La collana di libri dell’Editore Carlo Colombo di Roma dedicata alla valorizzazione del patrimonio architettonico ed artistico delle rappresentanze diplomatiche italiane all’estero festeggia il 25mo anniversario della sua ideazione nel 1999 da parte dell’Ambasciatore Gaetano Cortese. L’editore Giovanni Battista Colombo di Roma ha voluto ricordare tale anniversario con un calendario per il 2024 illustrato con le immagini delle copertine e degli ambienti interni delle Ambasciate e Residenze italiane nel mondo facenti parte della Collana.

Con questa iniziativa l’Editore Giovanni Battista Colombo ha inteso sottolineare ancora una volta l’importanza che riveste per l’Italia il demanio immobiliare diplomatico italiano e la cura sempre prestata dai Capi Missione per il loro mantenimento, lo stato di efficienza e una grande visibilità, grazie ad attenta e complessa opera di restauro e ristrutturazione portata avanti nel corso degli anni. 

L’occasione di questo bellissimo Calendario Diplomatico 2024 ci fa rivolgere talune domande  e una breve intervista all’Ambasciatore Gaetano Cortese che è stato per decenni l’animatore sostanziale di questa unica e preziosa iniziativa sulle Ambasciate nel mondo.

1. 25 anni della Collana  dell’Editore Carlo Colombo di Roma dedicata alle rappresentanze diplomatiche italiane all’estero. Ambasciatore Gaetano Cortese, lei che è stato l’ideatore e curatore dei volumi, ci dia un bilancio per questa iniziativa.

Fino al 1990 non si trovavano pubblicazioni sulle nostre Ambasciate all’estero ad eccezione della raccolta in 8 volumi, curata da Mariapia Vecchi Fanfani, “Le Ambasciate d’Italia nel mondo” dal 1969 al 1989, dove sono state documentate ed illustrate in apposite sezioni 113 sedi diplomatiche corrispondenti ai Paesi visitati e descritti.

Soltanto pochi Capi Missione avevano ritenuto opportuno valorizzare le rispettive sedi di adempimento quali l’Ambasciatore Girolamo Nisio con una pubblicazione sulla Ambasciata d’Italia a Vienna nel 1987, Boris Biancheri con una pubblicazione sulla Ambasciata d’Italia a Londra nel 1989, l’Ambasciatore Ferdinando Salleo con una pubblicazione sulla Ambasciata d’Italia a Mosca nel 1992, e l’Ambasciatore Maurizio Moreno con una pubblicazione sulla Ambasciata d’Italia a Praga nel 1997. Lieti oggi di constatare che a distanza di 25 anni dalla prima pubblicazione dedicata alla Ambasciata d’Italia a Bruxelles la Collana sia riuscita a raggiungere ben 44 volumi, di cui 30 nella versione italiana e 14 nelle versioni in altre lingue (araba, francese, inglese, olandese, norvegese, portoghese e tedesca). Con tale traguardo siamo riusciti ad ampliare la curiosità e l’interesse di gran parte del pubblico alle rappresentanze diplomatiche italiane all’estero.

In occasione del 25mo anniversario della Collana, siamo riconoscenti all’Editore Giovanni Battista Colombo per avere dedicato il suo annuale calendario alla Collana stessa. Così l’Editore ha inteso sottolineare l’importanza che riveste per l’Italia il demanio immobiliare diplomatico italiano e soprattutto la cura sempre prestata dai nostri Ambasciatori per il mantenimento delle rispettive sedi diplomatiche, grazie ad una attenta ed oculata opera di restauro e ristrutturazione portata avanti nel corso degli anni. L’attuale Calendario contiene solo 12 delle Ambasciate e Residenze italiane nel mondo e presenta per la prima volta le sedi diplomatiche italiane di Berlino, Bruxelles, Copenaghen, Dublino, Il Cairo, Istanbul, L’Aja, Lisbona, Londra, Madrid, Vienna e Washington. Credo che il livello di attenzione e di valorizzazione che è riuscita a raggiungere questa Collana di libri attraverso le tante iniziative collegate che in questi anni si sono realizzate sia stato straordinario. Molto lavoro rimane ancora da fare, ma l’impegno di tanti colleghi, il costante interesse e disponibilità del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione e la sempre crescente attenzione a tutti gli aspetti della promozione del nostro Paese sono elementi di grande impulso per l’ulteriore sviluppo della Collana.

     2. Il calendario sulla Ambasciate d’Italia realizzato per il 2024 evidenzia chiaramente che l’Italia possiede un considerevole demanio immobiliare all’estero. Perché e come questi edifici contribuiscono alla valorizzazione dell’immagine del nostro Paese Italia nel mondo?

Si tratta in gran parte di splendidi e prestigiosi edifici acquistati in Europa verso la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento dalla famiglia Reale italiana per destinarli alle Legazioni, Ambasciate e  Residenze presso le quali gli inviati  straordinari e ministri plenipotenziari del Re d’Italia espletavano le loro funzioni diplomatiche. I Savoia contribuivano anche a dotare le rispettive rappresentanze diplomatiche italiane con arredi, mobilia, dipinti, arazzi, orologi, nonché dotazioni di vasellame e servizi da tavola provenienti dai castelli e dalle proprietà reali trasformando in tal modo le rispettive Residenze in piccoli musei ove si potevano ammirare in anteprima le bellezze culturali del nostro Paese.  Grazie a questa politica di grande lungimiranza, lo Stato italiano ha potuto dotarsi all’estero di un vasto patrimonio immobiliare destinato ai suoi rappresentanti diplomatici che tuttora continuano ad usufruire dello stesso demanio immobiliare. Naturalmente vi sono alcune eccezioni, come nel caso della sede di Istanbul con il Palazzo di Venezia la cui proprietà risale ai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia con le alterne vicende storiche di passaggi di proprietà con l’Impero Napoleonico e successivamente con l’Impero austro-ungarico e la definitiva restituzione all’Italia del Palazzo Venezia nel dicembre del 1918 al termine del primo conflitto mondiale. Altro eccezione è la Cancelleria diplomatica di Washington, “Il Palazzo sul Potomac“, la cui costruzione su un terreno di proprietà dello Stato italiano in uno dei più eleganti quartieri dell’area nord-ovest della capitale, nel cuore del verdissimo Rock Creek Park,  è iniziata nel 1992 ed ultimata nel giugno del 2000 con il progetto prescelto dell’architetto Pietro Sartogo, considerato il più rispondente all’idea di “edificio simbolo” che si intendeva realizzare. L’inaugurazione della nuova sede avvenne il 21 giugno del 2000 durante la missione diplomatica dell’ambasciatore Ferdinando Salleo, con la presenza del Ministro degli Affari Esteri Lamberto Dini, l’Ambasciatore Luigi Guidobono Cavalchini, il Senatore Ted Kennedy e le più alte personalità del mondo politico, economico e culturale statunitense.

     3. Per coloro che sono interessati a questo tipo di pubblicazioni può essere talvolta difficile il reperimento visto che non sono di carattere commerciale. Poiché l’idea è anche quella di divulgare la conoscenza sulle nostre Ambasciate, cosa è stato fatto per rendere consultabili e reperibili questi libri?

 Sin dall’inizio si convenne con l’Editore Giovanni Battista Colombo di creare una Collana che non avesse scopi commerciali ma fini istituzionali e a titolo d’onore. Si trattava pertanto di coprire soltanto le spese della stampa che andavano finanziate da sponsor che condividevano l’iniziativa editoriale con l’acquisto di un congruo numero di copie necessarie alla relativa copertura finanziaria. Le pubblicazioni non essendo reperibili commercialmente sono distribuite a titolo gratuito da parte dell’Editore alle più importanti Biblioteche nazionali, Biblioteche universitarie, Biblioteche ministeriali, ai Musei, Gallerie e Pinacoteche italiane e straniere le cui opere sono descritte ed illustrate nei relativi volumi. La concessione delle foto da parte dei veri Enti gratuitamente viene ricambiata con l’invio di alcuni esemplari della pubblicazione alla Biblioteca e all’Ufficio Studi e Documentazione dei Musei coinvolti. Recentemente per agevolare la reperibilità e l’accesso alla lettura e alla divulgazione delle pubblicazioni della Collana, il collega ambasciatore Stefano Baldi ha provveduto rendere disponibili online gran parte delle opere della Collana, in formato digitale. I volumi sono liberamente scaricabili sul sito “La penna del Diplomatico” nella sezione dedicata alle Ambasciate italiane all’estero.

   4. Oltre alla pubblicazione del calendario, vi sono altre iniziative previste nel corso dell’anno per commemorare la celebrazione del 25mo anniversario della Collana?

Ritengo precisare che nel corso del  2024 la Collana continuerà ad arricchirsi. Stiamo finalizzando la pubblicazione sulla Ambasciata d’Italia in India che andrà in stampa a breve. Inoltre stiamo procedendo alla elaborazione di una nuova pubblicazione su La Residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Helsinki nel centenario della sua acquisizione alla Stato Italiano (1924-2024). Per il 2025 è programmata invece una nuova iniziativa editoriale dedicata alla Ambasciata d’Italia a Parigi.  Per celebrare il 25 anniversario della Collana sono state programmate diverse presentazioni e convegni in Italia e all’estero. Diverse di queste attività si svolgeranno presso il Circolo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale a Roma, dove sono previste le presentazioni del libro sulla Ambasciata d’Italia in Egitto, del libro sulla Residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Dublino e del libro sulla Ambasciata d’Italia in India. Quest’ultimo verrà presentato anche al Senato della Repubblica. Sono inoltre previste presentazioni del libro su Il Palazzo di Venezia a Istanbul sia alla Fondaco dei Turchi a Venezia che, d’intesa con l’Ambasciata d’Italia ad Ankara, presso la sede di Istanbul al Palazzo Venezia. Ma certamente ci saranno anche altre occasioni in altre regioni italiane che sono ancora in corso di definizione.

Carlo Franza

 

 

 

 

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