Bologna, maggio 2024 – I Musei Civici d’Arte Antica del Settore Musei Civici Bologna presentano la mostra dossier Ludovico e Annibale Carracci. Storie antiche per due camini bolognesi nella collezione Michelangelo Poletti, a cura di Angelo Mazza.

Allestita nella Sala Urbana delle Collezioni Comunali d’Arte a Palazzo d’Accursio, l’esposizione si inaugura sabato 18 maggio 2024 alle ore 18.00, con apertura straordinaria fino alle ore 24.00 in occasione della Notte Europea dei Musei e della Giornata Internazionale dei Musei, e rimane aperta fino al 22 settembre 2024.

La conferenza con visita in anteprima per la stampa si svolgerà giovedì 16 maggio 2024 alle ore 10.30, nella Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio, in Piazza Maggiore 6 a Bologna. Al termine della presentazione, seguirà la visita in anteprima alla mostra.

Nucleo centrale del progetto espositivo sono i due affreschi con Alessandro Magno e Taide incendiano Persepoli, di Ludovico Carracci (Bologna, 1555 – 1619), e la Morte di Didone, di Annibale Carracci (Bologna, 1560 – Roma, 1609), che furono eseguiti attorno al 1592 per due camini di Palazzo Lucchini (poi Angelelli, poi Zambeccari) in Piazza Calderini a Bologna. Le pitture sono ricordate da Carlo Cesare Malvasia nella Felsina pittrice (1678) e ne Le pitture di Bologna (1686), e in seguito in tutte le guida antiche sulla città scritte tra Sette e Ottocento.
Staccati dal muro e riportati su tela per ragioni conservative, i due affreschi sono stati posti in vendita presso una casa d’aste di Firenze nel settembre 2022 e aggiudicati dall’imprenditore Michelangelo Poletti, la cui collezione specializzata nella pittura bolognese ed emiliana tra Cinque e Settecento arreda il castello di San Martino in Soverzano, nel comune di Minerbio.

L’affresco di Annibale Carracci con la Morte di Didone non è mai stato esposto al pubblico, mentre quello di Ludovico Carracci Alessandro Magno e Taide incendiano Persepoli lo è solo una volta, nel 1993, per la monografica sull’artista curata da Andrea Emiliani e allestita tra il Museo Civico Archeologico e la Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Grazie alla generosità dell’attuale proprietario è possibile presentare al pubblico queste straordinarie testimonianze della civiltà artistica bolognese, dopo l’intervento conservativo di restauro eseguito tra il 2023 e il 2024 da Giovanni Giannelli del Laboratorio di Restauro Ottorino Nonfarmale.

Accanto agli affreschi sono esposte anche le incisioni tratte da essi, che circolarono numerose nel XVII secolo e contribuirono alla fama di questi dipinti.
I soggetti mitologici erano prediletti per la decorazione di soffitti, sopracamini e fregi nei palazzi privati, come documenta anche un affresco proveniente da Casa Paleotti, parte di un ciclo con Storie di Apollo realizzato da Ludovico e dalla sua equipe nei primi anni del XVII secolo, che viene esposto in questa occasione. Sono inoltre presentati alcuni dipinti dei celeberrimi cugini e delle loro botteghe conservati alle Collezioni Comunali d’Arte, realizzati per contesti diversi e su vari supporti.

L’esposizione è accompagnata da una omonima pubblicazione, a cura di Angelo Mazza con la collaborazione di Silvia Battistini, che rievoca la storia dei dipinti, ne approfondisce l’iconografia e rende conto della travagliata vicenda conservativa, oltre che del più recente intervento di restauro (Bologna, Bologna University Press, 2024).

Carlo Franza

 

 

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