È un dettagliato e inedito ‘dietro le quinte’ di vita pubblica e privata la mostra David Bowie: the passenger. By Andrew Kent aperta al Palazzo delle Arti  di Napoli  fino al 29 gennaio 2023. A sei anni dalla scomparsa del musicista, attore e cantante londinese, la società Navigare srl, con la curatela di Vittoria Mainoldi e Maurizio Guidoni di Ono Arte, rende omaggio ad una delle più amate leggende della scena artistica mondiale del XX secolo, attraverso 60 fotografie e memorie del grande fotografo Andrew Kent, che coltivò uno stretto rapporto di amicizia e fiducia con la star, insieme a quasi 90 cimeli e memorabilia di diverse collezioni private.

In particolare, la mostra accende i riflettori sul decisivo periodo che Bowie visse nel 1976, in occasione dell’Isolar tour per presentare l’album Station to station con 66 concerti in 4 mesi tra Canada, USA ed Europa. Del tour europeo, comprendente 25 tappe, Kent, divenuto fotografo ufficiale e stretto un legame di fiducia con Bowie, documenta da una prospettiva privilegiata esibizioni e viaggi, tra navi, treni, hotel, ma anche l’esplorazione di Bowie delle città e dei loro luoghi più rappresentativi come la Piazza Rossa di Mosca, l’invalicabile Berlino Est, Victoria Station a Londra, dove si verificò l’incidente del presunto saluto nazista di Bowie. Si tratta di immagini che restituiscono non solo il carattere e gli interessi del cantante, ma uno spaccato storico dell’epoca e dello spirito dei tempi nel clima di Guerra Fredda.

Numerosi sono anche i ricordi personali di Kent su specifici episodi, che accompagnano il percorso espositivo costellato da fotografie in bianco e nero e a colori, riproduzioni di abiti di Bowie e cimeli del tour, poster dei film in cui l’artista recitò confermando talento e versatilità, copertine di riviste ed LP, video, ricostruzioni di ambienti simbolici del viaggio e molto altro. Prezioso, in questa galleria, il contributo di appassionati collezionisti come l’italiano Mauro Luppi, riconosciuto tra i maggiori cultori mondiali di Bowie.

L’Isolar Tour europeo segnò anche la metamorfosi dallo scintillante Bowie – “Ziggy Stardust” al nuovo raffinato alter ego “Thin White Duke” (Duca Bianco). La tappa tedesca si rivelò decisiva: da lì, nei tre anni successivi nascerà la acclamata Trilogia berlinese, con gli album Low (1977), Heroes (1977) e Lodger (1979), e Bowie stringerà un più stretto legame con un altro mostro sacro della musica, Iggy Pop, con cui condivise la permanenza nella capitale, oltre che il viaggio a Mosca documentato da Andrew Kent, e fertili collaborazioni artistiche, come per il brano The Passenger (1977).

Dopo il successo della tappa milanese la mostra arriva ora a Napoli con un uovo allestimento e due nuove sezioni espositive dedicate alla carriera cinematografica di Bowie – nata proprio a metà degli anni ’70 – e ai costumi, quest’ultima in collaborazione con il corso triennale di Fashion Design dell’Accademia di Belle Arti di Bologna con il coordinamento della Prof.ssa Rossella Piergallini, per approfondire la poliedricità di Bowie come uomo ed artista.

Andrew Kent (Los Angeles, 20 febbraio 1948) è un acclamato fotografo che ha creato molte delle immagini più iconiche delle superstar del rock degli anni ’70, tra cui Freddie Mercury, Elton John, Jim Morrison, KISS, Iggy Pop e Frank Zappa, anche se indubbiamente, la collaborazione più importante di Kent è stata con David Bowie dal 1975 al 1978.

Carlo Franza

 

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