Scrive questo libro il Professor Mariano Bizzarri tra i più illustri e importanti ricercatori italiani in oncologia e professore Ordinario all’Università Statale La Sapienza di Roma, contrario al Green Pass. Per l’esperto, il certificato verde non ha alcun fondamento scientifico. In teoria, il Green Pass dovrebbe essere un documento che attesta la non infettività della persona, ottenuta tramite vaccino o certificata dall’esecuzione di un tampone. Però il tampone ci dà informazioni limitate. Inoltre, oggi sappiamo che anche il vaccinato può tornare a infettarsi ed essere fonte di infezione. Dunque a che serve il Green Pass?”, si è chiesto Bizzarri in un’intervista a La Verità. E veniamo al libro in questione, titolo “Covid-19. Un’epidemia da decodificare. Tra realtà e disinformazione”, uscito nella collana Medico/Saggi dell’Editore Byoblu in questi giorni del 2022.  Un libro bomba, l’ho letto in due giorni. Al convegno della Commissione Dupre, che si è svolto sabato scorso a Roma, era presenta anche Mariano Bizzarri. Nel corso dell’intervista il professore ha rilasciato un commento sul libro appena uscito per le Edizioni Byoblu che si avvale della prefazione di Massimo Cacciari. Dice Bizzarri: “Nel mio libro non esprimo opinioni, mi limito a ricostruire un insieme di scientifici pubblicati, verificati, riconfermati che, in qualche modo, vanno a mettere in discussione molti dei capisaldi di quella che è stata la narrativa mainstream”. Ma il Professor Mariano Bizzarri è stato chiamato dal Senatore Paragone nell’Aula del Senato anche a parlare ed esporre con documenti   e dati scientifici alla mano sulla questione COVID 19. Lezione sorprendente, perché   Mariano Bizzarri, professore di Patologia clinica alla Sapienza di Roma, coordinatore del System biology group laboratory, a sentirlo parlare e per quanto ha detto ha lasciato basiti tutti i Senatori, specie quando ha significato di essere in linea con quanto disse l’illustre scienziato Luc Montagnier, a suo tempo da taluni definito pazzo.

“L’emergenza nata con l’epidemia da Covid-19 sembra poter giustificare ogni arbitrio, pretendendo di basarsi sul possesso di verità scientifiche incontrovertibili. Ma chi crede di possedere la verità è nemico del dubbio, del dialogo, della discussione. Esperti e autorità stanno finalmente riconoscendo che qualcosa non torna nel bilancio di morti e positivi su cui hanno costruito una narrativa funzionale alla instaurazione di un regime di emergenza continuata. Ma dietro tutto questo – partendo da come è nato il virus tra le nebbie di Wuhan fino a come ci si è attrezzati per affrontarlo – crescono dubbi e preoccupazioni. Nel frattempo, mentre l’epidemia procede per suo conto sfornando varianti meno aggressive, stanno emergendo dati nuovi che suscitano inquietudine circa gli effetti avversi da vaccino, in special modo se riferiti alle fasce più giovani della popolazione, quelle che – per definizione – meno hanno da temere dall’infezione da Covid-19. Qualcuno dovrà risponderne. Dovrà decodificarne ogni aspetto. Ci attende un vero e proprio tsunami di disperate razionalizzazioni, faticose negazioni, spudorati tentativi di modificare le responsabilità e altre forme di inverosimili tentativi di difesa dell’indifendibile. Ma alla fine, la verità salterà fuori” (M. Cacciari). Il professor Mariano Bizzarri è un illustrissimo scienziato, in attività tutti i giorni dell’anno, autore di studi facilmente rintracciabili e diversi leggibili in rete, persona seria e di fama mondiale che ha chiamato, non a caso, Massimo Cacciari a scrivere, per questo suo libro, un saggio sulla pandemia.

E’ da riflettere su queste parole di Massimo Cacciari: “… a fronte di dati incontrovertibili, sempre più suffragati da miriadi di ricercatori (la letteratura scientifica internazionale cui il libro si fonda è ultra esauriente) le politiche seguite hanno insistito sull’unico fronte delle chiusure, degli obblighi urbi et orbi, della vaccinazione di massa (la domanda varrebbe anche se l’efficacia del vaccino fosse assoluta?). Ci si trova quasi di fronte a un riflesso condizionato. …  il fenomeno della paura … che implica il fuggire di fronte al pericolo, non di affrontarlo… la fuga che abbiamo sperimentato, il precipitarsi cioè, per la via di fuga: blocchi e inflazione caotica, irrazionale di norme, a prescindere da ogni altra valutazione di ordine giuridico, sociale, culturale (valutazioni sempre inascoltate o avvertite con assoluto fastidio). La via “autoritaria” è in questo caso l’espressione di una profonda crisi del “sovrano”, non di una sua precisa volontà, tantomeno di una strategia politica.” Da ciò Cacciari arrivare a sostenere che questa crisi del “sovrano”  per un verso  rassicura, in quanto   deresponsabilizzante, facendo subentrare al comando, il “meccanismo”, “dall’altro indica un pericolo ancora maggiore per lo Stato di diritto, così come finora lo si è inteso (frainteso)” ( parole di  Cacciari). Conclude il filosofo: “Se è il “meccanismo” a comandare, che potere possono avere le tradizionali forme di organizzazione politica, sempre strettamente connesse a logiche identitarie? Parlo dell’evoluzione “naturale” dei sistemi politici verso forme in cui la procedura tecnico-amministrativa fagocita in sé la rappresentanza politica, fino all’identificarsi delle due dimensioni.” E l’attento filosofo veneziano arriva alla conclusione, che porta dritto allo storico ottocentesco Jacob Burckhardt studioso dei processi politici e sociali, sostenendo che la negazione della complessità è l’essenza della tirannia, come in tal senso ha pure significato il novello Nobel Giorgio Parisi, all’Accademia dei Lincei. Già “il meccanismo”, a ciò si sono affidati i governi della pandemia, perché affidarsi al “meccanismo” è stato un negare la complessità del problema e della situazione, dall’inizio fino alla fine.  A leggere il libro del Professor Mariano Bizzarri con risultati scientifici in esso indicati ed enucleati, si noterà che il succo del libro e l’intervento di Cacciari costituiscono la condanna della Ragione, e per il “meccanismo” di cui si è detto con politici e ministri che sproloquiavano sul Covid 19 a tutte le ore del giorno, si sono viste figure del mondo scientifico attivo addirittura essere indicate e infilate nel partito della deriva antiscientifica dei dubbiosi. Roba da Medioevo.

Carlo Franza

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