Le sperimentazioni di Andrea Mariconti alla Fondazione Ghisla Art Collection di Locarno
ll programma del 2022 delle mostre temporanee della Fondazione Ghisla Art Collection di Locarno si completa con l’antologica di Andrea Mariconti (Lodi, 1978) intitolata Næuma Antimatter. In mostra la ricerca sonora contemporanea incontra la materia secolare del bronzo, in una esperienza sonoro-visiva che ha l’obiettivo di esplorare nuovi percorsi espressivi che possano coniugare la ricerca scultorea, pittorica e musicale contemporanea.
Il progetto, pensato e realizzato interamente da Andrea Mariconti per la Fondazione Ghisla, si muove in un contesto inedito dove la sperimentazione artistica fatta di suoni e immagini è arricchita da componenti tonali ed impulsi che interagiscono con opere d’arte ottenute manipolando sapientemente le proprietà fisiche della fusione del bronzo e capaci di trasfigurare la propria forma plastica a vantaggio di un più ampio contesto spaziale e paesaggistico. I visitatori condividono un viaggio esperienziale dove le arti e i medium si mescolano ed il suono, la forma e la materia trasfigurano le percezioni umane consentendo oscillazioni a partire da universi tradizionali fatti di materia, fuoco, bronzo, forme essenziali e vibrazioni, fino a processi artistici di immediata contemporaneità.
L’evento espositivo consiste nell’installazione di un corpus principale di opere scultoreo-musicali in bronzo a cera persa che, per la loro particolare forma, risuonano per simpatia generando una suggestione di suoni secondo un prestabilito quadro armonico.
A questa serie di sculture, che attraversano le tre sale della mostra, sono affiancate alle pareti una serie di opere pittoriche, disposte secondo tre aree tematiche e cronologiche, che toccano momenti peculiari della ricerca dell’artista e costituiscono un ponte tra la produzione pittorica e la recente evoluzione scultorea.
L’ambiente richiama un contesto archeologico-artistico ed è lo scenario di un’esperienza fatta di geografie, mappe, musica, materie e antimaterie. Si trovano reperti di processi, elaborati a metà tra scultura-pittura-calcografia, la cui cura espositiva permette di rivelare il senso della particolare ricerca attraverso la giustapposizione degli elementi e la trasversalità delle discipline artistiche.
Carlo Franza