Presso le Stanze della Fotografia di Venezia  la grande mostra dedicata a un protagonista assoluto, e tuttora per molti aspetti controverso, della fotografia internazionale, Robert Mapplethorpe (New York, 1946 – Boston, 1989). Curata dal direttore artistico de Le Stanze della Fotografia, Denis Curti, la rassegna “Robert Mapplethorpe. Le forme del classico” è organizzata e promossa da Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con la Fondazione Robert Mapplethorpe di New York. La mostra resterà esposta a Venezia, all’interno del centro fotografico Le Stanze della Fotografia, sull’isola di San Giorgio Maggiore, dal 10 aprile al 23 novembre 2025.

“Robert Mapplethorpe. Le forme del classico” è stata concepita come il primo atto di una più ampia trilogia, parte di un percorso di studio e ricerca volto ad approfondire e indagare largamente la figura di Mapplethorpe, che comprende. Altri due eventi espositivi nel 2026, di  Robert Mapplethorpe. “Le forme del desiderio” si terrà a Milano, a Palazzo Reale, e presenta una completa retrospettiva sull’intera opera del fotografo con le sue fotografie più iconiche, potenti e audaci, focalizzandosi sugli aspetti più intensi della sua produzione. “Le forme della bellezza” sarà esposta a Roma, al Museo dell’Ara Pacis, e sarà incentrata sugli studi sulla bellezza intesa come classicità, con immagini e confronti puntuali e una selezione dedicata ad alcune significative immagini scattate in Italia esposta ora per la prima volta.

Nuovo l’approccio curatoriale di Curti con cui si è avvicinato al racconto di Mapplethorpe che si discosta dalla narrazione tradizionale dell’artista presentato spesso come figura trasgressiva e provocatoria, associata a contenuti erotici o pornografici. La mostra veneziana si concentra sulla ricerca di Mapplethorpe della bellezza ideale e della perfezione formale, elementi che lo avvicinano alla tradizione della scultura classica. Lo stesso artista affermava che, se fosse nato qualche secolo prima, sarebbe stato probabilmente uno scultore. È proprio a partire da questa riflessione ecco ricollocare la sua figura in un più ampio contesto artistico, quello della rappresentazione dell’essere umano attraverso la fotografia intesa come arte primariamente figurativa.

Le fotografie in mostra spaziano tra nudi maschili e femminili, ritratti di celebrità come Patti SmithLisa LyonAndy Warhol e Susan Sontag, e nature morte floreali. In tutte le opere emerge l’uso sapiente della luce e della composizione, che trasforma i soggetti in icone di bellezza classica. La scelta di presentare esclusivamente stampe originali realizzate da Mapplethorpe stesso conferisce all’esposizione un valore aggiunto, permettendo di “vedere con i nostri occhi” la qualità tecnica e l’intento artistico originale dell’autore.

L’obiettivo dichiarato è offrire una visione completa dell’opera del fotografo, esplorando le diverse sfaccettature della sua produzione artistica e la sua evoluzione nel tempo, evitando letture riduttive e preconfezionate.

«La Fondazione Robert Mapplethorpe è entusiasta di collaborare con Marsilio Arte, Denis Curti e i suoi colleghi alle prossime rassegne dedicate a Mapplethorpe, che saranno splendidamente presentate all’interno di prestigiose sedi ed istituzioni. L’accurata curatela di Denis Curti offrirà ai visitatori un’esperienza unica, differenziando l’approccio per ciascuna delle tre sedi e sottolineando le diverse sfaccettature dell’opera di Mapplethorpe. Al di là di alcuni punti in comune, ciascuna mostra adotterà un taglio specifico rispetto alle opere dell’artista. Venezia non ospita una completa antologica di Mapplethorpe dal 1992, quando l’iconica retrospettiva internazionale curata da Germano Celant fu presentata a Palazzo Fortuny. Attendiamo con impazienza il ritorno di Mapplethorpe a Venezia dopo 33 anni, così come le rassegne previste per Roma e Milano», dichiara Michael Ward Stout, presidente della Fondazione Robert Mapplethorpe.

Carlo Franza

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