Le spettacolari foto di Juergen Teller tra vita e sensazioni in mostra alla Triennale di Milano
La Triennale Milano presenta fino al 1 aprile 2024 la mostra “Juergen Teller i need to live”, a cura di Thomas Weski in collaborazione con Juergen Teller e Dovile Drizyte. L’esposizione, che è stata presentata al Grand Palais Éphémère di Parigi dal 16 dicembre 2023 al 9 gennaio 2024, è la più ampia retrospettiva mai realizzata del lavoro del fotografo tedesco e attraversa la sua produzione creativa, dalla prima metà degli anni Novanta ad oggi.
Juergen Teller è considerato uno dei nomi di riferimento di un gruppo di fotografi di fama internazionale, molto apprezzati sia nell’ambito della fotografia commerciale che in quello dell’arte contemporanea. È noto in tutto il mondo per i suoi schietti ritratti di personaggi celebri, gli editoriali di moda provocatori e le originali campagne realizzate per vari stilisti.
Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, afferma: “Siamo felici di presentare una delle più grandi mostre dedicate a Juergen Teller, artista visivo caleidoscopico, capace di catturare e rimodellare – a volte nella stessa immagine – le pulsioni più intime, le pose più irriverenti e le istanze della contemporaneità.” Da quando si è fatto conoscere nella Londra dei primi anni Novanta, Juergen Teller ha prodotto anche importanti opere personali in cui esplora sé stesso, la sua famiglia, le sue radici e la sua identità. Negli ultimi cinque anni, ha collaborato con la moglie Dovile Drizyte a progetti comuni che riflettono vari aspetti del loro rapporto, del matrimonio e della genitorialità. Queste opere sono definite da un caratteristico mix di personaggi seri e intimi ma spesso umoristici creati in stile grottesco.
i need to live, realizzata con il supporto di Saint Laurent by Anthony Vaccarello, presenta oltre 1000 opere e riunisce sia lavori personali che opere su commissione, immagini note e delle nuove serie fotografiche, oltre a video e a installazioni. La selezione delle opere è in parte differente rispetto a quella del Grand Palais Éphémère di Parigi. Si tratta a tutti gli effetti un progetto espositivo inedito, progettato per gli spazi di Triennale Milano.
Il titolo della mostra, “i need to live”, si riferisce alle sensazioni di Teller a fronte degli incidenti esistenziali che hanno segnato la sua vita, talvolta in modo tragico. L’artista affronta questi temi nello stesso modo in cui pratica la fotografia, con uno stile diretto e realistico, del tutto personale. Con le sue immagini uniche, Teller celebra l’importanza di essere vivi, riconoscendo al contempo la fragilità dell’esistenza umana.
Il progetto architettonico della mostra è stato affidato a 6a architects Londra, che ha progettato lo studio fotografico dell’artista a West London, completato nel 2016. La loro conoscenza specialistica della pratica di Teller, acquisita attraverso la lora precedente collaborazione, ha ispirato il progetto di allestimento creando singoli settori all’interno dello spazio espositivo di Triennale. L’allestimento permette ai visitatori di apprezzare la ricchezza e la varietà della pratica di Teller attraverso un’esperienza visiva unica.
Juergen Teller è autore di oltre quaranta libri d’arte, realizzati in collaborazione con Gerhard Steidl della Steidl Verlag di Gottinga nell’arco degli ultimi vent’anni. Un’ampia selezione di questi volumi sarà presente in mostra insieme ad altre pubblicazioni, riviste e materiale stampato, mostrando il contesto culturale in cui il lavoro di Teller viene spesso presentato per la prima volta.
In occasione della mostra al Grand Palais Éphémère di Parigi e a Triennale Milano, è stata realizzata da Juergen Teller e Dovile Drizyte la pubblicazione i need to live, edita da Steidl e con testi di Leïla Slimani, Anthony Vaccarello, Rick Owens, Roni Horn, Thomas Weski, Tom Emerson e Alistair O’Neill. Parallelamente sono stati pubblicati quattro libri d’autore: Juergen Teller, Fashion Photography for America 1999–2016; Juergen Teller, Jurgaičiai; Juergen Teller, More Handbags; Juergen Teller, The Myth. Tutte le pubblicazioni sono disponibili online e allo store di Triennale.
Il Main Partner Saint Laurent by Anthony Vaccarello e i Partner Istituzionali Lavazza Group e Salone del Mobile.Milano sostengono Triennale Milano per questa mostra.
Juergen Teller (Erlangen, 1964) ha studiato alla Bayerische Staatslehranstalt für Photographie di Monaco di Baviera. Nel 1986 si è trasferito a Londra. Attraversando diversi generi fotografici, ha firmato campagne di moda per numerosi marchi di lusso e ha realizzato editoriali per importanti pubblicazioni d’arte e di moda. Nel 2003 ha ricevuto il Citibank Prize for Photography, assegnato dalla Photographers Gallery di Londra e nel 2018 ha ottenuto il premio Special Presentation Infinity dell’International Center of Photography di New York. Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo, in particolare nelle mostre personali allestite alla Fondation Cartier pour l’art contemporain di Parigi (2006), alla Dallas Contemporary in Texas (2011), al Daelim Museum di Seoul (2011), all’Institute of Contemporary Art di Londra (2013), alla DESTE Foundation di Atene (2014), alla Bundeskunstalle Bonn (2016), alla Martin-Gropius-Bau di Berlino (2017), al Garage Museum of Contemporary Art di Mosca (2018) e alla T- 10/SKP-S di Pechino (2021). Nel 2007 è stato invitato a rappresentare l’Ucraina insieme ad altri quattro artisti alla 52. Biennale di Venezia. Le sue fotografie sono entrate a far parte di numerose collezioni internazionali e sono state acquisite dal Centre Pompidou di Parigi, dalla Fondation Cartier pour l’art contemporain di Parigi, dall’International Center for Photography di New York e dalla National Portrait Gallery di Londra. Ha pubblicato oltre cinquanta libri ed è stato docente di fotografia presso l’Akademie der Bildenden Künste Nürnberg dal 2014 al 2019.
Thomas Weski nato ad Hannover nel 1953, Thomas Weski è stato curatore del dipartimento fotografia e media dello Sprengel Museum Hannover, curatore capo del Museum Ludwig di Colonia e curatore capo e successivamente vicedirettore della Haus der Kunst di Monaco di Baviera. Dal 2009 al 2015 è stato docente di Culture della curatela presso la Hochschule für Grafik und Buchkunst (Accademia di arti visive) di Lipsia. Dal 2015 al 2022 è stato curatore della Foundation for Photography and Media Art with the Michael Schmidt Archive. Nel 2017 è stato Museum Scholar del Getty Research Institute di Los Angeles. Attualmente lavora come curatore freelance e vive a Berlino. Ha curato l’organizzazione di molte mostre di fotografia contemporanea, tra le quali ricordiamo Robert Adams – What We Bought. The New World, allestita presso lo Sprengel Museum Hannover nel 1995, William Eggleston – Los Alamos al Museum Ludwig di Colonia nel 2003, Thomas Struth: Figure Ground alla Haus der Kunst di Monaco di Baviera nel 2017 e al Guggenheim Museum di Bilbao nel 2019 e, più di recente, Michael Schmidt – Retrospective, Photographs 1965-2014, presentata alla Nationalgalerie – Hamburger Bahnhof – Museum für Gegenwart di Berlino nel 2021 e a Jeu de Paume di Parigi e al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid nel 2022. È stato co-curatore di How you look at it – Photographs of the 20th Century, allestita presso lo Sprengel Museum Hannover nel 2000, Cruel & Tender – Photography and the Real, presentata alla Tate Modern di Londra nel 2003, e William Eggleston – Democratic Camera, Photographs and Videos 1961-2008, organizzata dal Whitney Museum of American Art di New York nel 2008.
Carlo Franza