Non ho visto in giro nei cortei che imperversano in Italia nessuna bandiera per Nika. Una vergogna inaudita. Avrei voluto vederli in tutte le città italiane anche se Nika è

People attend a protest against the Iranian regime, in Berlin, Germany, Saturday, Oct. 22, 2022, following the death of Mahsa Amini in the custody of the Islamic republic’s notorious “morality police”. The 22-year-old died in Iran while in police custody on Sept. 16 after her arrest three days prior for allegedly violating its strictly-enforced dress code. (AP Photo/Markus Schreiber)

cittadina iraniana. Ma l’Iran è un inferno in terra. La ragazza sedicenne iraniana Nika Shakarami, scomparsa durante una manifestazione nel settembre 2022, è stata ritrovata morta nove giorni dopo in un obitorio, dopo essere stata aggredita sessualmente e uccisa da tre uomini della “polizia morale” che lavoravano per le forze di sicurezza. Tutto in nome della Sharia.  Emerge da un documento “altamente confidenziale” trapelato dalle stesse forze di sicurezza di cui ha preso visione la Bbc.

Tutto ciò è avvenuto nella terra degli Ayatollah -che parlano di morale quando immorali sono loro- per la ricerca di libertà da parte di Nika e dei giovani che protestavano con lei, mentre nella nostra Italia i giovani scorazzano nelle città con cortei spesso non autorizzati e aggrediscono le forze dell’ordine.

Il governo aveva affermato che si era uccisa, ma per la famiglia la morte era stata provocata dagli agenti. “Nika è stata portata su un furgone della sicurezza, uno degli uomini l’ha molestata mentre era seduto su di lei. La ragazza ha reagito, è stata picchiata con i manganelli”. Nika Shakarami aveva preso parte alle manifestazioni contro il governo nate a causa della vicenda di Mahsa Amini, una donna di 22 anni originaria del Kurdistan iraniano morta il 16 settembre del 2022 a Teheran in circostanze poco chiare dopo essere stata arrestata dalla polizia religiosa per non avere indossato correttamente il velo islamico, o hijab, come prescritto dalle leggi iraniane. La notizia della morte di Shakarami si era diffusa durante una di quelle manifestazioni.

Poco prima di scomparire, Nika era stata ripresa in un video la sera del 20 settembre 2022 vicino al Laleh Park, nel centro di Teheran, in piedi su un cassonetto mentre dava fuoco all’hijab. Altri intorno a lei gridavano “morte al dittatore”, riferendosi al leader supremo dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei. Nika Shakarami è diventata un simbolo delle proteste e della lotta delle donne in Iran, il suo nome viene gridato durante le manifestazioni contro le rigide regole del Paese sul velo obbligatorio. La famiglia dell’adolescente ha trovato il suo corpo in un obitorio nove giorni dopo la scomparsa.

Carlo Franza

 

 

 

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