Gli alberi da frutto di Margherita Leoni, centro del mondo. La mostra alla Salamon Fine Art di Milano
L’albero costituisce un’immagine universale e archetipica, un simbolo potente che vive e si moltiplica, nello spazio e nel tempo, in un’infinita varietà di forme. In ogni cultura, sacra e profana, passata e recente, le piante rappresentano il centro del mondo.
Agli alberi da frutto si è ispirata Margherita Leoni per costruire la sua nuova esposizione alla Salamon Fine Art di Milano in occasione del Fuori Orticola 2023, visitabile fino al 26 maggio 2023.
Pittrice botanica di talento e con un curriculum internazionale, Margherita Leoni propone opere nella sua tecnica elettiva, l’acquerello, a cui nel tempo ha affiancato la tempera e l’olio su fondi preparati in metalli preziosi: foglia d’oro, d’argento, di bronzo e di rame. Gli alberi da frutto protagonisti, in mostra, sono il ciliegio, il pruno, il melo, il pero, il mandorlo, il fico, il pesco.
Margherita Leoni sa impaginare i suoi soggetti con originalità e leggerezza pur nella precisione descrittiva delle piante. Sotto la guida di autorevoli botanici internazionali, fra i quali l’italiano Gabriele Rinaldi e il brasiliano Harry Lorenzi, ha imparato a osservare il mondo botanico con sguardo attento e preciso, senza rinnegare il suo innato istinto artistico.
Attraverso il suo talento, la pittura, Margherita Leoni intende dare seguito a quel rinnovamento che attinge alla sorgente sacra e ambisce dare corpo alla profonda aspirazione dell’umanità a modellare la rinascita ed il perenne rinnovarsi della vita, l’incessante anelito ad un mondo armoniosamente ordinato.
La galleria beneficia dell’affaccio su uno dei più imponenti parchi storici privati nel centro di Milano e accoglierà il proprio pubblico in un’estensione della natura fra esterno ed interno di gran fascino.
Margherita Leoni nasce a Bergamo nel 1974. Nel 1997 si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Nello stesso anno vive per sei mesi nella Reserva Biològica de Quebrangulo, dove inizia a trasporre sulle sue carte dipinte ad acquerello le varie specie della Foresta spontanea brasiliana. Da qui ha vita il suo lavoro dedicato alle foreste spontanee, con particolare attenzione ai principali biomi dell’Amazzonia, della Foresta Tropicale Umida e del Cerrado. Nel 1999 sposa lo scultore brasiliano Luciano Mello Witkowski Pinto e si trasferisce in Brasile, nella città di America-San Paolo. Fra il 2000 e il 2001 studia Morfologia Botanica e Botanica Sistematica presso l’Università di San Paolo, all’Escola Superior de Agricultura “Luiz de Queiroz”.
Ha intessuto negli anni un solido rapporto di amicizia e collaborazione professionale con Harri Lorenzi, noto botanico brasiliano specializzato nello studio e nella valorizzazione delle piante spontanee del Brasile, il quale fin dal 1990 ha raccolto nel Jardim Botanico Plantarum a Nuova Odessa, ideato da lui, 3.500 specie vegetali prevalentemente di piante spontanee. Dal 2000 espone in spazi pubblici e gallerie d’arte internazionali.
Ha collaborato, in qualità di pittrice botanica, con il Departamento de Botânica /IB-UNESP/ Botucatu e con il Departamento de Ciências Biológicad da ESALQ/USP de Piracicaba a San Paolo.
Nel 2006 nasce suo figlio Leon e nel 2014 sua figlia Iris. Dall’anno 2000 al 2016 vive in Brasile, ma si reca spesso in Italia, mantenendo un forte legame con la sua cultura di origine. Nel 2016 ritorna in Italia e si trasferisce stabilmente a Bergamo.
Carlo Franza