Alla Casa d’Asta il Ponte di Milano risultati strepitosi e mondiali. Un traguardo da capogiro per l’Arte Moderna e Contemporanea
L’asta Casa d’Aste Il Ponte di Milano incanta collezionisti di ogni latitudine. Tant’è che gli esiti delle tornate d’Asta del 28 e 29 maggio 2024 per l’Arte Moderna e Contemporanea hanno ancora una volta meravigliati tutti non solo sul mercato europeo ma soprattutto sul mercato mondiale. Sono i risultati di un lavoro mirato e imbattibile per l’intera equipe del Dipartimento Arte Moderna e Contemporanea nobilmente diretto da Freddy Battino.
Un appuntamento di rilevanza internazionale quello con l’arte moderna e contemporanea che totalizza oltre € 5,7 milioni di fatturato, il 91% di lotti venduti e il 181% di rivalutazione dei prezzi base.
Tre tornate d’asta dal ritmo serrato, con fittissimi rilanci, e chiara manifestazione del forte appeal di una proposta che, dal lancio del catalogo, ha registrato più di 10mila letture digitali e oltre 110mila visualizzazioni online da 25mila utenti connessi. Ma entriamo nello specifico, perché nell’esposizione prima dell’asta si era viste opere di rilievo, molte storiche e capaci di offrire a collezionisti oculati un traguardo collezionistico orientato nell’internazionalità.
In primo piano la straordinaria opera di Tancredi Parmeggiani “Senza titolo” del ’59 (venduto € 252.000), poi l’iconica “Piazza d’Italia” di Giorgio de Chirico degli anni ’60 (venduto € 226.800) e la rara sperimentazione su sicofoil di Carla Accardi “Marrone” del ’72 (venduto € 189.000).
Anche la scultura si è ritagliata uno spazio di rilievo grazie al fascino mitologico della bellissima “Kore” di Fausto Melotti realizzata nel ’54 (venduto € 138.600) e alle geometriche “Winged Figures II” di Lynn Chadwick del’75 (venduto € 107.100). Interessante anche l’apprezzamento per l’opera “Involuzione del cerchio” dello scultore Carmelo Cappello del ’62 (venduto € 25.200) che entra a far parte di un’importante collezione straniera.
A riscuotere particolare successo sono inoltre l’irriverente e planetario ritratto di “Mao Tze Tung” di Sergio Lombardo del ’64 (venduto € 100.800) e l’olio “Jar and Plate” di William Scott del ’71 (venduto € 100.800).
Il primo Novecento italiano che vive di questi tempi interessi non comuni, ha regalato grandi soddisfazioni con le futuristiche “Forze Ascensionali” di Gerardo Dottori del ’23 (venduto € 81.900) e il record mondiale, nell’ambito delle opere su carta, di Fortunato Depero con il rarissimo collage di carte colorate di matrice teatrale “Donna + rosario” del ’16 (venduto € 80.640).
Questo sono solo alcune delle operazioni di vendita raggiunte da Il Ponte Casa d’Aste, che ancora una volta sta a certificare intanto una selezione impressionante di opere d’arte moderna e contemporanea con risultati inattesi, e poi l’inaudito riscatto di certi autori che amplificano la loro storia e il loro mercato internazionale.