Fino al 7 aprile 2024 il Museo degli Innocenti accoglie Alphonse Mucha. La seduzione dell’Art Nouveau, la prima mostra a Firenze dedicata all’artista ceco, padre dell’Art Nouveau. A cura di Tomoko Sato con la collaborazione di Francesca Villanti, prodotta da Arthemisia, organizzata in collaborazione con la Fondazione Mucha e In Your Event by Cristoforo e con il patrocinio del Comune di Firenze e dell’Ambasciata della Repubblica Ceca. Oltre 120 opere di incomparabile bellezza e seduzione accompagnano i visitatori in un viaggio nella Belle Époque, quando Parigi, tra fine ‘800 e inizio ‘900, è al centro del mondo e Mucha l’artista più famoso.

Alphonse Mucha nasce a Ivancice, nella Repubblica Ceca, nel 1860. Fervente patriota e sostenitore della libertà politica dei popoli slavi, si dedica all’arte e nel 1887 si trasferisce a Parigi dove affina le sue arti e incontra la donna che cambierà per sempre la sua vita, Sarah Bernhardt, l’attrice più bella e famosa dell’epoca, che affida a Mucha la sua immagine rendendolo popolarissimo.
Nasce il mito delle “donne di Mucha”, e le aziende se lo contendono per reclamizzare i propri prodotti, dando vita alle intramontabili campagne pubblicitarie come quella del cioccolato Nestlé, dello champagne Moët & Chandon, e ancora delle sigarette, della birra, dei biscotti e dei profumi. Mucha però non dimentica l’impegno patriottico e sociale. Nel 1910 torna a Praga e si dedica per quasi venti anni a quello che è considerato il suo più grande capolavoro, l’Epopea slava, opera colossale composta da venti enormi tele in cui racconta i principali avvenimenti della storia slava. Mucha morirà a Praga nel 1939.

Tra fine Ottocento e inizio Novecento Parigi era considerata il centro del mondo dell’arte. È la cosiddetta Belle Époque, c’è un grande entusiasmo, e Alphonse Mucha, anche grazie all‘incontro con Sara Bernhardt, diventa il più famoso e conteso artista dell’epoca. Le sue opere, le sue illustrazioni, i poster teatrali e la nascente pubblicità sono accessibili a tutti. Nasce con lui una nuova forma di comunicazione: la bellezza di fanciulle in fiore, ritratte in una commistione unica tra sacro e profano, voluttuose e seducenti figure, rappresentate con uno stile compositivo unico, sono diventate caratteristiche del famoso “stile Mucha”.
Le sue immagini diventano subito famose in tutto il mondo, il suo stile è il più imitato, la potente bellezza delle sue donne entra nell’immaginario collettivo di tutti.

Carlo Franza

 

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