Canto dopo canto. Cento disegni di Giovanni Tommasi Ferroni ispirati alla Commedia dantesca è il titolo della mostra inaugurata il 16 dicembre 2021 a Palazzo Firenze in Roma, sede centrale della Società Dante Alighieri, con il patrocinio del Ministero della Cultura.
L’esposizione, visitabile fino al 14 gennaio 2021,  ideata in occasione del 700mo della morte di Dante Sommo poeta in collaborazione con Opera – Società italiana di arte e cultura, ruota attorno all’ultima fatica dell’artista toscano: un corpus di cento tavole grafiche che costituiscono un raro esempio di illustrazione integrale dei cento canti della Commedia. I disegni di Tommasi Ferroni nascono da un lavoro paziente di ascolto e di riflessione intorno ad alcuni dei passaggi più celebri e significativi del poema e offrono un suggestivo viaggio visivo all’interno della sua complessa trama. Realizzate con tecnica mista su carta Fabriano, le opere appaiono eredi della solida tradizione disegnativa cui idealmente l’autore si volge, riecheggiando fantasie manieriste e sontuosità barocche: un linguaggio stilistico di forte presa che veicola la portata evocativa del “visibile parlare” dantesco.
La mostra, reduce dal successo della sua prima tappa internazionale, presso il museo Khanenko di Kiev, è  completata dall’esposizione della preziosa pubblicazione stampata da Opera in tiratura limitata, che riproduce fedelmente e a dimensione reale le tavole originali. Concepita come vera e propria opera d’arte in forma di libro, contrassegnata in ogni pagina dalla firma autografa dell’autore, l’edizione è stata realizzata in centosessanta esemplari rilegati in elegante cofanetto ed è stata presentata a Palazzo Firenze lo scorso 6 ottobre 2021  con l’intervento dei colleghi critici Vittorio Sgarbi e Marco Di Capua. All’evento di inaugurazione della mostra erano presenti Alessandro Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri, e Fabio Lazzari, Direttore artistico di Opera Edizioni.

Giovanni Tommasi Ferroni è nato a Roma nel 1967 da una famiglia toscana di artisti da diverse generazioni, oltre al padre Riccardo, ricordiamo il nonno, Leone, lo zio, Marcello (entrambi pittori e scultori di grande talento), e la sorella Elena, raffinata pittrice con la quale ha esposto in diverse occasioni all’inizio della sua attività. Sin da bambino dimostra una notevole propensione per il disegno, e, dopo gli undici anni, inizia a frequentare lo studio del padre, e, in estate, a prendere lezioni di disegno dallo zio Marcello, nello studio di scultura di quest’ultimo a Pietrasanta . Il suo primo quadro lo dipinge a sedici anni, ma la sua vera e propria attività di pittore comincia solo dopo il liceo classico, nel 1986, quando inizia a lavorare nell’atelier del padre, studiando contemporaneamente storia dell’arte presso l’università di Roma “la Sapienza”. La sua prima personale risale al 1991 presso la galleria “il Gabbiano” di Roma, nello stesso anno partecipa alla fiera internazionale di Chicago e alla mostra ”Le conchiglie” presso la galleria”Lilia Leoni” di Roma, nel ’92 è presente alla fiera di Bologna e partecipa alla mostra ”Cara Duchessa” presso la galleria”Borgobello” di Parma, nel ’94 espone alla “Philip Mouwes Art Gallery”di Amsterdam e partecipa alla mostra “un sogno che cambia il mondo”, organizzata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento affari sociali. Nel’ 95, è, di nuovo, presente con una personale a Roma, alla galleria “l’Indicatore”, e, nello stesso anno alla mostra”W il cinema!”organizzata dalla galleria “il Gabbiano”. Dal 1996 inizia ad esporre soprattutto all’estero, in particolar modo presso le gallerie “Steltman” di Amsterdam e New York, dove, sempre nel ’96, partecipa alla mostra ”European Figurative Art”. Sempre presso le gallerie “ Steltman” tiene mostre personali nel ’97 ad Amsterdam, nel’98 a New York, nel ’99, 2000, 2002, 2004, 2005,2007 ad Amsterdam.

Nel ’99 viene presentata, sempre ad Amsterdam, una sua monografia curata dal critico americano Donald Kuspit. Nel ’97 è presente a Roma presso la galleria “il Gabbiano”, e, a Buenos Aires presso la galleria”Vip Arroyo”. Nel 2000 esegue l’ovale di navata per il Duomo di Pietrasanta. Nel 2001 partecipa alla mostra “Emozioni belliniane nella pittura contemporanea” presso il museo “Sandro Parmeggiani” di Cento (FE), lo stesso museo gli dedica nel 2002 una mostra antologica dal titolo “Miti e Vanità, dipinti di Giovanni Tommasi Ferroni”,in tale occasione viene pubblicata una monografia curata dalla Prof.ssa Maria Censi. Sempre al Museo “Parmeggiani” espone nel 2003 alla mostra “La maniera moderna del Rosso Fiorentino e la pittura di oggi”, nello stesso anno partecipa all’esposizione dal titolo “L’età delle illusioni mancate” presso il Palazzo Mediceo di Seravezza (LU). Nel 2003 e 2004, esegue cento disegni che illustrano, canto per canto, la “Divina Commedia”di Dante Alighieri. Nel 2004 tiene una personale presso la galleria “il Tempietto” di Brindisi. Nel 2005 è presente all’esposizione “Realisme 05” ad Amsterdam, alla mostra “Uroburo”omaggio a Cocteau, presso l’archivio di stato di Parma, e alla mostra sullo Zodiaco presso la galleria “Davico” di Torino. Nel 2006 il Museo “Jan van der Togt” di Amstelveen (Olanda), gli dedica una ampia mostra antologica che riscuote notevole successo di pubblico, in quest’occasione viene presentata una monografia con testo di Philippe Daverio, il quale, già l’anno prima, aveva realizzato su di lui un servizio nella trasmissione televisiva “Passepartout”. Sempre nel 2006 partecipa all’esposizione ”Realisme 06”, alla mostra “Quartet” presso la galleria “Davico “di Torino ed infine alla 57^ edizione del premio”Michetti” di Francavilla al mare. Nel 2007 partecipa alla mostra “Antologia della figurazione contemporanea” presso lo spazio”Figurae”a Milano,mostra organizzata da Tekne international e curata da Alberto Agazzani e Gilberto Algranti. Sempre nel 2007 espone al Museo” Sandro Parmeggiani” in una mostra dedicata ai Tommasi Ferroni (Riccardo,Elena e Giovanni) partecipa alla mostra “Hypnos e Thanatos”,curata da Alberto Agazzani,presso il centro di promozione culturale”Le Muse” di Andria. Ed espone presso il museo di Bou Tou in Cina. Ha inoltre insegnato presso il “Rome Center of Liberal Arts” dell’università “Loyola”di Chicago. Attualmente vive e lavora tra Roma e Pieve di Camaiore (LU).

Carlo Franza

 

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