Livorno celebra l’Amerigo Vespucci, la nave scuola della Marina Militare Italiana, con una mostra al Museo della città di Livorno, Bottini dell’Olio, dal 3 agosto al 30 ottobre 2022.
Intitolata “La più bella del mondo”, la rassegna fotografica, promossa dal Comune di Livorno e declinata in una cinquantina di foto di Maki Galimberti e Massimo Sestini, vuole mostrare un volto inedito del celebre veliero, varato nei cantieri di Castellammare di Stabia nel 1931.

Immagini di estrema attualità della Nave Scuola, scatti d’autore di uomini e donne che compongono il prestigioso equipaggio, ripresi nelle loro attività quotidiane, esaltano la bellezza dell’unità navale che il mondo ci invidia. Il titolo della mostra prende spunto dalla frase del comandante della portaerei USS Indipendence, che incrociò il Vespucci, nel 1962 nelle acque del Mediterraneo. Con lampi di luce venne chiesto alla nostra nave di identificarsi. La risposta fu “Nave scuola Amerigo Vespucci. Marina Militare Italiana”. Il comandante americano replicò con una frase che è rimasta celebre: “La nave più bella del mondo”.

In effetti, questo veliero di 101 metri, è davvero la nave più bella del mondo, con le sue 29 vele in tela di olona, cucite ancora a mano. Eccellenza italiana nel mondo, amica dei livornesi, che da generazioni la osservano varie volte all’anno in porto, vuole diventare attraverso la mostra del Museo della Città, simbolo dell’amicizia che lega la città alla prestigiosa Accademia Navale.

Con l’inaugurazione  del  3 agosto, in contemporanea con la 34 esima edizione di Effetto Venezia (rassegna di musica, arte, teatro di strada che si svolge nel quartiere livornese della Venezia), si   è aperto  un percorso di respiro nazionale e internazionale, perché il Vespucci è il veliero più famoso del mondo, capace di attirare visitatori non solo livornesi.
Sul Vespucci, al maschile, perché deriva dal prefisso R.L., Regio Legno, non si discrimina tra uomini e donne, perché gli allievi ufficiali vengono considerati un corpo solo. Pari diritti e soprattutto pari doveri. Le prove fisiche sono uguali per tutti, per necessità, perché in mare non ci  si salva da soli.

E questa mostra lo vuole dimostrare, attraverso gli scatti di un equipaggio alla manovra, con le stesse mansioni.
Insomma, il Vespucci ha un nome maschile, ma la determinazione delle donne, che lo fanno funzionare dal 2000, è femmina.

La Curatrice dell’evento è Carla Bardelli, livornese di origine e di cuore, ha passato 35 anni a Parigi, come corrispondente free lance di Panorama e di Vanity Fair. Tornata nella città che l’ha vista nascere ha voluto rendere omaggio al Vespucci, la cui immagine l’ha sempre accompagnata nel suo percorso di migrante, rendendola orgogliosa dell’appartenenza al popolo livornese.
I Fotografi sono: Massimo Sestini, World Press Photo 2015, nella sezione General News, ha lavorato con le più prestigiose riviste del mondo, da Time, a Le Monde. Collaboratore per le istituzioni militari italiane, ha fotografato il Vespucci da postazioni privilegiate, come gli elicotteri o gli aerei della Marina Militare italiana.
Maki Galimberti, uno dei fotografi più quotati dell’editoria italiana. Nel suo portfolio star del cinema, da Tony Servillo a Fiorello, ma anche celebrities a tutto campo, dallo sportalla letteratura. I suoi scatti dell’equipaggio del Vespucci, ne esaltano il ruolo e allo stesso tempo lo rendono forte e vulnerabile: molto umano insomma e soprattutto affascinante.

L’Art Director. Alberto Pejrano, ex direttore artistico di Vanity Fair, Tu, ha lavorato per Panorama, Panorama Travel e Epoca, ha curato i contenuti artistici e tecnici della mostra, esaltando la bellezza delle foto, che ha saputo inserire nella splendida location del Museo della Città, diventato, attraverso il suo talento, uno scrigno naturale per incastonare il gioiello più prezioso: l’Amerigo Vespucci Museo della Città di Livorno

Carlo Franza 

 

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