 presso la “sala immersiva” dell’Enterprise Hotel di corso Sempione 91, ha l’ambizione di ricostruire “un periodo di storia italiana, dal 1956 al 1993, attraverso la biografia imprenditoriale del Cavaliere: dall’attività edilizia alle televisioni commerciali e alla pubblicità, passando per gli investimenti nel settore della grande distribuzione e al Milan”.
Un viaggio di un’ora e venti con immagini proiettate a 360 gradi, curato da Giuseppe Frangi e prodotto da Piano B Entertainment, che, con il taglio “pop” del fumetto racconta in modo (volutamente) acritico l'”epica berlusconiana” che anticipò e preparò la “discesa in campo” del 1994. Quello che ne esce è sostanzialmente il ritratto di un “grande uomo di impresa, capace di grandi intuizioni anticipatrici dei tempi” come ha spiegato l’amministratore delegato del Gruppo MilanoCard, Edoardo Filippo Scarpellini, sottolineando che questa mostra “racconta una storia davvero epica, con tutti i suoi risvolti, dell’ultimo vero imprenditore “classico” del nostro Paese. Il sogno dell’impresa Berlusconi – ha aggiunto il trentenne imprenditore milanese – è di un futuro che sorride, pieno di opportunità, dove bisogna lottare non solo per migliorare la propria condizione economica e sociale ma per contribuire al cambiamento apportando felicità e un po’ di sana follia”. “Sono tutt’altro che berlusconiano e non mi riconosco nell’Italia che ha contribuito a plasmare, in particolare grazie all’immaginario diffuso attraverso le sue tv” ha invece premesso Frangi, spiegando che “Piano B” è la favola di Berlusconi che entusiasmò milioni di italiani, è lo sguardo di chi negli anni ’70 e ’80 è stato conquistato da lui, di chi lo ha percepito come un punto di riferimento”. La mostra – hanno spiegato – sarà animata da “immagini, voci, musiche capaci di far rivivere l’avventura iniziale nel mondo del mattone passando poi per le televisioni, la grande distribuzione fino ai trionfi nel calcio”.
“Negli ultimi 25 anni siamo stati abituati a sentire parlare solo del Berlusconi politico. Ma prima di essere l’uomo politico che tutti conosciamo, condividendone o meno le posizioni, Berlusconi è stato un imprenditore capace con le sue intuizioni di cambiare il volto dell’Italia. Piano B vuole riproporre la narrazione di questa epica berlusconiana, con tutti i suoi successi e anche le sue contraddizioni – hanno spiegato gli organizzatori della mostra -. Il Berlusconi imprenditore non ha costruito solo grandi aziende per sé, ma ha cambiato lo stile di vita degli italiani. Ha accelerato la modernizzazione del paese in modo anche dirompente, ha introdotto linguaggi e visioni nuove grazie alla leva potente della televisione. Piano B è una narrazione immersiva perché vuole riportare il visitatore nel clima di quei decenni, per fargli rivivere la velocità dei cambiamenti e l’energia nuova immessa nella società italiana”. “Piano B non vuole dare un giudizio storico sul personaggio Berlusconi – hanno assicurato i curatori -, ma riproporre un pezzo di storia che è storia collettiva, nei suoi lati positivi e in quelli negativi. L’avventura imprenditoriale di Berlusconi è frutto di tante intuizioni in anticipo sui tempi ma ha anche le caratteristiche di un sogno che ci ha riguardato e spesso affascinato tutti. Il titolo scelto per la mostra è sinonimo del fatto che Berlusconi, come ogni vero imprenditore, si è sempre tenuto aperto più strade per realizzare i suoi progetti, per realizzare le proprie visioni e affrontare le sfide più complesse. Ma è anche sinonimo dell’alternativa che ha offerto allo sviluppo del Paese”.
Carlo Franza