La Cronichetta (1875-1879), di Don Giulio Barberis fa luce sulla nascita dei Salesiani
L’Istituto Storico Salesiano ha pubblicato l’edizione critica di una delle fonti manoscritte più importanti per la storia di don Bosco e delle sue istituzioni, la Cronichetta di don Barberis. Don Giulio Barberis (1847-1927) è stato, tra i salesiani della prima generazione, uno dei più stretti collaboratori di don Bosco agli inizi della congregazione salesiana ed è specialmente ricordato come primo maestro dei novizi. Ma non meno importante è stata la sua opera come segretario, raccoglitore di memorie e cronachista. Il frutto più compiuto di questo lavoro sono i quindici quaderni della Cronichetta, nei quali l’autore ha raccolto svariate informazioni su don Bosco e sull’oratorio di Valdocco (tra maggio 1875 e giugno 1879), restituendoci una viva immagine dell’opera salesiana in anni determinanti per il suo consolidamento istituzionale ed ecclesiale e per la sua espansione in Italia e all’estero.
Attraverso lo sguardo appassionato di don Barberis, infatti, siamo messi in contatto diretto con don Bosco e la vita quotidiana dell’Oratorio, con lo spirito, gli orizzonti di senso e le visioni che l’animavano, ma anche coi problemi e le fatiche di una comunità in rapidissima crescita. L’autore non manca di riportare anche alcune “cose antiche dell’Oratorio”, inerenti gli inizi dell’attività del Padre e Maestro dei giovani, Don Bosco, e di riferire circostanze utili a comporre un quadro storico-politico degli anni successivi al processo di unificazione italiana.
Nello stile appreso da Don Bosco stesso, il giovane maestro dei novizi ha arricchito la sua cronaca con dialoghi, episodi ameni, “buone notti” e sogni di Don Bosco, rendendo così la lettura anche interessante e piacevole.
La pubblicazione di quest’opera, largamente utilizzata da diversi autori e specialmente nel racconto delle Memorie Biografiche, permette inoltre di attingere ad una delle fonti più dirette della tradizione biografica su Don Bosco e la sua opera, realizzando così l’auspicio del compianto storico salesiano Pietro Stella sulla necessità di avvicinare don Bosco risalendo alla documentazione più antica cui ha attinto lo stesso don Lemoyne.
Il volume, essendo un’edizione critica, è certamente un riferimento importante per gli studiosi di storia salesiana, ma recherà anche vantaggio a chiunque voglia accostarsi a conoscere più da vicino la persona del santo fondatore dei salesiani e il fervido ambiente del Valdocco di quegli anni fervidi.
Introduzione, testi critici e note a cura di Massimo Schwarzel. (ISS – Fonti, Serie seconda, 18). Roma, 2022. Editrice LAS, 7771 pagine
Carlo Franza