Franco Albini fra metodo e poesia. La retrospettiva di un grande del design a Piacenza
Volumnia, lo spazio di Piacenza dedicato all’arte e al design, ha inaugurato in aprile una retrospettiva, visitabile fino al 18 giugno 2023, che racconta la figura di Franco Albini attraverso una selezione di opere di design e architettura.
Volumnia, lo spazio espositivo nel cuore di Piacenza dedicato all’arte e al design, inaugura in aprile la mostra Franco Albini. Metodo e poesia, una retrospettiva dedicata all’architetto e designer milanese a cura di Stefano Andrea Poli.
Il progetto espositivo si avvale di un apparato iconografico concesso dalla Fondazione Franco Albini, grazie alla quale è stata svolta una specifica ricerca archivistica. L’allestimento è progettato dallo Studio Albini Associati in relazione al suggestivo spazio architettonico della ex chiesa di Sant’Agostino, ritmando il percorso della mostra attraverso una serie di pannelli verticali leggibili su entrambi i lati e di stazioni puntuali dedicate ai mobili. L’illuminazione, appositamente realizzata da Davide Groppi, esalta le peculiarità delle opere e dell’apparato ostensivo. La mostra intende evidenziare alcuni aspetti che legano diversi ambiti dell’opera di Franco Albini, dal progetto architettonico al disegno degli arredi. L’opera di Albini appare infatti una sintesi equilibrata fra un metodo analitico, basato sullo studio della tecnica e della storia, e un persistente afflato poetico. Il visitatore sarà accolto da un settore introduttivo, che ospita un breve approfondimento sul rapporto fra l’architetto e il territorio piacentino.
Una prima sezione narrativa, affidata alle immagini storiche provenienti dall’archivio della Fondazione Franco Albini, intreccia un dialogo visivo fra architetture, arredi e allestimenti, mentre un video documentario illustra l’approccio di Franco Albini all’architettura e al design. La seconda parte della mostra conduce il visitatore nel mondo degli arredi di Franco Albini, attraverso l’esposizione di numerosi pezzi storici, in gran parte realizzati dalla fabbrica Poggi, la storica falegnameria di Pavia con cui il progettista ha intessuto un rapporto privilegiato e pressoché esclusivo sin dagli anni Cinquanta. Tra gli arredi, non poteva mancare la poltroncina Luisa, premiata nel 1955 con il Compasso d’Oro e successivamente rieditata da Cassina. In particolare, la presenza di un nucleo di pezzi degli anni Trenta, provenienti da collezioni private, che per la prima volta vengono esposti in pubblico, conferisce alla mostra particolare interesse storico. Materia, progetto e poesia si combinano in un percorso dipanato all’interno di una sede unica per struttura, storia e bellezza.
Carlo Franza