L’artista Wainer Vaccari ha realizzato e presenta trentacinque nuovi dipinti, eseguiti tutti nel 2023; Olio su tela della dimensione  40 x 30 cadauno. La mostra a Milano da Carlocinque Gallery  aperta fino al 5 aprile 2024. Vaccari con questa misura contenuta, riesce con pochi sapienti tocchi di pennello a condensare una completa sintesi del suo immaginario pittorico definendolo come un racconto inserito perfettamente nello spazio della galleria, un concreto libro che accompagna il visitatore anche nell’universo artistico personale dell’autore.

Ciascuna opera della misura di 40 x 30 cm esprime una visione unica, caratterizzata da una forte enfasi sui colori, l’artista, in questa misura contenuta riesce con pochi sapienti tocchi di pennello a condensare tutta una completa sintesi del suo immaginario pittorico: si può a buona ragione definirlo un racconto. Tutti i trentacinque lavori sono stati realizzati per questa mostra e per questo spazio, ed eseguiti in ordine ininterrotto come l’impaginazione di un ipotetico quanto reale libro.

Wainer Vaccari è pittore, scultore e illustratore italiano nato a Modena nel 1949, dove vive e lavora tutt’ora.
La sua carriera prende una svolta significativa nel 1983 con una personale organizzata dalla Galleria Emilio Mazzoli. L’evento segna l’inizio di una serie di esposizioni importanti che contribuiscono a consolidare la sua reputazione a livello internazionale.  A questo periodo risale anche il dialogo con il critico d’arte Achille Bonito Oliva, che inviterà Vaccari a due importanti mostre collettive da lui curate “La scuola di Atene” ad Acireale e la Biennale “Trigon” di Graz. Sono anni in cui la pittura di Vaccari, venuta meno l’iniziale influenza della Nuova Oggettività tedesca, inizia a misurarsi con l’arte manierista del Cinquecento italiano e con la figurazione visionaria dell’Ottocento nordico, aprendosi a nuovi contesti. Gli esiti di queste ricerche portano infatti Vaccari a estendere la sua attività espositiva al di fuori dei confini italiani, incontrando il favore di importanti istituzioni europee. Nei dieci anni successivi, le sue opere sono accolte da gallerie private, come la Susan Wyss di Zurigo, Jule Kewenig di Frechen-Bachem, Colonia e la Thomas Levy di Amburgo, e musei, tra cui quello di Horsens, in Danimarca, il Kunsthal di Rotterdam, in Olanda e il Kunstverein di Monaco di Baviera. Si accorge del suo lavoro anche il prestigioso Stedelijk Museum di Amsterdam, che nel 1992 acquisisce una sua grande opera intitolata Tondo.
La fine degli anni Novanta è costellata da alcune personali che consolidano la presenza di Vaccari sulla scena artistica internazionale, come quella del 1997 alla Galerie Thomas di Monaco di Baviera e, nei due anni successivi, quelle alla Galerie Numaga di Neuchâtel (Svizzera) e alla Redfern Gallery di Londra. La fortuna all’estero non impedisce a Vaccari di mantenere i contatti con l’Italia, realizzando nel 1994 una personale alla Galleria Civica di Modena, a cui faranno seguito, tra il 1996 e il 1997, tre mostre presso la Galleria Forni di Bologna, la Galleria Goethe di Bolzano e la Galleria dello Scudo di Verona. Nel 1999 è invece a Roma, invitato alla tredicesima edizione della Quadriennale.
Nel 2008 partecipa alla Biennale di Pechino, mentre nel 2011 è tra gli artisti esposti al Padiglione Italia della Biennale di Venezia curato da Vittorio Sgarbi.
Si segnala nel 2013 la mostra “Lieblingsbilder aus der Sammlung Grosshaus” presso lo Schloss Gottdorf di Schleswig. Nel 2015 Vaccari espone nuovamente nella Levy Galerie di Amburgo, mentre nel 2017 ritorna a collaborare con Emilio Mazzoli con una mostra dal titolo “Visioni diverse” curata da Flavio Arensi, a cui fa seguito, l’anno successivo, un’altra personale nella sede di Berlino della galleria modenese. Del 2019 è invece “Stazioni”, una ricerca sul tema della speranza commissionata da Elisabetta Sgarbi e ospitata a Bormio nel contesto della manifestazione “La Milanesiana”. Nel 2021, è presente con due opere appositamente realizzate, per la mostra su Raffaello al Mart di Rovereto, nel Focus Raffaello /Wainer Vaccari curato da Vittorio Sgarbi. Nel 2022, è protagonista alla Galleria Civica di Trento con una notevole mostra personale dal titolo”Certezze soggettive” da un ‘ idea di Vittorio Sgarbi, curata da Gabriele Lorenzoni e Carlo Sala.

L’arte di Vaccari è un portale, un invito a riflettere sulla condizione umana in modi che trascendono il tempo e lo spazio, unendoli con una profonda introspezione psicologica. La sua opera è un tessuto di storie, un palcoscenico su cui si svolge una commedia lenta e un’esplorazione continua dell’anima umana e della sua capacità di immaginare e creare mondi. Wainer Vaccari è un artista che, attraverso la sua abilità unica, ci invita a guardare al di là della superficialità dell’immagine, a esplorare le profondità dell’esistenza umana e a trovare bellezza e significato nell’inesplicabile.

Carlo Franza 

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